Una banda di adolescenti sbandati con i suoi rituali di violenza, nella degradata cornice del quartiere Stalinka di Kiev dove è cresciuto il neoregista Myroslav Slaboshpytskiy. L’aspetto interessante di The Tribe non è tanto che i teppisti in questione sono un gruppetto di sordomuti rappresentati fuori di ogni stereotipo sul disabile; quanto che il linguaggio dei segni tramite il quale comunicano si traduce in puro linguaggio di cinema, trasmettendo senso ed emozioni senza bisogno di parole e didascalie.
Tuttavia suoni e rumori si sentono, eccome, e la consapevolezza da parte del pubblico che i protagonisti non sono in grado di percepirli crea un ulteriore, allarmante effetto di estraniazione. Sfida riuscita quella di Slaboshpytskiy: con la sua affascinante concretezza, la coreografia di segni elimina ogni tentazione di leggere in chiave di psicologismo sociale il duro romanzo di formazione di Sergey, che per amore infrange le regole del branco; e i giovani non attori sordomuti coinvolti nell’impresa sono dotati di sorprendente espressività.
THE TRIBE
Drammatico
Di Myroslav Slaboshpytskiy
Con Grigory Fesenko, Yana Novikova
Ucraina/Olanda 2014
TORINO: Eliseo
MILANO: Apollo
ROMA: Fiamma
Fonte: lastampa.it
(s.f. /c.a.)