RASSEGNA
SINGOLARE PLURALE
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MOSTRE 2015-2020

2015

A cura di Arteco: Beatrice Zanelli e Annalisa Pellino.
Con successiva installazione a Palazzo Barolo con percorso cittadino di collegamento fra InGenio
Arte Contemporanea, InGenio bottega d’arti e antichi mestieri, la galleria Opere Scelte

A cura di Arteco: Beatrice Zanelli e Annalisa Pellino.
Michele Munno e autori dalle collezioni cittadine di Arte Irregolare
La facoltà dell'abitare è anche la facoltà di perdersi per reintegrarsi: Michele Munno propone
un’opera di arte partecipata che è contemporaneamente installazione entro un luogo chiuso e
rielaborazione "abitativa" della città. L'opera, individuale e corale, collega luoghi poco distanti,
coinvolgendo attivamente il territorio, i centri diurni e la scuola. Una collaborazione tra InGenio
Arte Contemporanea, InGenio, bottega d’arti e antichi mestieri, il MAImuseo di Sospiro (Cremona) e
la galleria Opere Scelte dove l'artista  espose con una personale (www.operescelte.com.)
Uno degli eventi anteprima del Progetto MAI VISTI E ALTRE STORIE, un’occasione per presentare
alcuni autori dalle collezioni di Arte Irregolare e Art Brut di Torino e dintorni.
Un percorso simbolico che collega idealmente e fisicamente alcuni fra gli enti protagonisti del
progetto.

Ha presentato al pubblico, a partire dall’installazione L’atterraggio dello Skillinger di Michele
Munno e Vincenzo Sciandra (Centro Sacro Cuore di Gesù – Fatebenefratelli, San Colombano al
Lambro, Milano), una selezione di opere dalle collezioni piemontesi di Arte Irregolare con una
visione eccentrica sul tema del salto come pratica dell’essere fuori posto e del trovarsi in un luogo
sentendone la meraviglia. Autori Antonino di Giorgio, Giorgio Barbero, Paolo Bassignana, Luca
Romano, Gianfranco Greco, Lina Fiore e l’opera relazionale Stare (salto-saltare-salutare) di Alessia
Panfili e Luca Atzori (per il Torino Mad Pride) che si offre come uno spazio multiforme dedicato
all’incontro, che si concede una volta a salotto, poi a camera delle meraviglie, a rendez-vous
performativo, a luogo di meditazione, che dilata il tempo e fissa lo sguardo a un momento prima
dell’opera, al processo creativo in sé, al momento vitale.
Evento ospite ECFRASI di Cesare Pietroiusti e Andrea Lanini, Museo dell’Arte Italiana in Esilio,
relazioni, installazioni e azioni durante la mostra.

Mai Visti e Altre Storie è un progetto volto alla tutela e alla valorizzazione dell'arte irregolare
piemontese, in aperto dialogo con l'arte contemporanea e volto alla creazione e diffusione di uno
spazio di ricerca accessibile sull’espressività non ordinaria. A partire da una schedatura delle opere
d’arte irregolare piemontese, fruibile grazie alla creazione di un archivio online, l’iniziativa intende
avviare una seria riflessione critica sulla permeabilità dei confini tra i concetti di arte outsider e
mainstream.
Per l'elenco delle associazioni, degli enti pubblici e delle cooperative partner del progetto:
www.associazionearteco.it

Installazione di pop up giganti in carta fabbricata a mano, di recupero.
Un percorso condiviso per tradurre parole, emozioni e pensieri in concetti visivi, volumi e superfici
sensibili, pensando anche a chi non sa leggere, non sa la nostra lingua o non ci vede. L'opera viene
presentata in anteprima a conclusione del ciclo scolastico degli studenti del Primo Liceo Artistico
che hanno vissuto questa esperienza – di lavoro artistico plurale e di riflessione sulle tematiche
dell’esclusione – insieme al Servizio Disabili con gli allievi e operatori del Laboratorio la
Galleria,Circoscrizione 8, del Servizio Passepartout e l’Associazione Volonwrite.

Una mostra a cura del PAV/Parco Arte Vivente frutto della collaborazione con
gruppo di adulti ed educatori dei Centri diurni dell’ASLTO1, delle Cooperative La Rondine e Frassati,
dell’associazione Il Bandolo Onlus che da quattro anni partecipano attivamente ai percorsi artistico
– relazionali al PAV.  Una mostra con un interessante corpus di lavori che presentano le diverse
esperienze raccolte e maturate sulla costruzione di rifugi simbolici e sugli interventi urbani che
hanno portato gli autori a uscire dalle rotte consuete.

