Disabilità sensoriali

La Lingua dei Segni, eliminata nel 2012, arriva sul palco dell’Ariston nel 2013

A Sanremo 2012, iIl brano “Oltre le nuvole”, cantato da Fabio De Vincente con l’espressività delle Lingua dei Segni di Antonio Pellegrino, si proponeva come anello di congiunzione tra il mondo dei sordi e quello degli udenti…

La notizia che il duo Fabio De Vincente e l’artista sordo Antonio Pellegrino volesse già l’anno scorso portare al Festival di Sanremo la Lingua dei Segni sta iniziando ad essere diffusa. In sessantuno anni di Festival nessuno aveva mai portato la LIS – Lingua dei Segni Italiana – al Festival di Sanremo.
Ci si può domandare perchè la performance proposta un anno fa, in duo, dal cantautore Fabio De Vincente e dall’artista sordo Antonio Pellegrino non abbia neanche passato la prima selezione, mentre la stessa idea, con il brano proposto dal cantante Daniele Silvestri e con la traduzione di un udente che interpreta un sordo, sia stata ripresa quest’anno ed accettata per partecipare al Festival della Canzone Italiana.

L’ENS (Ente Nazionale Sordi Onlus) che supportava e patrocinava il progetto di Fabio De Vincente e Antonio Pellegrino insieme a Sanremo, aveva in quell’occasione organizzato manifestazioni di supporto e promozione dell’iniziativa durante le selezioni e decine di persone sorde avevano anche voluto portare direttamente il loro sostegno, con cartelloni e striscioni sotto il Palafiori (luogo dove si svolgevano le selezioni). Anche la cronaca nazionale diede risalto alla loro eccezionale presenza.

Il brano “Oltre le nuvole”, cantato da Fabio De Vincente con l’espressività delle Lingua dei Segni di Antonio Pellegrino, si proponeva come anello di congiunzione tra il mondo dei sordi e quello degli udenti, con il duplice obiettivo di rendere accessibile la musica a chi non può sentirla, superando le barriere del suono, ed emozionare anche chi può sentire, grazie alla potenza della Lingua dei Segni.

Fabio De Vincente spiegava che l’idea nasceva dalla voglia di dimostrare come due mondi così diversi possano non solo comunicare, ma arrivare ad unirsi grazie alla forza dell’arte. Al contempo, Antonio Pellegrino voleva dimostrare che l’arte non ha confini e che le differenze non costituiscono un limite, ma un tesoro.

Il valore sociale dell’iniziativa era certificato dal patrocinio concesso al duo dall’ Ente Nazionale Sordi, che si è fatto anche promotore dello spettacolo “Fabio De Vincente VedoVoci in concerto” tenutosi al Teatro Carignano di Torino il 23 giugno 2011, che è stato il primo vero evento in Italia a unire in un’unica occasione performance di artisti sordi, accompagnati dalla musica di Fabio De Vincente e la sua band, rendendo il concerto accessibile oltre che agli udenti anche ad un pubblico sordo in un teatro tutto esaurito, dove non si distingueva chi fosse sordo da chi fosse udente, senza discriminazioni, proprio mentre il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana, come lingua ufficiale, veniva discusso in Parlamento.

Nonostante tutto, che la Lingua de Segni sia arrivata finalmente al Festival di Sanremo è oggettivamente gratificante, anche se sarebbe stato più giusto che si fosse esibito chi ha pensato per primo a portarla, soprattutto per un vero riconoscimento al mondo sordo.

VedoVoci Tour – Trailer (official)

Fonte: riviera24.it

(c.p.)