Disabilità sensoriali

Come i più grandi musicisti proteggono il loro udito: la campagna Hear The World

L’importanza della prevenzione, anche sul palcoscenico. © Hear The World

musicisti

Grandi musicisti è sempre sinonimo di modelli, specie per i giovani. E proprio i giovani, che – dicono le statistiche – oggi costituiscono la popolazione più a rischio di sordità, per l’abitudine sconsiderata di ascoltare musica ad alto volume, sono i destinatari della nuova campagna Hear The World.

Con lo slogan “Otoprotettori per tutti: cinque musicisti che si prendono cura del proprio udito, e perché dovresti farlo anche tu”, la fondazione del gruppo Sonova pone l’accento su un argomento fondamentale per tutti gli amanti di quest’arte: come ci sentiremmo se non potessimo ascoltare la nostra musica preferita?, oppure se il riff della chitarra di quel brano tanto amato ci apparisse come soffocato, o se non potessimo sentire chiaramente le nostre cardio-jam a causa dell’acufene? Non è un pensiero piacevole, ma questo potrebbe essere il risultato, siccome la maggior parte delle persone sceglie di non utilizzare otoprotettori, che costituiscono un modo davvero semplice e poco costoso per prevenire i danni all’udito. Un frequentatore abituale di concerti hardcore – è dimostrato – si sottopone al rischio di danneggiare l’udito o di sviluppare acufeni sotto forma di fischi o ronzii permanenti nelle orecchie. Infatti, secondo l’organismo HEAR – Hearing Education and Awareness for Rockers, il 60% di tutti i grandi nomi della Rock and Roll Hall of Fame soffre di una qualche forma di ipoacusia.

La fondazione Hear The World, ciononostante, non insiste nel diffondere concetti così assodati fra gli addetti ai lavori, ma lascia parlare direttamente le star della musica internazionale che possono risultare più influenti presso il pubblico giovanile. Alcuni fra i più celebri personaggi del mondo, infatti, come Sting e Chris Martin dei Coldplay, si sono confrontati anche pubblicamente con la loro sordità e si sono così trasformati – loro malgrado, considerando il problema che li affligge – nei più efficaci testimoni dell’importanza della prevenzione, rivelando come oggi si trovano a proteggere il loro udito durante i concerti.

Plan B

Plan B, conosciuto anche come Ben Drew, è un poliedrico artista britannico: musicista hip-hop, attore, scrittore, regista; e neopapà. Il suo percorso creativo è particolarmente impressionante, considerato che si tratta di un giovane di trent’anni. Ma, a dispetto di tutto questo successo, il suo udito ne ha sofferto: Plan B è affetto da tinnitus, che lui stesso ha descritto come forte e acuto. «Quando l’ho avvertito per la prima volta, ho pensato che fossero i treni che passavano accanto a casa mia, siccome abito vicino ad una linea ferroviaria», ha dichiarato. «Ho dovuto consultare un audiologo, poiché non potevo liberarmi da questo fastidioso rumore: non sapevo cos’era, e lui mi disse che si trattava di un acufene». Ora Plan B indossa speciali tappi per le orecchie, a letto, per interrompere il suono, ma sottolinea che la sua condizione è stata provocata da quegli anni nello spettacolo. «Non c’è dubbio che i miei acufeni sono stati causati dagli anni trascorsi sul palcoscenico, durante i quali mi sono sottoposto a decibel assai elevati della musica. Così, chiunque ascolti molta musica, la produca o suoni dal vivo deve sempre indossare gli otoprotettori. Superman non esiste, e l’udito è importante».

Eric Clapton

L’unico nome ammesso per tre volte nella Rock and Roll Hall of Fame e uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi, secondo la rivista “Rolling Stones”, Eric Clapton è uno dei musicisti viventi più acclamati dalla critica. Purtroppo anche lui, come molti altri suoi colleghi, è affetto da tinnitus. Nonostante abbia riconosciuto che diversi fattori possano avere contribuito all’insorgenza del suo disturbo audiologico, Clapton è stato esposto ai forti suoni dei concerti dal vivo e a musica ad alto volume in studio. Pare che fosse noto per alzare il volume al massimo in studio, ignorando qualsiasi lamentela dei componenti della band sui livelli di rumore. Come ha dichiarato alla testata “Connect Hearing”, «È stato il mio comportamento a causare il mio problema: essere irresponsabile e pensare di essere invincibile. Sì, anche se ho poi cercato di recuperare, negli ultimi anni. È importante prendersi cura di sé e indossare gli otoprotettori».

Fonte: audiology-infos.it

(s.c./s.f.)