2016

Le immagini esposte nelle sale del Legnanino di Palazzo Barolo e le ceramiche a InGenio Arte
Contemporanea hanno mostrano il risultato – in chiave estetica – dei vissuti dolorosi delle autrici
della Comunità Fragole Celesti. Vissuti portati in superficie dalla pratica artistica ed espressiva,
liberata e organizzata nel contesto comunitario e affidati al nostro sguardo.
Il salone d’onore di Palazzo Barolo ha ospitato il convegno internazionale CORPI INFRANTI E FIGURE
SUBLIMI. Arte contemporanea in un luogo di cura: riferimenti ed esperienze” che ha trattato di corpo e anima: sia della fragilità di persone abusate, ma anche della grandezza culturale di donne
dalle vite difficili e intense come le artiste Unica Zurn, Luise Nevelson e Bona Tibertelli Pieyre De
Mandiargues. Mostrandone i meccanismi artistici, le strategie di sopravvivenza o i crolli definitivi, in
particolare grazie ai preziosi contributi di esperte – professioniste che lavorano sul campo da
decenni – quali Raffella Bortino (psicologa, arteterapeuta, psicoterapeuta, fondatrice di Fermata
d’Autobus); Anne Marie Dubois (medico psichiatra, Docente Université Paris Descartes,
Responsabile Scientifico della Collezione Sainte-Anne), Laurie Wilson (psicoanalista, storica
dell’arte, arteterapeuta, docente New York University) e la più giovane Sibylle Pieyre De
Mandiargues (cineasta, storica dell’arte). Relatori: Raffaella Bortino, Anne Marie Dubois, Giuseppe
Frangi, Massimo Greco, Carola Lorio, Sibylle Pieyre De Mandiargues, Dominique Stella, Tea
Taramino, Laurie Wilson.
Intermezzo: frammenti dallo spettacolo Mi porto a ballare di Anna Gasco con Anna Gasco, Gloria
Santella e Lucetta Schiavina.
Una preziosa occasione per riflettere e pensare su quanto sia difficile mostrare la ferita e – nello
stesso tempo – restituire le potenzialità allo sguardo per scoprire che la bellezza può essere insita in
ogni dove ed espressa da ogni perché.

L’inaugurazione è stata movimentata dalla Performance su strada con gli Optimism filters di Corrie
Baldauf (Detroit, Usa) e dalla Pittura murale nel cortile di InGenio a cura di Pietro Campagnoli,
l’opera permanente è visibile su richiesta. Accompagnamento musicale di Emanuele Aldini
(percussioni) e Luca Zennaro (sax baritono).
La mostra, dedicata alla persone con autismo e al tema della loro invisibilità sociale, ne attesta la
presenza attraverso i ritratti e le architetture "subacquee" di Andrea Castelluzzo, i luoghi e i volti
di Lorenzo Filardi, i garbugli di uomini e cose di Antonino Mancuso, i mille piccoli oggetti di Mauro
Marchese, autori dagli atelier delle cooperative sociali e della Città.  
Nell’atrio, a premessa del percorso espositivo, una selezione di illustrazioni a cura di Circolarte sul
tema dell’invisibilità dell’autismo, realizzate dai corsi di Illustrazione e Animazione IED Torino. 
In collaborazione con Laboratorio La Galleria, Circoscrizione 8; Primo Liceo Artistico; Associazione
Circolarte e l’Istituto Europeo di Design di Torino; Accademia Albertina di Belle Arti di Torino;
Fondazione Medicina a Misura di Donna; Volonwrite; le Cooperative Sociali Animazione Valdocco,
Paradigma e Stranaidea; Sponsor tecnico: acrital sas (www.acrital.it)
Laboratori per il pubblico in collaborazione con la GAM Galleria d'Arte Moderna di Torino
/Fondazione Torino Musei.

Una retrospettiva dedicata al lavoro svolto dall’artista e didatta, che ha operato dagli anni ’70 al
2006 coinvolgendo attivamente il territorio, la scuola e i servizi della Città di Torino. In mostra
disegni, appunti, video, automi e scenografie.
Una collaborazione fra Gli Amici dell’Albero in Gioco, del centro diurno di Via Pianezza,
Circoscrizione 5 e l’Associazione Culturale Luigi Nervo.

In mostra una selezione dalla ricerca del Maestro dagli anni ‘70 ad oggi: pitture ad olio e opere in
carta a mano, sculture luminose e non, quadri e rilievi. Inoltre, scenografie e opere realizzate con le
scuole e i centri diurni. Una retrospettiva dedicata all’artista giapponese Hiroaki Asahara, mancato
nel 2015, che – accanto all’intensa attività artistica personale – ha collaborato con la Città di Torino a
diversi progetti: Arte Plurale, InGenio bottega d’arti e antichi mestieri, il Laboratorio La Galleria e
altre realtà istituzionali pubbliche e private come Mus-e formando insegnanti, operatori, studenti e
persone con disabilità alle tecniche della fabbricazione artigianale della carta a mano.
Una collaborazione con Laboratorio La Galleria Circoscrizione 8, le gallerie Caracol e Ki-Gallery.

Personale di Rosaria Carpino, fra gli artisti promossi dal progetto Mai Visti, le cui opere sono visibili
sull’omonimo archivio on line, diventate fonte d’ispirazione per un progetto di stampa serigrafica
in tiratura limitata, con il quale l’Opera Barolo inaugura la sua collezione di arte irregolare che
verrà esposta nel nuovo housing sociale Giulia a Torino. My Print e costituisce un modo alternativo
di valorizzazione delle opere che riescono a dialogare con spazi ora più istituzionali, ora più ordinari,
ma in ogni caso entrando nell’immaginario visivo delle persone che hanno la fortuna di incontrarle.
L'Housing Giulia, è la nuova sfida dell'housing sociale a Torino che risponde al bisogno di casa con
48 unità abitative completamente arredate destinate a studenti universitari, lavoratori in trasferta,
turisti, persone in momentanea situazione di disagio abitativo.
/mai print/, andrà ad inserirsi in alcuni appartamenti, concorrendo a quella ristrutturazione di
senso – fisica e simbolica – dello spazio quotidiano degli ospiti, oltre che alla qualità estetica dello
stesso. Infatti l'allestimento site specific delle opere serigrafate di alcuni autori irregolari è stato
concepito come dispositivo narrativo e vettore di relazione in grado di facilitarne l'incontro fra i co-
abitanti, che potranno così proseguire il percorso artistico dei singoli autori attraversando le soglie
di casa dei vicini.
Una collaborazione fra Print About Me, Arteco, Cooperative Sociali Esserci e Valdocco; Servizio
Disabili, Città di Torino, Laboratorio La Galleria e ETH, Circoscrizione 8; Servizio Civile.

