Disabilità sensoriali

Far cassa con gli invalidi

ROMA. La commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento all’articolo 4 della legge di stabilità che prevede 150.000 nuove verifiche all’anno per i prossimi tre anni (2013/2015), in aggiuntiva all’ordinaria attività ispettiva. Le verifiche sono finalizzate, nero su bianco, “all’accertamento della permanenza dei requisiti sanitari e reddituali nei confronti dei titolari di benefici di assegno di invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità”. Emendamento passato senza dibattito alcuno, dimostrazione dell’ormai assimilato assunto per cui tra i disabili siano imboscati un mucchio di falsi invalidi, e della non considerazione prestata dai parlamentari ai dati e alle osservazioni presentate ancora di recente dalle associazioni delle persone con disabilità, che sul piano di accertamenti straordinari dell’Inps hanno tutta un’altra visione. Franco Bomprezzi sul suo blog commenta indignato la vicenda in Cinici e tecnicamente ignoranti.

IL TESTO. Ecco l’emendamento approvato: «Dopo il comma 2, aggiungere il seguente: Anche al fine di concorrere al conseguimento dei risparmi di cui al comma 1, nell’ambito delle attività di cui all’articolo 20, comma 2, del decreto-legge 1o luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, l’INPS nel periodo 2013-2015 realizza, con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, un piano di 150.000 verifiche straordinarie annue, aggiuntivo rispetto all’ordinaria attività di accertamento della permanenza dei requisiti sanitari e reddituali, nei confronti dei titolari di benefici di invalidità civile, cecità civile, sordità, handicap e disabilità.
(Nuova formulazione) Poli, Ciccanti, Occhiuto, Calgaro, Ruggeri, Antonino Foti, Giovanelli, Iannuzzi, Bobba, Gatti, Berretta, Gnecchi, Cazzola, Pelino, Damiano, Moffa, Marsilio».

LOTTA AL FALSO INVALIDO. La battaglia contro i falsi invalidi è stata lanciata dal ministro Tremonti e dal presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, nel 2010. Dal 2009 al 2012 sono stati disposti 800.000 controlli su altrettante posizioni per verificare la sussistenza degli stati invalidanti. Una battaglia – ha dimostrato la Fish ancora in una recente audizione parlamentare sulle procedure di accertamento delle minorazioni civili da parte dell’INPS e ha già più volte spiegato su Vita Franco Bomprezzi – che è costata moltissimo e che non ha portato gli effetti sperati in termini di risparmi, visto che le persone con disabilità, che hanno subito pesanti disagi a causa di questi controlli straordinari, poi, nella quasi totalità dei casi, si sono viste confermare le prestazioni precedentemente riconosciute. Secondo la Fish la gestione dei Piani straordinari di verifica da parte dell’INPS è stata causa di rallentamento delle routinarie attività di accertamento degli stati in validanti. Attualmente dalla domanda di accertamento alla concessione delle eventuali provvidenze economiche trascorrono mediamente 210 giorni, con frequenti punte sopra i 270 giorni. Il sistema di accertamento degli stati invalidanti e dell’handicap genera annualmente un contenzioso pari a circa 120.000 ricorsi. Sono giacenti poco meno di 400.000 cause. L’INPS soccombe nel 57% dei casi. L’anno scorso (2011), INPS ha dovuto pagare 37 milioni di interessi per i suoi ritardi di pagamento; il 63% riguarda le pensioni degli invalidi civili.

2 MILIONI E POI? – Carlo Giacobini sulla sua bacheca Facebook ha appena scritto: «Non è grave che ci raccontino balle. È grave che ci si creda. 800mila controlli dal 2009 al 2012 (già effettuati) + 450mila controlli fra il 2013 e il 2015, fa un milione e 250mila persone controllate. Il che significa che bisogna definire un nuovo campione di persone sospette. Gli invalidi civili sono circa 2 milioni e 200 mila, tutti potenzialmente falsi».
Giacobini spiega che «Nell’edizione 2011 di “Dagli all’invalido” l’Inps ha preso le presone che erano rivedibili, ma ne ha accertato solo l’invalidità civile e non la condizione di handicap (legge 104/1992). Quindi molte persone si sono viste confermare la condizione invalidante, ma per ottenere la revisione dell’handicap hanno dovuto chiedere alla ASL un nuovo accertamento, poi verificato e convalidato – guarda un po! – dallo stesso INPS. Un vero esempio di efficacia amministrativa…».

Il risparmio annuo, in termini di revoche, è attorno ai 150 milioni di euro (revoche, cioè incluse le persono che si sono viste ridurre la percentuale di invalidità, ma che nessuno potrebbe definire falsi invalidi). Il costo? Giacobini dà un dato fresco fresco, consultabile nella relazione ispettiva della Corte dei Conti del 6 novembre 2012. «Nel 2010 la spesa per pagare medici esterni è stata di 9 milioni di euro. Nel 2011 questa spesa è aumentata del 300%, arrivando a 27 milioni di euro».

Fonte: vita.it

(c.p.)