Disabilità sensoriali

Comunicare nel silenzio Forze dell’ordine a scuola

TORRE BOLDONE. Una trentina i partecipanti al primo incontro, nella sala consiliare di Torre Boldone. Il corso, «Scoprire e imparare la lingua dei segni», nasce da un’idea di Elisabetta Maio, poliziacoordinatrice e docente Lis (lingua dei segni italiana), e fa parte del progetto «Conosci Lis», che vuole promuovere la diffusione della lingua dei segni e combattere le barriere comunicative, favorendo l’inclusione delle persone sorde. Proprio in quest’ottica si è deciso di rivolgere un’attenzione particolare alle forze dell’ordine che, dato il loro lavoro, possono avere un ruolo determinante in diverse situazioni.

«Si tratta di un percorso che vuole fornire un’adeguata conoscenza della sordità, e mira ai tanti significati che questa parola custodisce – spiega Elisabetta Maio -. Ritengo determinante far comprendere la ricchezza della lingua dei segni italiana e far conoscere la numerosa comunità che la utilizza. Il corso è strutturato per soddisfare l’esigenza d i informare e sensibilizzare la società in generale, e in particolari contesti operativi e lavorativi, sulle tematiche di base inerenti l’interazione e la comunicazione con le persone sorde. Ci si occuperà anche dei processi d’inclusione, approcciandosi agli aspetti specifici della sordità, con particolare attenzione a quelli sociali, linguistici e culturali. Si vuole poter offrire un approccio corretto a questo mondo, in un’ottica che vada oltre al concetto di disabilità sensoriale intesa come patologia».

«Questo tipo di corsi – conclude Maio – è proposto anche all’interno delle scuole, delle associazioni e delle istituzioni deputate all’attivazione di servizi sociali, oltre che ad aziende e altri interlocutori sensibili alle tematiche relative alla disabilità, alle pari opportunità e alle soluzioni per l’abbattimento delle barriere comunicative».

Vanessa Bonaiti, assessore ai Servizi sociali di Torre Boldone, aggiunge: «Il Comune di Torre Boldone ha deciso di offrire il patrocinio e gli spazi per lo svolgimento di questa lodevole iniziativa, che prevede un totale di 30 ore di corso suddivise in 10 lezioni, ogni sabato mattina fino a fine novembre. Al progetto hanno aderito quasi tutte le forze dell’ordine della provincia: carabinieri, polizia, Guardia di finanza, vigili del fuoco e Croce Rossa».

Il corso è suddiviso in diversi moduli teorici e pratici, che prevedono l’apprendimento dell’alfabeto manuale e lo scambio di informazioni di base, ma anche approfondimenti sui temi della sordità come condizione biologica e socioculturale, sulla nascita della lingua dei segni e sugli aspetti psicopatologici associati a questa condizione. A rendere possibile la realizzazione del corso, oltre a Elisabetta Maio, non udente, anche Luisa Gotti, vero punto di contatto tra il mondo dei sordi e quello degli udenti. Le lezioni sono arricchite dagli interventi di Mauro Mottinelli, psicologo clinico, psicoterapeuta, psicopatologo forense, Ctu del tribunale e giudi ce onorario.

Fonte: ecodibergamo.it