Disabilità sensoriali

La ragazza sorda che insegna la lingua dei segni su youtube

Foto: La ragazza sorda che insegna la lingua dei segni su youtubeSheena McFeely è una ragazza non udente. Mamma di due simpatiche bambine Shaylee e Ivy. Una sorda, l’altra no. Vive negli Stati Uniti dove insieme a suo marito Manny ha creato ASL Nook

un angolo web come nessun altro. Dove parole, immagini e storie prendono vita con la magia della lingua dei segni americana (ASL). Attraverso questo sito divertente e familiare, infatti, è possibile imparare l’alfabeto, i colori, le emozioni, gli animali, e tante altre cose. Utilizzando esclusivamente il linguaggio dei disabili uditivi.

Le ragioni di questa iniziativa le spiega lei stessa a West. “Parlando della mia esperienza – racconta Sheena – è stata dura crescere e non essere inclusa nelle conversazioni dato che ero l’unica persona sorda della mia famiglia. Sono pochissime – continua – le persone che conoscono alcuni segni base della lingua dei sordi”. Anche questa è stata una delle ragioni per creare ASL Nook. “Un posto – ci confida – ideale per familiari, amici e vicini che vogliono imparare l’ASL quando hanno un momento libero durante la loro giornata”.

E bastano davvero pochi minuti al giorno per apprendere alcuni gesti di questo speciale linguaggio del corpo. Grazie al supporto di ASL Nook, infatti, si può accedere a numerosi video (disponibili anche sul loro canale Youtube) che permettono di apprendere le parole quotidiane usate dalle persone sorde. Protagonisti dei cortometraggi, manco a dirlo, sono i membri di questa speciale famiglia. Che si servono delle principali ricorrenze dell’anno e dei momenti della giornata che passano assieme per accendere un riflettore sulla vita e le storie reali dei non udenti.

E non finisce qui. Perché Sheena è anche la dinamica animatrice di un’altra iniziativa. Unica nel suo genere: The Pearls. Un blog che vede come protagoniste donne sorde che si sono distinte in vari campi professionali: avvocatesse, scrittrici, imprenditrici, stiliste e così via. Uno spazio che riconosce il loro essersi affermate come motori per l’intera società. Diventando, allo stesso tempo, modelli in grado di ispirare i tanti bambini sordi che faticano a trovare icone di riferimento.

Due iniziative disponibili online che, come racconta la stessa Sheena, “vogliono dare spazio alla realtà delle persone sorde. Siamo forse una piccola comunità, ma di certo non inferiori a nessuno. Abbiamo una cultura che è veramente eccezionale, ma spesso fraintesa. Mi auguro davvero -conclude – che entrambi i miei siti riflettano questi propositi”.

 

Fonte: west-info.eu/it

(c.p.)