Disabilità sensoriali

Questioni fondamentali per i cittadini europei con disabilita’ visiva

«Superare la “carestia” di libri in formato accessibile, verificare che tutti i Paesi applichino le norme sul sistema obbligatorio di allarme acustico nei veicoli con motore elettrico, poter esercitare il diritto di voto, negare finanziamenti pubblici ai film senza audiodescrizione e riconoscere l’importanza del Braille, pur nell’era delle nuove tecnologie, sono sfide da vincere per il futuro dei cittadini europei ciechi e ipovedenti»: lo dichiara Mario Barbuto, presidente dell’UICI, in vista dell’XI Assemblea Generale dell’Unione Europea dei Ciechi, che si terrà dal 28 al 30 ottobre a Roma.

ROMA. Sarà quest’anno l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) ad ospitare dal 28 al 30 ottobre a Roma, presso il Mercure Roma West Hotel, l’Assemblea Generale dell’EBU (European Union Blind), l’Unione Europea dei Ciechi, evento centrato sul tema Leaving No One Behind: EBU Driving Full Inclusion through the SDGs (“Non lasciare indietro nessuno: l’EBU guida la piena inclusione attraverso gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU”). La precedente Assemblea si era svolta a Londra nel 2015 e quella dei prossimi giorni sarà l’undicesima della serie.

A sottolineare l’importanza della tre giorni romana in un momento storico di grandi difficoltà e incertezze è Mario Barbuto, presidente nazionale dell’UICI, che dichiara: «Credo che superare la “carestia” di libri in formato accessibile, verificare che in tutti i Paesi vengano applicate le norme sull’AVAS, il sistema obbligatorio di allarme acustico da installare su tutti i veicoli con motore elettrico, la possibilità di poter esercitare il diritto al voto, la concessione da parte degli Stati di finanziamenti alle produzioni cinematografiche accessibili e il riconoscimento in tutta Europa dell’importanza del Braille, nonostante lo sviluppo tecnologico, siano sfide da vincere per il futuro delle persone cieche e ipovedenti del Vecchio Continente».

Nata il 27 agosto 1984, l’EBU è costituita da quarantuno Associazioni che nei rispettivi Paesi tutelano e difendono gli interessi morali e materiali delle persone minorati della vista. L’Italia vi è rappresentata dall’UICI.

L’Assemblea Generale, come accennato, si svolge ogni quattro anni ed è anche l’occasione per il rinnovo dell’organigramma dell’organizzazione. Come le edizioni precedenti, anche quella di Roma si articolerà su tre intense giornate di dibattito, confronto e mostre di ausili che serviranno a fare il punto sulle attività realizzate e sui quelle da programmare per il prossimo quadriennio.

Il 30 ottobre, inoltre, i Delegati dell’Assemblea, insieme a tantissimi soci ciechi e ipovedenti italiani, saranno ricevuti in udienza da Papa Francesco.

A questo link è disponibile un testo di approfondimento su alcune questioni fondamentali, in vista dei prossimi anni, per i cittadini europei con disabilità visiva, le stesse, per altro, richiamate dal Presidente dell’UICI. «Si tratta infatti – sottolineano dall’UICI – di un insieme di campagne di sensibilizzazione già ben avviate e di nuove problematiche che stanno venendo alla ribalta, anche se l’elenco non è affatto esaustivo».

Questi i titoli contenuti in quel testo: Superare la “carestia” di libri in formato accessibile – I pericoli dei veicoli silenziosi – Votare: un diritto negato a molti elettori – No ai finanziamenti pubblici ai film senza audio descrizione – L’alfabetizzazione Braille vittima degli sviluppi tecnologici. (S.B.)

A questo link sono disponibili tutte le notizie (in inglese) sull’XI Assemblea Generale dell’EBU (Roma, 28-30 ottobre). Per ulteriori informazioni: ustampa@uiciechi.it (Vincenzo Massa).

Fonte: superando.it

(lv/la)