L'estetica del campionamento

Un campionatore non è solo uno strumento: sulla sua tastiera una memoria digitale permette di suonare i suoni, i suoni di altri anche. E' infatti un grande gioco della ricombinazione quello che esercita David Shea, campione del cross over sonoro e video. Cross over significa far incrociare i segnali, i linguaggi, i suoni, in uno spiazzamento sensoriale che crea ambienti psichici, mischiando le carte, gli elementi in campo. E' il gioco sottile e geniale del plagio, in cui reinventare il valore dei tanti frammenti sonori e video già esistenti. E' la poetica del frammento secondo una sensibilità postmoderna rimossa da molti eppure così presente, sotto traccia, nella nostra contemporaneità. Shea è un eccellente manipolatore di queste schegge semantiche, ricombinandole in un'opera che lascia allo spettatore-ascoltatore tutto lo spazio per godersela. (cain)

 

MUOVERE NELL'ARIA

Domenica sera, cantiere BIG, una cooproduzione con il Centre George Pompidou. Il trentacinquenne compositore David Shea. Una piece in omaggio al cinema di Hong Kong costruita come una lunga suite con David impegnato a far muovere nell'aria le sue mani come un direttore d'orchestra animando un ensamble composto soltanto dai tasti della sua incredibilmente piccola tastiera\campionatore. Musica tradizionale cinese, frammenti di dialoghi e suoni presi da film di Kung Fu, ritmi tekno e musica classica il tutto assemblato con un gusto fortemente cinematografico. Una breve pausa e poi " Satyricon ". " ...avevo letto il testo di Petronio a scuola e sin d'allora mi aveva colpito la sua freschezza, voglio dire il Satyricon è un testo che avrebbe potuto essere tranquillamente scritto la settimana scorsa!..". Al campionatore si aggiunge anche un video appositamente realizzato da David. Sullo schermo si sussegue un montaggio "attrattivo", immagini di b movies sulla Roma antica si susseguono a immagini in bianco e nero di una probabile America anni 50. In entrambi i casi immagini di eccessi, di orge sfrenatamente ridicole. E poi immagini di anfiteatri vuoti, anfiteatri che crollano mentre la festa continua. Un' umanità inesorabilmente coperta dalle macerie del proprio mondo. E dopo c'è soltanto più sazio per una poltrona ed un enorme schermo televisivo che trasmette immagini di un a natura lontana, inesorabilmente relegata alla sola immagine, privata di ogni sostanza. ( francesco\ multi task force.feem )

 

INTERVISTA DOPO CONCERTO A DAVID SHEA

-Come è nato il progetto Satyricon?

D.S: Satyricon è un testo di Petronio di 2000 anni fa; questo testo mi ha sempre colpito per come sia così attuale.

E' un' opera che concilia alte considerazioni filosofiche, e dettagliate descrizioni sulla risolutezza

 della vita durante la civiltà greca e romana.

E' facile fare un parallelismo tra il crollo dell' Impero Romano e la crisi della nostra civiltà; quindi i filmati di b movie sulla Roma antica e documentari sui resti di Pompei e di anfiteatri.

Nel video di Satyricon si nota l' amore che ho per Fellini, anche se disapprovo come lo ha adattato per il grande schermo.

-Come consideri il tuo lavoro, diciamo "postmoderno", e il concetto di originalità ?

D.S: Penso che, sia un passo fondamentale, nel modo in cui noi concepiamo le cose, tutto è già da sempre collegato; non mi considero soltanto musicista, è anche per questo che collaborano non solo con musicisti, ma anche con pittori, videomaker, ecc; l' arte è un' unica espressione, divisa poi artificialmente in varie discipline.

Per quanto riguarda il multimediale, si basa fondamentalmente sulla stessa mentalità, poichè devi credere che le cose devono essere state prima divise, per farti interessare all' idea di rimetterle insieme.

Così il multimediale divide, ragiona per compartimenti, spazi separati, mentre invece noi ragioniamo su un piano di interconnessioni.

Creo degli spettacoli che mostrano queste interconnessioni, in modo differente da come potrebbe crearli un' altra persona, diventa dunque così un modo per esplorare anche la nostra interiorità, il proprio modo di approcciare alle cose, questo è dunque l' unico, probabile, concetto di originalità.

Io in un momento preciso, in un dato luogo, faccio una certa cosa; questo è originale perchè irripetibile, così come un singolo suono che produco con il mio campionatore, lo posso associare ad uno o più suoni una sera e , poi, la sera dopo cambiarli del tutto.

-Colaborazioni future?

D.S: Continuo le mie collaborazioni, e incontri, ad esempio con Zeena Parkinso con Mike Patton, anche se io mi sono trasferito a Bruxelles, gli affitti di New York sono troppo cari!!

(francesco&org)