Disabilità sensoriali

Mi riguarda, c’è una persona sorda

Erano i primi giorni di settembre, quando tanti giovani, di cui ben cinquanta sordi, con un’età compresa tra i 15 e i 35 anni, provenienti da più parti d’Italia, sono arrivati a Roma, per partecipare a “Mi riguarda, c’è una persona sorda”, esperienza unica per la sua ricchezza, varietà e complessità di interessi culturali e sociali. E oggi, due mesi dopo quelle giornate promosse dalla FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi) e dal suo laboratorio di giovani FiaddaLab, l’entusiasmo resta immutato, ma con qualche chiave di lettura in più.
fiadda

Sono trascorsi più di due mesi da quando l’associazione FIADDA (Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi) ha organizzato a Roma l’evento intitolato Mi riguarda, c’è una persona sorda. Al di là dell’entusiasmo dei partecipanti e della soddisfazione degli organizzatori, è tempo di bilanci ponderati e di riflessioni più approfondite sulle quattro giornate che dal 1° al 4 settembre scorso hanno richiamato nella Capitale tanti giovani, di cui ben cinquanta sordi, con un’età compresa tra i 15 e i 35 anni, provenienti da più parti d’Italia, da Sud a Nord.

L’evento, nato su sollecitazione del Gruppo FiaddaLab e realizzato grazie alla volontà e al sostegno del Presidente e dell’intero Consiglio Direttivo della FIADDA, ha affrontato diverse tematiche care ai partecipanti e ha visto anche momenti di svago, con uscite culturali e turistiche, cene in luoghi caratteristici, in un’atmosfera suggestiva e unica, come solo Roma può offrire.

FiaddaLab è un gruppo operativo di giovani Soci, nato all’interno della FIADDA, un laboratorio, un “incubatore” che fermenta e crea, un luogo simbolico in cui si incontrano vecchio e nuovo, dove si apprende, ci si forma, ci si responsabilizza e si inventano strumenti originali da mettere a disposizione dell’Associazione e per rispondere alle esigenze comunicative di essa; un gruppo solido, che ha lavorato duramente per permettere lo svolgimento della manifestazione.

Il clima che ha animato le quattro giornate e che ancora oggi si respira in tutta la FIADDA è di freschezza, entusiasmo, soddisfazione e le parole, le emozioni, i racconti di vita e di esperienze non sono ricordi, ma presenze reali e vivide, che vanno ancor più coltivate, per valorizzare la partecipazione di tutti e l’impegno profuso da FiaddaLab, che intanto sta continuando a lavorare con pazienza certosina per valutare quanto realizzato in quei giorni, riflettere sui materiali raccolti, ponderarne effetti e conseguenze, darne la meritata cassa di risonanza all’interno e all’esterno dell’Associazione.

FiaddaLab ritiene che – oltre alla soddisfazione dei partecipanti espressa nei social e in particolare sull’hashtag #fiaddamoment – l’intera FIADDA, dal presidente Antonio Cotura ai componenti del Consiglio Direttivo, dalle singole famiglie ai Presidenti delle diverse Sezioni, debba ritenersi pienamente gratificata dalla riuscita dell’evento e dal suo valore in senso morale ed educativo: si è trattato infatti di una vera e propria crescita umana e associativa, di un “investimento” di cui è valsa la pena, di una formazione “sui generis”, che si chiede di poter replicare a breve.

L’opportunità, come si era detto, di «mettere ordine in una materia complessa e confusa, per individuare tutti insieme le azioni giuste a favorire l’inclusione, la condivisione e la partecipazione, mettendo in chiaro che con queste tre parole non ci si trova in presenza solo di diritti, ma anche di doveri», è stata condivisa e realizzata, anche se pochi giorni non hanno consentito di affrontare e approfondire i tanti argomenti di interesse generale, bensì di selezionarne solo alcuni, tenendo anche presente l’età del target.

L’evento si è svolto in due alberghi della Capitale (Hotel Diana e Una Hotel), ma ha avuto l’onore di essere ospitato anche presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma; la sottotitolazione in diretta l’ha reso interamente fruibile da parte delle persone sorde e non solo: per quattro giorni, l’infaticabile stenotipista Mirella Larosa, alla quale va il plauso e il ringraziamento di tutta la FIADDA, ha offerto un servizio impeccabile e di gran livello.

L’iniziativa è stata aperta dal citato presidente dell’Associazione, Antonio Cotura, dalla responsabile della Sezione romana Emilia Del Fante, dal pedagogista Bruno Gervasoni e dai giovani di FiaddaLab i quali, ciascuno nel proprio ruolo, ne hanno illustrato genesi, motivazioni e significato.

La palla è poi rimbalzata ai partecipanti che, superato il primo momento di timidezza e imbarazzo, si sono confrontati su percorsi ed esperienze di vita, interessi ed emozioni, con tale naturalezza e spontaneità, da stupire ed emozionare lo stesso psicologo Tommaso Romani, che ha confessato di aver in parte sostituito il suo ruolo di facilitatore di gruppo con quello di ascoltatore.

Dal canto suo, Stefano Asperti, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia di La Sapienza, aprendo i lavori del 2 settembre, si è detto molto lieto di ospitare nella propria Facoltà tanti giovani, soprattutto sordi, per discutere di accessibilità e fruibilità, temi che l’Università ritiene fondamentali e per i quali auspica maggiore attenzione e impegno, anche con la collaborazione degli stessi studenti e delle Associazioni di riferimento.

Bisogna in sostanza investire nelle tecnologie più avanzate, utili a superare gli ostacoli, e in modo particolare adottare un idoneo modello di riferimento culturale, che coinvolga docenti e operatori, sensibilizzando gli studenti «che potrebbero trovarsi in futuro come insegnanti a dovere affrontare realtà di questo tipo».

Fonte: superando.it