Installazione interattiva gestita da un automatismo digitale che percepisce la prossimità dei
visitatori-partecipanti che si avvicinano o allontanano dagli oggetti simbolici esposti.
L’installazione è composta da una serie di opere realizzate dagli studenti dell’Accademia Albertina
di Belle Arti di Torino allievi dell’artista Ennio Bertrand, docente di Sistemi Interattivi: Chantal
Buratore, Simona Carriglio, Elena Ronco per Lo specchio del mito; Sofia Di Stefano, Sofia Fantuzzi,
Letizia Bianco per Parole libere – con la preziosa collaborazione di Onlus Casa Bordino di Torino;
Deborah Salvati, Ilaria Vitiello per Il rumore del silenzio. I temi tratti dai miti di Ovidio, da
registrazioni e interviste raccolte a Onlus Casa Bordino, più testi vari con documenti video sul tema
della violenza sulle donne.

Una mostra che pone l’accento su quanto l’arte possa rivelarsi un territorio di libero confronto. Un
invito a coloro che vogliono intraprendere un percorso mentale – che porta oltre confine –
perseguibile da prospettive differenti. Un’occasione per riflettere sulla flessibilità dei confini tra arte
outsider ed alcune pratiche artistiche contemporanee riconosciute.
Un’opportunità per considerare l’arte e la cultura come beni condivisibili e strumenti di attività
sociale.
Alessandro Avaro, Paolo Bassignana, Ionut Idricianu Bogdanu, Pietro Campagnoli, Silvano Costanzo, 
Carla Crosio, Fannidada, Cinzia Frassà, Salvatore Giò Gagliano, Gianfranco (Sergio) Greco,
Margherita Levo Rosenberg, Mario Panzani, Gabriella Pelone, Ornella Rovera, Massimo Turato,
Gabriele Zago.
Una collaborazione con StudioDieci, City Gallery no-profit, Comune e Anffas di Vercelli; archivio di
arte irregolare Mai Visti (www.mavisti.it); Servizio Passepartout/Servizio Disabili, Città di Torino;
Volontari del Servizio Civile; Senior Civici; Laboratorio La Galleria e ETH, Circoscrizione 8; CADD Via
Pianezza, Circoscrizione 5; Spaziobianco di Torino; Fondazioni: Medicina a Misura di Donna e
Fitzcarraldo; Cooperative Sociali: Animazione Valdocco, Chronos/Consorzio RISO di Torino e La
Cometa di Vercelli; Associazione Volonwrite.

Cosimo Cavallo: la memoria e l’insistenza. Il segno ripercorre la memoria alla ricerca di tracce
sensibili immutate nel tempo. Insiste la penna sulla carta, si ostina a delineare volti, ombre,
paesaggi.Le visioni di Cosimo sono finestre aperte su di un mondo ricco e complesso dove la forma
è densa di significati e la costanza nella ripetizione amplifica l’urgenza comunicativa.
Il suono di una voce che non smette trascina l’osservatore in un dialogo vivo, immaginifico e reale.
L’artista è fra gli autori valorizzati dal progetto Mai Visti e Altre Storie (www.maivisti.it).
Pitture e disegni di Cosimo Cavallo nella prima sala, all’interno della mostra:
FiloArX di Giustino Caposciutti: sperimentazione e contaminazione sono concetti inevitabilmente
collegati. Ciò che è nuovo, l’esperienza, apporta alle proprie certezze un disturbo, un’alterazione
della calma, che può essere fertile. Aprirsi a ciò che non capiamo, a ciò che non ci torna, apporta
una completezza nuova e sempre in movimento. Una pienezza data dall’andirivieni costante di dati
e correzioni. Come un respiro è perdita costante e costante rinnovo.
Cosimo Cavallo e Giustino Caposciutti i due artisti presenti in mostra sono, in questa ottica, esperti
portavoce l’uno della ricchezza insita nella perdita e l’altro fautore di esperimenti di condivisione,
dove l’opera funziona se collettiva, contaminata e partecipata.
La postazione attrezzata di FiloArX in una zona dell’atrio come laboratorio fruibile anche in
autogestione dai visitatori del Palazzo.

Con il sostegno di: Comitato Promotore S-NODI Gabriele Nigro, Servizio Adulti in Difficoltà del
Comune di Torino. In collaborazione con:Cooperativa Animazione Valdocco, Fondazione Progetto Arca Onlus, Fio.PSD – Federazione Italiana degli Organismi per le Persone Senza Dimora, Servizi
sociali della VI Circoscrizione e soggetti territoriali profit e no profit, Forum Interregionale
Permanente del volontariato Piemonte e Valle d’Aosta, Corso di Laurea in Design e Comunicazione
Visiva del Politecnico di Torino, Corsi di Laurea in Scienze dell’Educazione e in Educazione
Professionale dell’Università di Torino.

