Disabilità sensoriali

Sordità negli anziani: Israele studia una soluzione

Secondo uno studio israelo-americano, l’assenza di una specifica proteina causa il processo di perdita di udito, che colpisce quasi il 50% delle persone a partire dall’età di 70 anni.sordità anzianiQuesto studio è stato condotto in collaborazione con il Dott. Rani Elkon, specialista in bioinformatica presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Tel Aviv, e due ricercatori della Facoltà, il Dott. Ronna Hertzano, ora direttore del Laboratorio di Ricerca sulla Sordità dell’Università del Maryland ed il Dott. Eliyahu Efrat, capo del laboratorio della Facoltà di Medicina presso il Mount Sinai Hospital di New York.

Lo studio è stato pubblicato il 15 ottobre 2015 sulla prestigiosa rivista Nature Communications ed apre la strada per il trattamento medico per il ripristino dell’udito tanto nelle persone anziane quanto per quelle che soffrono di malattie.

Il Dott. Elkon spiega:

Il fenomeno ben noto della perdita di udito negli anziani è dovuto principalmente al deterioramento delle cellule ciliate, ovvero quelle che attivano il nervo uditivo nell’orecchio interno. Il buon funzionamento di queste cellule dipende dalle proteine necessarie per la loro specifica attività e a quelle le proteggono dalla morte cellulare. Quindi per sapere che cosa causa la perdita delle cellule ciliate nell’orecchio, è stato necessario identificare i geni all’origine della formazione delle proteine responsabili del loro corretto funzionamento.

A tal fine, i ricercatori hanno isolato in laboratorio diverse cellule dalle orecchie di topi e le hanno sottoposto ad un processo sperimentale.

Questo processo ha permesso loro di identificare quali geni del topo si siano specificamente attivati nelle cellule dell’orecchio. Questa fase del lavoro è stata eseguita presso il Centro di Ricerca del Genoma dell’Università del Maryland, sotto la direzione del Dott. Hertzano ed i risultati sono stati presentati al Dott. Elkon dell’Università di Tel Aviv.

Dallo studio è emerso che una particolare proteina svolge un ruolo specifico importante nelle cellule che comporta il corretto funzionamento dell’udito.

Le ipotesi sono state successivamente convalidate da ulteriori esperimenti condotti in laboratorio dal Dott. Hertzano il quale ha confermato i risultati dello studio: in assenza della proteina RFX, le cellule ciliate dell’orecchio muoiono nello spazio di 2 settimane.

I ricercatori credono che la comprensione del meccanismo con cui le cellule muoiono in assenza della proteina RFX possa sviluppare in futuro terapie per ripristinare l’udito

Fonte: siliconwadi.it

(s.c./s.f.)