Disabilità sensoriali

Un’attrice non udente sul palco del Duse

Se una persona non udente volesse diventare attrice o attore, troverebbe il modo di farlo? In Italia no, non a livelli professionali. Così Rita Mazza, per seguire la sua vocazione, si è trasferita a Berlino. duseOggi però era a Bologna, sul palco del Teatro Duse, per la presentazione della stagione di prosa 2015/2016, durante la quale reciterà con Giorgio Lupano in “Figli di un dio minore” di Mark Medoff, regia di Marco Mattolini, in scena dal 27 al 29 novembre: il primo spettacolo realizzato da attori udenti e non udenti, insieme, per spettatori udenti e non udenti, insieme. Come oggi, con i ragazzi sordi del bar Senza Nome in platea.

“Finalmente sono potuta tornare in Italia – racconta Rita – è un progetto che si concretizza e un sogno che si realizza”. Lupano descrive questo lavoro come “il più difficile, faticoso ed emozionante dei miei 25 anni di carriera”. “Ho subito trovato interessante lo studio della lingua dei segni – spiega – ma mai avrei immaginato di dover affrontare l’incontro con un mondo completamente diverso, una cultura altra, ricchissima. Due universi sovrapposti che entrano in contatto e in comunicazione”.

Lo spettacolo, prodotto da Artisti Associati, è una delle prime proposte di una stagione di prosa contraddistinta da diversi nomi noti, da Ambra Angiolini a Stefano Accorsi, da Francesco Pannofino a Nancy Brilli, Leo Gullotta, Vincenzo Salemme. Tra i 18 in calendario tornano alcuni titoli di successo, come il “Notturno di donna con ospiti” con Giuliana De Sio o “La Scuola” con Silvio Orlando e Marina Massironi, insieme a nuove produzioni come “Nudi e crudi”, dal romanzo breve di Alan Bennett, con gli attori comici Maria Amelia Monti e Paolo Calabresi.

La gestione del Duse, sulla spinta di una stagione molto positiva, con oltre 800 presenze a replica, più di 200 giornate di apertura e un incremento d’incassi, continua nella direzione di un’offerta classicae variegata, dalla commedia musicale al teatro brillante, alla quale a settembre si aggiungeranno le proposte di danza e musica. Al quinto anno di conduzione privata, il presidente Walter Mramor auspica una programmazione “almeno triennale”, con un piccolo cambiamento nel consiglio d’amministrazione, del quale pur restando tra i soci non fa più parte la famiglia Vernassa, impegnata nella gestione del Teatro delle Celebrazioni e dell’EuropAuditorium.

Fonte: bologna.repubblica.it