Dai laboratori Consapevolezza di sé attraverso la fotografia dedicati da Progetto Habitat alla RAF
San Giuseppe di Poirino (TO) della Cooperativa sociale Il Margine, al Centro Socio-Riabilitativo di
Alcologia 3D e al Servizio OrientaDonna del Drop In del Dipartimento Dipendenze 1 della ASL TO2.
La mostra presenta gli esiti dei laboratori di consapevolezza attraverso la fotografia dedicati, nel
corso del 2016, dall'artista Irene Pittatore e dall'Educatrice Professionale Erika Stefanelli alla RAF
San Giuseppe di Poirino (TO) della Cooperativa sociale Il Margine, al Centro Socio – Riabilitativo di
Alcologia 3D e al Servizio Orienta Donna del Drop In del Dipartimento Dipendenze 1 della ASL TO2.
I percorsi di esplorazione e di espressione di sé attraverso il ritratto fotografico hanno l'obiettivo di
promuovere la cura della persona, di innescare processi di consolidamento dell’autostima e di
favorire l'incontro con l'arte contemporanea, le sue forme e i suoi protagonisti.
I laboratori sollecitano un confronto sul tema della bellezza, intesa come espressione generativa e
non normativa, come esperienza di riappropriazione del proprio immaginario e delle proprie
attitudini, come forza capace di accogliere contraddizioni ed esprimere complessità.

2017

In mostra l’installazione luminosa Sei Case Fantastiche. Video e fotografie a documentazione del
percorso. Il progetto nasce dalla convinzione che l'arte può essere strumento di cura, per chi la crea
e per chi la completa, fruendola. Un canale prezioso di trasformazione sociale, strumento di
acquisizione di consapevolezze individuali e collettive. Paola Risoli, artista ideatrice del progetto,
accanto alla propria ricerca artistica individuale sviluppa da anni pratiche di “arte con le persone”,
che danno vita a opere sociali collettive. Nello specifico della mostra l'artista ha lavorato con donne
vittime di abusi e violenza della Comunità Fragole Celesti, Associazione Fermata d’Autobus, Onlus.

Architettura di una violenza e ricostruzione emotiva.
La conferenza vuole aprire una riflessione rispetto a situazioni di difficoltà e sofferenza che possono
caratterizzare la vita di alcune donne, attraversando interi assi generazionali. Si approfondiranno,
inoltre, il ruolo e  gli strumenti multidisciplinari di chi prende in carico il tentativo di accoglienza e
ricostruzione. Interverranno al dibattito autorevoli esperti del settore: Estela Welldon, psichiatra e
psicoterapeuta psicoanalitica, Londra, Gran Bretagna; Frédérique Martz e Pierre Foldes, co-
fondatori dell'Istituto en Santé Génésique, Saint-Germain-en-Laye, Francia.
(www.fermatadautobus.net)
In collaborazione con le Fondazioni Medicina a Misura di Donna e Fitzcarraldo.

Comunicazione, in sequenza, di due prodotti editoriali che hanno in comune il tema del viaggio, le
pratiche di archiviazione e la relazione tra arte contemporanea ufficiale e le operazioni “fuori
cornice”:
LA CITTÀ NARRANTE di Maya Quattropani & Ernesto Leveque
Presentazione del Diario di viaggio, 2013-2014, scritto dai due artisti durante otto mesi di lavoro di
ricerca co-autoriale, un dialogo fra le esperienze artistiche contemporanee con il patrimonio del
Museo di Antropologia ed Etnografia, Università di Torino, tra il 2013 e il 2014, come parte del
progetto L’Arte di Fare la Differenza, II Edizione, ideato e coordinato da Anna Maria Pecci, a cura di
Arteco. Edizioni Inaudite Torino, 2016-2017
O’ di Marco Fattuma Maò
Introduzione a O’, auto catalogazione, in cinque volumi, che inizia con un viaggio circolare nel
tempo: da soggetto ritratto nella celebre opera di Michelangelo Pistoletto The Cage (Gabbia con
mulatto che scopa) a Performance di Artista su Opera dove – spazzando davanti a The Cage, esposta
nei musei internazionali – lui si riappropria dell’identità di Uomo. Uno “scambio di ruoli” forse unico
nella Storia dell’Arte che inaugura un personale percorso estetico e filosofico sui temi dell’incontro,
del tempo e del viaggio. Paolo Mussat Sartor, con il fermo di due sue foto, la prima utilizzata da
Pistoletto e la seconda dall’artista ne Il Pulitore, è testimone degli eventi. Una collaborazione fra
InGenio Arte Contemporanea e FOND/AZIONE. Prinp Editore, 2017 Torino

