Disabilità sensoriali

Il rinnovo della patente diventa più semplice per le persone sorde

In seguito alle proteste delle associazioni per il mancato rispetto della norma che semplifica le procedure, una circolare del Ministero della Salute chiarisce:  visita dal medico monocratico e validità decennale per chi ha una patologia stabilizzata.

Per le persone sorde, con una patologia che non può peggiorare, la visita per il rinnovo della patente va fatta presso il medico della Asl e la validità è decennale (fino ai 50 anni di età), come avviene per gli altri automobilisti. Lo chiarisce una circolare del Ministero della Salute emanata lo scorso 14 agosto in seguito alle numerose segnalazioni di cittadini e dell’Ente nazionale sordi (Ens), che denunciavano la mancata applicazione su tutto il territorio nazionale della legge n. 114/2014, che ha introdotto procedure più snelle per il rilascio e il rinnovo della patente di guida per le persone con patologie stabilizzate. Secondo la normativa in vigore, infatti, una volta che la Commissione medica locale abbia accertato che il paziente è affetto da patologia non suscettibile di aggravamento, per il successivo rinnovo non occorre passare di nuovo la visita in Commissione, ma dal medico monocratico.

Accertamenti ridondanti nonostante la legge.
In questi tre anni, però, non si è ridotto il peso della burocrazia per le persone sorde: in diversi casi per rinnovare la patente sono state costrette a effettuare di nuovo la visita in Commissione medica locale con modalità, costi e tempi più gravosi. Spiega il presidente dell’Ens, Giuseppe Petrucci: «Sebbene la norma nazionale semplifichi tempi e modalità di rinnovo proprio per evitare accertamenti ridondanti su disabilità stabilizzate, a livello locale le motorizzazioni civili hanno escluso la sordità dal provvedimento per un’incomprensibile e illegittima interpretazione. In alcuni casi, laddove era state correttamente applicate le disposizioni di legge, alcune persone si sono viste addirittura revocare il rinnovo».

Durata della validità.
Ora la circolare ministeriale fornisce indicazioni alle commissioni mediche locali, precisando che tra le patologie stabilizzate rientra anche la sordità riconosciuta ai sensi della legge n. 381 del 1970. Se la patologia è stabile, quindi, anche per le persone sorde il rinnovo va fatto come per una qualsiasi patente normale, ovvero facendo la visita che certifica l’idoneità dal medico monocratico (di solito della Asl). La scadenza della patente è quella prevista dal codice della strada, quindi la patente B è valida dieci anni fino al cinquantesimo anno di età, poi cinque anni fino ai 70 anni, mentre dai 71 agli 80 anni il rinnovo è previsto ogni 3 anni e per gli over 80 ogni 2 anni.

Non più procedure onerose.
«Le persone sorde, che già incontrano molteplici difficoltà nell’accesso alla comunicazione e all’informazione presso i pubblici uffici, possono finalmente risparmiarsi inutili procedure onerose e avvalersi del rinnovo decennale della patente – commenta Petrucci -. Oltre a semplificare la vita di chi ha una patologia stabile, il provvedimento fa anche risparmiare tempo e risorse alla pubblica amministrazione, che evita così ulteriori iter burocratici e la convocazione delle commissioni mediche».

Fonte: corriere.it