Disabilità sensoriali

Un film per non vedenti, un inno alla vita

Entro la fine dell’anno arriverà nelle sale “La luce della Luna”, il primo, innovativo progetto per far godere dello spettacolo anche chi ha problemi di ipovisione. 

“E’ una commedia ma con momenti di profonda riflessione”, dice il regista Felicetti. Un progetto che permetterà ai non vedenti di godere dello spettacolo del cinema in sala.

“Un inno alla vita e all’amore, una commedia divertente ma con momenti di profonda riflessione”. Così il regista Alberto Felicetti parla di un’opera assolutamente unica, un progetto filmico del tutto innovativo che permetterà anche a persone non vedenti di godere del piacere dello spettacolo di un film in una sala cinematografica. Il film si intitola La luce della Luna, le riprese (iniziate nel giugno 2017) sono finite da poco, e lo vedremo in sala entro la fine dell’anno.

“E’ un progetto innovativo che, grazie al supporto della tecnologia audio 3D, consentirà agli spettatori di vivere in prima persona la percezione dello spazio e del racconto visivo. Il film si avvale di una avanzata tecnologia audio, la registrazione binaurale, che permette ad ogni spettatore di sentire a 360° quello che accade grazie all’ausilio di apposite cuffie, una tecnologia mai utilizzata fino ad ora al cinema” spiega il regista. “Considerata la sorprendente emozione testimoniata dai non vedenti che hanno ascoltato i test riteniamo che questa tecnologia possa e debba avere un futuro come alternativa ai tradizionali sistemi audio delle sale cinematografiche”.
Vedere La luce della Luna sarà un’esperienza importante anche per le persone normalmente vedenti, che potranno comprendere meglio cosa significa non vedere: “In questa direzione risulta di fondamentale importanza la stretta collaborazione con i non vedenti” prosegue Felicetti, “la cui esperienza e memoria ci porteranno a realizzare una “visione virtuale”, per avvicinare e sperimentare l’esperienza del non vedere”.

Due anni di lavoro per realizzare un’opera assolutamente rivoluzionaria, che ha coinvolto nella realizzazione anche attori ciechi. Il soggetto, infatti, è stato sviluppato attraverso esperimenti ed esperienze prolungate che hanno consentito la costruzione di un racconto trasversale e ironico.

“La luce della Luna” uscirà in 110 sale che saranno scelte in tutta Italia: in esse verranno installate le tecnologie necessarie per permettere la visione corretta della pellicola. Il film è patrocinato da Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, e sostenuto dalla Trentino Film Commission, dalla Cooperativa Sociale IRIFOR del Trentino Onlus e da altre agenzie.

“La sua missione è la sfida alla volontà di espressione; per imparare a volare è necessario credere nel sogno” conclude Alberto Felicetti. “Il superamento degli ostacoli nasce dal bisogno di imparare ad ascoltare, perché anche ad occhi chiusi si può vedere la realtà; capiremo così che i luoghi comuni creano più difficoltà della cecità perché ostacolano l’integrazione nella vita di tutti i giorni e ci avvicineremo a considerare normale il fatto che una persona cieca riesca a svolgere professioni complesse”.

Fonte: corrierequotidiano.it