Attraversiamo un’epoca storica di grandi cambiamenti, repentini e sorprendenti, che mettono a
rischio la stabilità, l’identità dei popoli e dei territori, la nostra capacità di accoglienza della
diversità, di condivisione delle culture altre e di restituzione pacifica del nostro disagio.
Il progetto di questa mostra emerge dal desiderio di un incontro, prima ancora che di un evento. Un
incontro all’insegna della disponibilità, della capacità di ospitare ed offrirsi all’ospite, all’interno di
una relazione condivisa che garantisca tutti. L’arte, in questo senso, diventa il linguaggio di cortesia
per antonomasia, l’elaborato culturale della sublimazione dei sentimenti più ineducati e pericolosi,
la trasformazione di quanto di più terribile alberga nelle viscere dell’umano, in armonia e bellezza.
La mostra recensita nel suo divenire da Dario Arkel, scrittore, saggista e poeta italiano, docente
dell’Università di Genova e Roberto Mastroianni, filosofo teoretico, critico e ricercatore
dell’Università di Torino cambia una parte dei suoi protagonisti come accade a chi, in vista di un
viaggio saluta gli amici, ben sapendo che ne incontrerà altri.
Una collaborazione fra StudioDieci di Vercelli, la Comunità Ebraica e l'Arcidiocesi di Vercelli (Ufficio
Beni Culturali).

Mostra collettiva. Venti artisti – internazionali, emergenti o sconosciuti – in dialogo attraverso
opere, installazioni e video: Salvatore Accolla, Adolfo Amateis, Antonino Arcidiacono, Giorgio
Barbero, Nereo Benedetti, Pietro Campagnoli, Roberto Celli, Jacopo Dimastrogovanni, Lina Fiore,
Francesco Galli, Gustavo Gamna, Mauro Gottardo, Gi, Marco Fattuma Mao’, Caterina Marinelli,
Alessandro Monfrini, Primo Mazzon, Jhafis Quintero, Dario Righetti, Aldo Turco. Con i servizi della
Città di Torino e le Cooperative Sociali; ASL TO1 e TO3; Associazioni: Fermata d’autobus, Forme in
bilico, Figure Blù/Centro Studi Bianca Tosatti di Parma, Ars Fluens di Napoli e Osservatorio Outsider
Art di Palermo; Fondazioni: Medicina a Misura di Donna e Fitzcarraldo; Galleria Opere Scelte di
Torino; Politecnico e Università degli Studi di Torino.
Sponsor tecnici: Impresa costruzioni Enrico Bena; Impresa sociale Co-Abitare; Chronos/Consorzio
R.I.SO.. Media partner: Giornale delle fondazioni,Gazzetta di Torino.

Il libro, pubblicato dall’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, raccoglie gli Atti del Convegno
“ARTEfice di benessere!” tenutosi nel 2014 presso l’Istituto di Napoli, i riferimenti teorici del
Laboratorio Cuore presso il Reparto di Cardiochirurgia del Policlinico Federico II di Napoli e il Diario
dell’Artista dal 2010 al 2013.
Con il sostegno di Fondazione Altamane Italia.
La presentazione è seguita da un laboratorio pomeridiano (vedi sez. laboratori)

Video, corti e film con: le poetiche d’ambiente di Salvatore Accolla e Adolfo Amateis; visioni dalle
istituzioni totali di Gustavo Gamna e Jhafis Quintero; le nature animali di Caterina Marinelli e Dario
Righetti; Gabriele Mina, antropologo, e i suoi vagabondaggi per l'Italia alla ricerca di architetture
fantastiche e brevi documentari di Giordano Viozzi. A seguire un dibattito con il pubblico.
Una collaborazione con Costruttori di Babele di Savona; Fermata d’autobus, Forme in bilico e Opere
Scelte di Torino.

Laboratorio sperimentale dedicato alle ritualità dionisiache in riferimento all'opera Le Baccanti di
Euripide. Attraverso svariate modalità performative i partecipanti verranno coinvolti in un percorso
carico di suggestioni e riferimenti artistici, filologici e letterari. Per studenti e adulti.

Mostra collettiva a carattere educativi e relazionale. Un’indagine sul carattere umano e delle cose,
la natura della luce e l’ombra del pregiudizio. Lo scopo del percorso è offrire un’occasione per

sviluppare modalità, personali ed autentiche, di essere e di stare con gli altri e di scoprire quante,
infinite e possibili, sfumature ci possono essere fra due opposti.
Con Museo Lombroso, Università degli Studi di Torino; Corso di Laurea in Design e Comunicazione
Visiva del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico; Cooperative Sociali Paradigma e
Stranaidea; ETH/Circ. 8, Forma e Materia/Circ. 1, Il Ramarro/Circ. 5,Strada delle Cacce/Circ. 10.

Mostra itinerante di pittura a cura della Fondazione Div.ergo, ONLUS e Città di Lecce.
Collettiva di trentuno opere, osservando le quali sarà possibile cogliere lo spessore che assume
l’espressione artistica quando il tratto, il segno, la pennellata emergono da una storia personale
complessa e si fissano sul foglio quale rivelazione di mondi interiori semplici e ricchi, spesso difficili
da raccontare, ma espressioni e aneliti alla bellezza, quale dialogo e comunicazione universale.

