Disabilità sensoriali

Napoli, primo corso per pizzaioli non vedenti

Non c’è nulla che una persona non vedente, armata di buona volontà, non possa fare. Neanche la pizza. Ne è convinto Gaetano Orefice, della sezione napoletana dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti.

L’associazione, il 26 giugno, darà il via al primo corso sperimentale per pizzaioli: due incontri teorici nella sede associativa di via San Giuseppe dei Nudi e poi otto lezioni pratiche nella pizzeria di Fabio Cristiano, a Bagnoli. Sarà proprio Cristiano, responsabile nazionale della Scuola di pizzaiolo, a fare da maestro. “Tutto è nato da un incontro tra me e lui – racconta Orefice – e da una scommessa: ci siamo chiesti fin dove potesse arrivare un non vedente, se quella della pizza fosse una sfida troppo difficile. Ma anche secondo lui si può fare”.

I partecipanti saranno sei – compreso lo stesso Orefice – di età media sui 35 anni, completamente ciechi. “Tutte persone già con un certo grado di autonomia – precisa – e la passione per la pizza. In fondo siamo a Napoli, come sezione partenopea dell’Unione non potevamo esimerci dal fare questa richiesta!”. Ci saranno bilance parlanti ed altra strumentazione ad hoc, necessaria per la preparazione delle pizze. Ma “se vogliamo che anche i ciechi o gli ipovedenti possano avere accesso
alla professione, in futuro dovremo dotarci, ad esempio, di forni vocali professionali e di termometri ed etichettatrici parlanti”.

Orefice parla delle opportunità (o meglio, delle non opportunità) che chi ha questo genere di disabilità ha. “Abbiamo fatto qualche passo in avanti ma in generale siamo ancora indietro. Ci vorrebbe una battaglia forte come quella attuale per gli smartphone. Quella pian piano la stiamo vincendo”.

Fonte: napoli.repubblica.it