Il progetto

Ultimo aggiornamento: 03-04-2020

La Città di Torino è una delle 18 vincitrici del primo bando Urban Innovative Actions (UIA), a cui hanno partecipato 378 città europee.

La Commissione Europea ha assegnato un finanziamento di 4,1 milioni di euro al progetto CO-CITY, realizzato dagli uffici della Città in partenariato con Università di Torino, ANCI e Fondazione Cascina Roccafranca.

Il progetto, con un budget complessivo di 5,1 milioni di euro, propone una sperimentazione del Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani, approvato dalla Città nel gennaio del 2016, e prevede la riqualificazione di beni immobili e spazi pubblici in condizioni di degrado attraverso la stipula di patti di collaborazione tra l’Amministrazione e cittadinanza attiva (terzo settore e gruppi informali), come strumento di lotta alla povertà e al degrado nelle aree più fragili della città.

Innovazione sociale, riqualificazione a basso costo, auto-costruzione, tutoraggio, e una piattaforma online, consentiranno di attivare percorsi di sviluppo per co-produzione di servizi, imprese di comunità e welfare urbano innovativo.

Le Case del Quartiere, guidate dalla Fondazione Cascina Roccafranca, saranno alla base della costituzione di una rete cittadina in grado di raccogliere istanze e progettualità, ma anche di accompagnare i processi di community building, innovazione sociale e produzione collettiva di welfare urbano a partire dalla gestione condivisa dei beni comuni.

Le “comunità di progetto” attivate sul territorio cittadino saranno il punto di riferimento per le azioni di rigenerazione urbana da attivare.

L’Università di Torino avrà il compito definire una vera e propria cassetta degli attrezzi per la gestione di politiche di rigenerazione urbana a partire dalla gestione condivisa dei beni comuni, attraverso:

  • l’utilizzo della piattaforma FirstLife con il compito di favorire il coinvolgimento delle cittadine e dei cittadini e di mappare e organizzare i progetti di comunità, sperimentando anche un innovativo sistema di moneta virtuale per facilitare lo scambio di beni, servizi e tempo-lavoro, in un’ottica di sharing economy;
  • il consolidamento di un modello giuridico fondato sulla collaborazione tra cittadinanza e pubblica amministrazione fondato sulla cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani;
  • la costruzione di un modello gestionale sostenibile a supporto di processi di innovazione sociale su cui fondare nuove sperimentazioni di welfare urbano.

L’ANCI sarà responsabile della comunicazione del progetto e della disseminazione dei risultati a livello nazionale.

La Città di Torino, che coordina l’intera realizzazione del progetto, metterà a disposizione le aree e gli edifici pubblici che verranno individuati nel corso della fase di progettazione, curerà il processo di definizione dei patti di collaborazione tra cittadine e cittadini attivi e amministrazione e garantirà gli investimenti economici necessari all’avvio della riqualificazione e allo sviluppo di imprese di comunità e di strumenti di inclusione sociale e sostegno al reddito.