2018

Di chi vorresti indossare gli abiti? Chi vorresti provasse a indossare i tuoi? Mettersi nei panni degli
altri. You as me, il nuovo progetto fotografico di Irene Pittatore, si apre alle donne delle associazioni
Fragole Celesti, Verba, Volonwrite e al pubblico attraverso uno studio aperto e un
laboratorio condotto con l’Educatrice Professionale Erika Stefanelli. InGenio si fa spazio di lavoro,
occasione di sperimentazione su corpo, identità e forme del desiderio in una prospettiva fluida e
anormativa. La fotografia come strumento di emancipazione, come sintomo, come traccia, come
esca, come dispositivo di aggregazione, medium da forzare, precipitato poetico, vettore di azione.
In collaborazione con Impasse e Progetto Habitat

Il Kunsthaus Kat18 di Colonia, il Kunstmuseum Bonn e il Laboratorio La Galleria, Circoscrizione 8,
Città di Torino hanno costruito un dialogo creativo – plurale – fatto di disegni viaggianti, realizzati in collaborazione, ma a distanza. Simone De Filippo, Ernesto Leveque, Dennis Marangon, Gabriel
Twahilo e Massimo Turato, cinque artisti torinesi , raccontano Palazzo Barolo a Nicole Baginski, Tanja Geiß, Irene Stamp, Daniel Scislowski, Kerstin Recker, cinque artisti di Colonia che, a loro volta, descrivono il Kunstmuseum Bonn.
Il Laboratorio Forma e Materia, Circoscrizione 1 e il Ramarro, Circoscrizione5 della Città di Torino,
condotti da Fabrizia Canavese, Francesca Miglio e Lorella Pirrello, espongono gioielli e oggetti, ispirati dai dieci artisti.
In dialogo con tutti, dal SSER Animazione Valdocco, alcuni modelli di abitazioni, in cartoncino e
materiali vari, costruiti – dall’artista irregolare Emilio Marando – che raccoglie frammenti di vite
altrui e li ricompone in modo sentimentale e simbolico. La sua famiglia è caratterizzata dal fenomeno dell’emigrazione dal Sud in Germania e a Torino. Una collaborazione con Consolato Italiano di Colonia e Fondazione Stiftung Dr. Dormagen-Guffanti
di Colonia; Città di Torino: InGenio, Servizio Passepartout e Servizio Adulti in Difficoltà; le Cooperative Sociali Arte Pura/Chronos/Consorzio RISO e Animazione Valdocco; Associazioni: Forme
in bilico, Artenne, Volonwrite, Comunità Papa Giovanni XXIII; i volontari del Servizio Civile.

La riflessione sull’Arte Irregolare in Italia è a partire dal volume nato per contribuire alla conoscenza
della complessità e ricchezza degli immaginari, speciali e fuori serie, che si possono scoprire nelle
aree di frontiera tra il mondo dell’arte ufficiale e quelli abitati da un’arte indipendente,
irriducibile e di difficile definizione, quella storicamente definita Outsider Art o Art Brut

Testi critici in collaborazione con Marco Petrocchi de Gliacrobati e Alberto Taverna dell’ASL Città di
Torino
L’artista Giorgio Barbero, protagonista delle mostre, sarà in dialogo con artisti storici ed emergenti,
irregolari e non, in relazione a poetiche e ricerche individuali, sviluppate in epoche e contesti
diversi.
Palazzo Barolo: Giorgio Barbero e i vestiti di Giuseppe Versino, il libretto del viaggio irreale di Mario
Bertola, le grandi sculture e installazioni di Enrico De Paris, Simone Sandretti,Francesco Sena, Maya
Quattropani e Ernesto Leveque. Gliacrobati: Giorgio Barbero con le fantacostruzioni di Oby One (R.
Zaiacometti) e i disegni di Cosimo Cavallo.
La mostra si è proposta di offrire – in occasione del quarantennale della legge Basaglia – spunti di
riflessione sulla trasformazione della psichiatria, indagandone le connessioni con l’arte
contemporanea attraverso una rilettura critica di – potenti e differenti  – visioni artistiche.
Una collaborazione fra ASL Città di Torino e ASLTO3; Città di Torino: InGenio e Servizio
Passepartout; Opera Barolo; Museo di Antropologia ed Etnografia, Università degli Studi di Torino;
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo; Associazioni: Forme in bilico, Artenne, Arteco,Fermata
d'autobus, Futurino, Linea d’acqua; Cooperative Sociali: P.G. Frassati, La Rondine e Arte Pura,
Chronos/Consorzio RISO.
Si ringraziano le gallerie: Franz e Davide Paludetto e Opere Scelte

Guardando all’evoluzione nel tempo di un territorio: Torino e Collegno – dai primi novecento ad
oggi, rispetto ad autori ed accadimenti artistici significativi e con importanti relazioni reciproche,
per rapporti diretti o di ricerca e lavoro nell’ambito dell’arte, della salute mentale e dell’inclusione
sociale – ci si interroga su ciò che è stato condiviso, interiorizzato, dai protagonisti di queste
vicende, e divenuto patrimonio culturale della comunità. Si cercherà, inoltre, di costruire una
prima parte della mappa vivente dei numerosi protagonisti di queste evoluzioni. Esiste un’editoria
dedicata? Altri quesiti saranno posti sulla proprietà autoriale e patrimoniale delle opere realizzate
in situazioni protette. Con Calogero Baglio, bibliotecario; Raffaella Bortino, psicoterapeuta; Enrico De Paris, artista; Giorgio Gallino, psichiatra; Monica Chiara Gennaro, avvocato; Gianluigi Mangiapane,antropologo;
Alessia Panfili, artista;
Cesare Pietroiusti, artista; Maya Quattropani, artista; Dario Salani,editore;  rancesco Sena, artista; Tea Taramino, artista; Alberto Taverna,psicologo.

