Disabilità sensoriali

Libri da toccare, a Ivrea si sa come si fa

“Il principe”, “Pinocchio”, “Storia di una stella”, “Il cerchio innamorato”, “Quindi ci penserà il polipo”, “Aria Acqua Terra Fuoco”, “E riprese a volare”, “Storia di Retta”, “Morbidino e ruvidino”, “Quadrato e i suoi tanti amici”: sono i titoli dei libri editi, nella collana tattile “Il tocco magico”, dalla casa editrice “L’Albero della Speranza”. Si tratta della casa editrice della cooperativa sociale Pollicino per l’inserimento di persone svantaggiate, che ha dato vita a un laboratorio di progettazione grafica e stampa in cui lavorano professionisti affiancati da volontari e che, dal 2010 è anche laboratorio progettuale di libri tattili. Ne è direttore Manuela Semenzin, figura di spicco nel mondo eporediese della cooperazione, che spiega: «Le tavole tattili, quelle illustrate dei nostri libri, sono realizzate nella nostra sede in via Varmondo Arborio 7, da tre ragazzine disabili, inserite presso di noi dal consorzio Inrete, attraverso interventi socio occupazionali, e s eguite da un gruppo di volontarie. Persone disabili ma con competenze enormi nella motricità fine, come dimostra la cura profusa soprattutto nei dettagli. L’elaborazione della storia così come la stampa sono invece a cura di persone normodotate ed esperte nell’ambito editoriale. Il prototipo viene invece realizzato presso il servizio multimediale del consorzio Inrete». «Il libro tattile – sottolinea il direttore – è un prodotto editoriale con caratteristiche specifiche rispetto al testo, alla grafica, alle illustrazioni prodotte e al materiale utilizzato. È uno strumento destinato all’ambito della disabilità visiva, in quanto implica l’uso di materiali percettibili al tatto, e alla disabilità cognitiva perché il tatto favorisce la comprensione e quindi un’acquisizione più immediata, semplice e diretta ai fini del ragionamento logico-deduttivo». E aggiunge: «Favorisce inoltre la comunicazione, per tutti coloro che si avventurano nella lettura tattile, per la semplicità d el testo e delle immagini. L’aspetto ludico e gradevole incoraggia a un uso alternativo della vista, nel quale si tocca, si esplora e si legge con l’uso delle mani e non solo degli occhi». Il libro tattile è costruito in base a criteri predefiniti, il testo viene scritto sia in braille che in neretto e le immagini sono realizzate con materiali che possono suscitare al tatto sensazioni precettive uniche e personali. Nell’elaborarlo si devono usare “codici” che siano facili da interpretare, conosciuti all’interlocutore e costanti nella rappresentazione dei significati, perché aumentare le percezioni, significa arricchire le immagini mentali. Il lavoro che le mani devono fare è complesso e muta ogni volta perché dipende dall’immagine, dalla forma, dalla complessità: è necessario, quindi, aiutare il bambino, disabile e non, a sperimentare fin da piccolo. «Ogni libro tattile – rimarca Semenzin – è una sfida multisensoriale, una storia unica che permette alle mani di immaginare, ma richiede una accurata progettazione, una accurata scelta dei materiali da utilizzare, competenze specifiche per la realizzazione delle illustrazioni, l’assemblaggio delle parti». E conclude: «La lavorazione e riproduzione è un processo lungo e delicato e la produzione in serie è realizzata per lo più a mano con un significativo investimento di tempo lavoro e costi». L’acquisto di questi bellissimi libri è possibile direttamente alla sede della casa editrice, in via Varmondo Arborio 7, oppure on line (alla pagina facebook: L’Albero Della Speranza Ivrea), o alla Bottega de L’albero della Speranza, in via Arduino 67, gestita dalla cooperativa Mastropietro. Si possono richiedere, comunque, anche alle librerie eporediesi, tutte in contatto con la casa editice. Info: 0125.280 733.

Fonte: pressin.it