Disabilità sensoriali

Arriva la superclinica convenzionata per curare la sordità

Il progetto della “Med-El” è previsto tra Bolzano e Merano Si parte entro il 2015. Il direttore sarà Christian Streitberger.

superclinicaBOLZANO. Sette ospedali, un bilancio annuale di 1 miliardo e 200 milioni di euro, ma la sanità altoatesina per cercare l’eccellenza ed abbattere i costi è costretta ad esternalizzare.

Entro il 2015 aprirà – infatti – in Alto Adige – grazie ad una partnership pubblico-privato – la clinica specializzata convenzionata per la cura della sordità “HearLife” che sarà finanziata dall’azienda austriaca Med-El, leader nella progettazione di dispositivi medici innovativi per il trattamento di perdite uditive di ogni genere, fondata dalla dottoressa Ingeborg Hochmair e dal professor Erwin Hochmair.

Clinica che in Alto Adige sarà diretta dall’ex primario di Otorinolaringoiatria dell’ospedale di Merano, Christian Streitberger, considerato tra i maggiori esperti nell’impianto di dispositivi cocleari.

Il direttore generale dell’Asl unica – Andreas Fabi – non entra nei dettagli ma parla di un progetto importante: «Sì è così. Il convenzionamento sarà possibile, questo è vero, ma penso solo in parte. Credo che l’Alto Adige abbia il dovere di offrire il massimo ai pazienti che soffrono di sordità e che sono molti sia tra i bambini che tra gli anziani. E credo che oltre ad offrire il massimo come assistenza chirurgica debba riuscire anche ad abbattere le spese. E questa partnership ci permetterà anche questo».

Molti medici del servizio pubblico si dicono comunque sorpresi si chiedono se una partnership del genere sia proprio necessaria e se non si possa attivare con gli stessi ospedali altoatesini e perchè non sia preferibile cercare prima un nuovo primario per il reparto di Merano con tale specialità. Uno studio ad hoc spiega poi che oggi per ogni paziente al quale viene impiantato un dispositivo cocleare l’Asl spende 33.239 euro, per lo stesso paziente operato nel privato la spesa scende a 28.977 euro mentre un paziente altoatesino operato ad Innsbruck sale a 34.918 euro. Il risparmio a paziente – puntando sul privato – si concretizza in 5.940 euro. Se vengono presi in considerazione 30 pazienti – spiega sempre lo studio – il risparmio per l’Asl è di 178.227 euro. Gli opuscoli che già girano negli ospedali altoatesini parlano di un centro ad alta specializzazione microchirurgica per l’impianto di dispositivi cocleari (che sostituiscono le parti non funzionanti dell’orecchio interno – la “coclea” – appunto per ripristinare una sensazione uditiva). La clinica lavorerà in un’intensa collaborazione con la casa di cura di Merano Villa Sant’Anna – anche se alcune voci indicano come possibile anche un coinvolgimento della clinica Santa Maria – ed a diretto e stretto contatto con i migliori centri specializzati del nord Italia (il professor Alessandro Martini della clinica universitaria di Padova), austriaci (il professor Patrick Zorowka della clinica universitaria di Innsbruck) e germanici (il professor Ralph Magritz della clinica universitaria di Bochum). La “HearLife” – si legge nella brochure – lavorerà a stretto contatto con l’ospedale Tappeiner di Merano.

E sono molti i medici che si stanno chiedendo perchè citare solo Merano ed escludere l’ospedale di Bolzano e quello di Bressanone – in grado di vantare con Rolando Füstös e Paul Goller, due primari di assoluta eccellenza.

Fonte: altoadige.gelocal.it