Nell’anno delle celebrazioni del Patrimonio Culturale Europeo e del quarantennale della Legge
Basaglia con il restauro – e l’esposizione presso una sede prestigiosa – delle due grandi opere di
Giorgio Barbero, realizzate nell’Ex Ospedale Psichiatrico di Collegno fra gli anni ‘80/90, si è voluto
cogliere l'occasione per segnalare l’esistenza di patrimoni artistici sommersi e a rischio di
dispersione, anche se di pregio.
Tale restauro eseguito da Soseishi – che implementa il patrimonio comune dell’Arte irregolare e lo
rende disponibile al pubblico – è sostenuto dalle associazioni Forme in bilico e Artenne, sponsor
tecnico Assicurazioni Generali.
Giovedì 27 ore 18.00 incontro con: Calogero Baglio, bibliotecario; Annamaria Cilento, Responsabile
Accessibilità FSRR; Giorgio Gallino, psichiatra Monica Lo Cascio, Direttore, Politiche sociali della
Città di Torino; Roberto Mastroianni, curatore, Lisa Parola, critico e giornalista; Catterina Seia,
project manager Fondazione Fitzcarraldo; Tea Taramino, artista, Alberto Taverna, psicologo;
Beatrice Zanelli, storica dell'arte e curatrice.

La mostra presenta un dialogo, fra artisti del mainstream e artisti irregolari, italiani e internazionali,
per una riflessione sulla permeabilità dei confini tra diverse espressioni artistiche, tra salute e
malattia, tra “normalità” e “follia”, tra una cultura e l'altra, per valorizzare la diversità di cui ognuno
di noi è portatore. Tali scambi hanno l’obiettivo di portare la disabilità e il disagio psichico fuori
dall’isolamento, focalizzando l’attenzione sulle capacità, di ogni singolo autore, e non sulle
mancanze o le patologie.
Gli artisti: Anonimo Ingiurioso, Cristian Costa, Clizia (Mario Giani), Jessica Carroll, Giacomo De Vito,
Ionut Bogdan Idricianu, Fukushi Ito, Kaoru, Forma e materia (collettivo), Giorgio Griffa, Paolo
Leonardo, Nicus Lucà, Annalisa Maffè, Guido Nasi, Francesco Rusinà, Francois Krieger, Saverio
Todaro,Francesco Toris, Marco Tursi.
Una collaborazione fra Città di Torino/Direzione Servizi Sociali/Area Politiche Sociali/Servizio
Disabilità: InGenio, Passepartout, GAT (Gruppo Artistico Tecnico); Opera Barolo; Forma e
materia/Circoscrizione 1, Il Ramarro e Centro Diurno di Via Pianezza/Circoscrizione 5; ASL Città di
Torino;  Museo di Antropologia ed Etnografia/SMA Università degli Studi di Torino; Museo Clizia di
Chivasso/Associazione 900; StudioDieci di Vercelli; Fondazioni Fitzcarraldo e Medicina a Misura di
Donna; Impresa Sociale Co-Abitare; Associazioni: Alteracultura, Arteco, Artenne, Fermata d'autobus
Onlus, Forme in bilico, Futurino, Laboratorio Zanzara, Passages, Ulisse/Centro di Psicologia e
Volonwrite di Torino, Figure Blu di Parma, LAO di Verona, Osservatorio Outsider di Palermo;
Cooperative Sociali: Accomazzi, Arte Pura, Chronos/Consorzio RISO, Esserci e P.G. Frassati di
Torino; NPO Count 5 di Tokyo, Giappone.

Art Brut, Outsider Art e Arte Irregolare, sono termini che indicano ambiti e pratiche artistiche,
autori e opere da decifrare nel loro essere arte e, nello stesso tempo, fenomeno di vite complicate,
ma ricche di senso, di qualità estetica, di forza espressiva e comunicativa. Le esperte relatrici,
accumunate dall’inclinazione al confronto e allo scambio, inviteranno i partecipanti ad una
riflessione sulle parole utili per descrivere tali mondi artistici complessi, alla ricerca di nuovi criteri
di interpretazione, condivisi e condivisibili, necessari alla costruzione di un linguaggio scientifico che
accomuni le ricerche e favorisca le relazioni fra chi studia, chi si occupa di arte marginale e
indipendente e chi opera nel campo dell'arte contemporanea.

In mostra le opere video-fotografiche, alcune testimonianze narrative e i manufatti elaborati nel
corso dei laboratori di consapevolezza di sé attraverso la fotografia, condotti tra il 2017 e il 2018
dall'artista Irene Pittatore e dall'Educatrice Professionale Erika Stefanelli per la residenza anziani
Anni Azzurri Cit Turin di Torino e per i servizi per le dipendenze 3D e Drop In della ASL Città di
Torino. Esposti anche gli esiti fotografici del nuovo format You as me / nei panni degli altri,
workshop breve dedicato ai servizi che afferiscono ai progetti InGenio e Motore di ricerca della
Città di Torino.

