Disabilità sensoriali

Bimba sorda rifiutata dalle suore, il Comune: “La ospiteremo noi”

TRANI. “Date le condizioni fisiche della bambina non possiamo assumerci la responsabilità durante la sua permanenza, senza un tutor personale”.

E’ questa la motivazione con cui un noto istituto paritario di Trani gestito da suore ha escluso dall’asilo una piccola di due anni affetta da una grave forma di sordità. Una storia che ha un lieto fine solo grazie all’intervento del sindaco di Trani, Luigi Riserbato, e dell’Ufficio scolastico regionale che hanno permesso alla bimba di cominciare a frequentare un altro asilo, questa volta pubblico, del paese con un ritardo di due mesi rispetto all’inizio dell’anno.

La storia comincia nel gennaio, quando i genitori iscrivono la bimba in un istituto paritario. In seguito a controlli medici il padre e la madre informano i responsabili della scuola che la piccola è affetta da una ipoacusia neurosensoriale bilaterale. Per questo motivo all’inizio dell’anno scolastico, il 18 settembre, la dirigenza scolastica mette a disposizione della bambina un’insegnante di sostegno. Il giorno dopo, la stessa insegnante informa la direzione della scuola e i genitori che non si sarebbe occupata dell’insegnamento della bambina.

Nonostante le ripetute richieste dei genitori, la piccola è stata esclusa dalla scuola. Solo l’intervento del primo cittadino, Luigi Riserbato e del dirigente dell’Usr, Ruggiero Francavilla, ha risolto positivamente la vicenda, assegnando un’insegnante di sostegno in più all’asilo pubblico che ha accolto la piccola.

«Quella scuola privata ha alle spalle una gloriosa storia di accoglienza di bambini con disabilità, non è il caso quindi di montare delle polemiche — afferma il sindaco Riserbato — Sfortunatamente all’inizio dell’anno scolastico la dirigenza dell’istituto si è resa conto che non aveva un numero sufficiente di insegnanti di sostegno per occuparsi della bimba».

I genitori della piccola hanno comunque annunciato il ricorso alle vie legali contro la dirigenza dell’istituto paritario che non ha commentato.

Fonte: repubblica.it

(c.p.)