Attivazione della sperimentazione di progetti di “Vita indipendente” in Piemonte e relativi criteri (DGR 5 agosto 2002, n. 32-6868)

LE ATTUALI LINEE GUIDA SULLA VITA INDIPENDENTE IN VIGORE IN PIEMONTE (DGR 21 luglio 2008, n. 48-9266)

Per il 2012 Finanziamenti a sostegno delle persone con disabilita' e Vita Indipendete in Piemonte. Approvazione criteri di ripartizione e di assegnazione. (DGR 3 ottobre 2011, n. 1-2646)

 

Per il 2013 la Delibera della Regione Piemonte per i Progetti Vita Indipendente (21-4600) e la relativa Determina per l'assegnazione delle risorse agli Enti Gestori relativi alla l. 104/92, la 162/98 e la 284/97

Lettera della FISH Piemonte di accompagnamento alla ultima proposta di linee guida per la Vita Indipendente all’Assessorato regionale alle Politiche Sociali del 30 marzo 2008 contenente alcune osservazioni critiche

Una Proposta per Sviluppare e Diffondere la Vita Indipendente in Italia

NEWS AGGIORNAMENTI E DOCUMENTAZIONE SULLA VITA INDIPENDENTE E IN AUTONOMIA

GUIDA SU L’ASSISTENTE PERSONALE PER UNA VITA INDIPENDENTE

SITI SPECIFICI SU VITA INDIPENDENTE

a cura dell’Associazione Consequor

ORIENTARE ALLA VITA INDIPENDENTE

Handicap e Sviluppo ospita sul proprio sito, per gentile concessione dell'autore, questa importante opera nella convinzione che essa possa essere un importante strumento per un inclusione sociale migliore delle persone con disabilità e un contributo per una positiva evoluzione delle politiche e pratiche socio-assistenziali in Italia 

 

Le competenze dell’educatore professionale

finalizzate all’orientamento del processo di definizione del progetto di vita indipendente:

il risultato di una ricerca sul campo effettuata a Torino e Grugliasco.

Autore: Michele Silba

Dissertazione discussa alla Forcoop Agenzia Formativa nell’Anno Accademico 2004\2005

Presentazione

 INTRODUZIONE

1. FILOSOFIA ED ESPERIENZE DI VITA INDIPENDENTE

2. RAPPRESENTAZIONI E CRITICITÀ CONTESTUALI, CAPACITÀ E AGGIORNAMENTO CONTINUO NECESSARI ALLA REALIZZAZIONE DI PROGRAMMI DI VITA INDIPENDENTE: LA RICERCA SUL CAMPO A TORINO E GRUGLIASCO 

3. COMPETENZE DELL’EDUCATORE PER L’ORIENTAMENTO ALLA PROGETTAZIONE DELLA VITA INDIPENDENTE

4. CONCLUSIONI

5. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

6. ALLEGATI

N.B.: la riproduzione di parti dell'opera è consentita SOLO previa citazione precisa della fonte e dell'autore. Grazie.

Proposta

Se è vero che l'assistenza personale autogestita è forse il migliore strumento per dare un'efficace risposta al bisogno di assistenza, autonomia e partecipazione diretta della maggior parte delle persone nonautosufficienti per disabilità

facciamo allora di questo testo un MANIFESTO TIPO per chiedere ad ogni Comune, Regione, Deputato e
Senatore della Repubblica che si attivino stanziamenti e progettualità per la Vita Indipendente e per la massima autonomia possibile.

Utilizzandolo come Associazioni, Gruppi, Comitati per attivare contatti e proposte per far deliberare stanziamenti e utilizziamolo come singoli (personalizzando l'ultima parte) per chiedere/pretendere l'attivazione e il finanziamento del proprio Progetto Personale di VI, qualora non lo si abbia già.

Questo di Margutti sembra un testo chiaro, sintetico, sufficientemente completo per rilanciare la filosofia per la Vita Indipendente in ogni Amministrazione locale e presso il Governo, investendo tutto il Parlamento attraverso ogni suo componente, e chiedendo concrete legislazioni che stanzino finanziamenti specifici.
Impegnamoci tutti in un azione comune e coordinata che inondi i nostri Amministratori, coinvolgendo la stampa e l'opinione pubblica, di richieste ufficiali di risposte pratiche ad un bisogno e un diritto essenziale quale è quello dell'assistenza personale su questa proposta di autogestione attraverso i progetti di VI.

Cerchiamo TUTTI di superare settarismi, dogmatismi e protagonismi sterili e dannosi e concentriamoci su obiettivi comuni minimali, semplici e concreti (ottenere ovunque in Italia stanziamenti per la VI come sotto declinata e variamente articolata in base alle diverse realtà locali).

 Portiamo avanti questi obiettivi minimi ma essenziali con tenacia, con metodo, con costanza, con un azione coordinata e pianificata da vero Movimento Nazionale per la VI, articolato in produttivi (in idee, proposte e azioni sul campo) coordinamenti locali CHE REALMENTE CI CAMBINO (in meglio!) LA VITA, quella Sociale, delle Istituzioni e quella Personale.

O che almeno ci provino!!!