Disabilità sensoriali

Tatto e realtà virtuale: nuove tecnologie in arrivo dalla Scuola Superiore Sant’Anna

Il futuro delle tecnologie e della realtà virtuale passa attraverso il tatto: sarà possibile interagire con lo smartphone o i comandi dell’auto ad occhi chiusi o immergersi in un mondo virtuale attraverso caschi e visori attraverso cui percepire delle sensazioni tattili sempre più complesse.

E’ questo lo scenario innovativo presentato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa in occasione di ‘Eurohaptics 2018’, la più importante conferenza europea dedicata alla percezione tattile, o aptica, tramite dispositivi innovativi.

Appaiono sempre più coinvolgenti le tecnologie indossabili che permettono di vivere con tutto il corpo l’immersione nella realtà virtuale fatta con l’ausilio di caschi e visori.

“Si stanno sviluppando corpetti, guanti, ditali, anelli e bracciali che sono sempre meno invasivi e che permettono di percepire nuove sensazioni tattili associate a particolari azioni” spiega Antonio Frisoli, docente di robotica all’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, Informazione, Percezione) della Sant’Anna. “L’obiettivo è superare la classica vibrazione con altre sensazioni, come quella del contatto o dello stiramento della pelle, che permettono di veicolare informazioni in maniera più fine”.

Si preparano invece a rivestire le nostre case e gli interni delle automobili, le nuove superfici intelligenti che – pur essendo lisce – sono in grado di ricreare sensazioni tattili, ad esempio quella di un bottone o di una manopola virtuali. “Per ottenere questo effetto si possono impiegare speciali attuatori, materiali ‘smart’ dotati di proprietà fisiche modulabili, oppure si può trovare il modo di modificare le cariche elettriche che si vengono a creare tra il dito e la superficie”, precisa Frisoli.

Questi materiali potrebbero “rivestire il volante e la plancia dell’auto, per consentirci di usare i comandi senza spostare lo sguardo dalla strada, oppure – se trasparenti – potrebbero offrire nuove sensazioni sullo schermo dello smartphone, in modo da digitare i comandi anche ad occhi chiusi”.

Fonte: intoscana.it