Disabilità sensoriali

VEST: il dispositivo wearable che traduce parole in vibrazioni

Nell’era in cui realtà digitale, aumentata e vita reale si confondono creando nuovi stili di vita, necessità e mancanze, la ricerca di idee innovative sembra essere inesauribile per poter far vestfronte, in modo inedito, a problemi di un futuro che si fa sempre più presente e di un passato sempre più ridefinito dalle potenzialità della tecnologia. Tra le pagine ninja vi abbiamo mostrato, non poche volte, quanto l’ingegno di visionari e sognatori sia in grado di creare nuove soluzioni a grattacapi, spesso, millenari, come abbattere le barriere di una relazione a distanza, ad esempio. Ma, soprattutto, qualche tempo fa, abbiamo provato a riflettere sul legame tra disabilità e tecnologia, su quanto quest’ultima sia in grado di rendere gesti quotidiani più semplici ed alla portata anche di persone diversamente abili.

É su questa scia che si colloca VEST, acronimo di  Versatile Extra-Sensory Transducer, unwearable device dedicato ai non udenti.

L’idea di partenza di David Eagleman, neuroscienziato all’Università di Medicina Baylor di Houston (Texas) e del suo studente Scott Novich, è riunire le conoscenze della biologia con le potenzialità della tecnologia. Risultato? Il Versatile Extra-Sensory Transducer, un dispositivo indossabile, una sorta di canottiera da indossare sotto i vestiti. Così come indicato dai due ideatori in una TED talk a Vancouver,VEST si presenta come un device di “sostituzione sensoriale” in grado di tradurre i discorsi in percezioni tattili attraverso un algoritmo appositamente sviluppato.

Fonte: ninjamarketing.it