2019

“Facendo altro” presenta, attraverso un’indagine antropologica, filosofica, psicologica e artistica,
aspetti inediti o poco conosciuti di donne e uomini che conducono, o hanno condotto, pratiche
artistiche parallele (talvolta convergenti) all’attività professionale ufficiale. La mostra sarà
accompagnata da laboratori e seminari sulle relazioni fra arte e scienza, fra arte e salute con il
contributo di esperti delle diverse discipline e supporto del progetto Condurre.
Una collaborazione fra Città di Torino e Opera Barolo, il DSM dell'ASL Città di Torino, Museo di
Antropologia e Etnografia e Dipartimento Scienze dell'Educazione dell'Università degli Studi di
Torino; Accademia Albertina di Belle Arti di Torino; Primo Liceo Artistico di Torino; Associazioni:
Arteco, Artenne, IAAP Arte Psicologia Piemonte, Fermata d'autobus, Forme in bilico,Futurino, Spirit
of Boz/Julien Friedler di Bruxelles e M Y@VY di Bratislava; Cooperative Sociali: P.G. Frassati,
Artepura/Chronos/Consorzio RISO; Fondazioni: Medicina a Misura di Donna e Fitzcarraldo. Con il
sostegno del bando “Vivomeglio” della Fondazione CRT.
La sezione fotografica è inserita nell'edizione di Fo.To 2019 a cura del MEF, Museo Ettore Fico di
Torino

Esiti del bando ideato dalla Sezione provinciale di Torino dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti
Onlus (UICI) rivolto a studenti dei licei artistici e delle accademia italiane, con sezione speciale
aperta ai laboratori dei centri diurni e alle associazioni. A cura di Making Sense (Tactile Vision onlus,
TAL-Turin Accessibility Lab, Politecnico di Torino, PAV Parco Arte Vivente, Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo, Associazione Forme in bilico) (www.making-sense.it) per ricordare la figura di
Francesco Fratta, componente della Direzione nazionale dell’Unione responsabile dell’accessibilità
alla cultura. L’intento è di richiamare l’importanza dell’arte per le persone con disabilità visiva e
rafforzare la consapevolezza sull’efficacia della percezione tattile nella fruizione artistica. Le opere
scelte entreranno nella collezione tattile permanente dell’UICI Sezione provinciale di Torino.

L’incontro, prendendo spunto dalla mostra “Facendo altro”, ne approfondisce i temi in senso
psicologico con uno sguardo al tema dell’identità personale e artistica nelle sue oscillazioni tra
Insider Art e Outsider Art. Sarà dato spazio alla riflessione psicoanalitica, in una visione plurale, con
al centro il tema della creatività nella sue interrelazioni con le prime relazioni, i depositi
transgenerazionali, l’inconscio personale e collettivo.
Relatori: Marcello Pedretti, medico psicoterapeuta; Elsa Bianco, psicoanalista junghiana; Wilma
Cipriani, filosofa, arteterapeuta; Daniela Gariglio, psicologa psicoterapeuta, micropsicoanalista;
Anna Piantanida, psicologa psicoterapeuta; Sonia Tasinato, infermiera; Alberto Taverna psicologo
psicoterapeuta.

La mostra presenta un dialogo, fra artisti del mainstream e artisti irregolari, italiani e internazionali,
per una riflessione sulla permeabilità dei confini tra diverse espressioni artistiche, tra salute e
malattia, tra “normalità” e “follia”, tra una cultura e l'altra, per valorizzare la diversità di cui ognuno
di noi è portatore. Tali scambi hanno l’obiettivo di portare la disabilità e il disagio psichico fuori
dall’isolamento, focalizzando l’attenzione sulle capacità, di ogni singolo autore, e non sulle
mancanze o le patologie.
Mostra ed eventi in collaborazione: Città di Torino, Divisione Servizi Sociali Servizio Disabilità:
InGenio e Laboratorio La Galleria, Centro Arte Singolare e Plurale; Forma e materia/Circoscrizione 1;
GAT (Gruppo Artistico Tecnico)e Centro Diurno di Via Pianezza/Circoscrizione 5; Opera Barolo; ASL
Città di Torino;  Università degli Studi di Torino; Museo Clizia di Chivasso/Associazione 900;
Fondazioni Fitzcarraldo e Medicina a Misura di Donna; Associazioni: Alteracultura, Arteco, Artenne,
Fermata d'autobus Onlus /Gliacrobati, Forme in bilico, Laboratorio Zanzara, StudioDieci /Vercelli;
Cooperative Sociali: Arte Pura, Chronos e P.G. Frassati di Torino; NPO Count 5 di Tokyo, Giappone.

Mostre diffuse, spettacoli , Convegno e Tavola Rotonda, Atelier, spazio di incontro dove i
partecipanti dalle diverse città italiane si confrontano sulle loro esperienze. All'Accademia di Belle
arti di Verona si espone un'opera d'arte collettiva quale vetrina della rete cittadina e presso altre
sedi autori irregolari torinesi e di altre città italiane
Partecipazione a cura di Forme in bilico, Artenne e Fermata d'Autobus Onlus, in collaborazione con
InGenio e il Centro Singolare e Plurale del Servizio Disabilità della Città di Torino. Curatela del PARI,
Polo delle Arti Relazionali e Irregolari. Programma al sito: www.comitatonobeldisabili.it

Una testimonianza della resilienza e della capacità delle persone di tramutare la sofferenza in
speranza, forza e bellezza. Wajukuu Art Project è un'organizzazione attivata da un gruppo di
giovani, nella baraccopoli di Mukuru in Kenia nel 2004, con l'obiettivo di rendere Mukuru un luogo
in cui un bambino può prosperare e avere un'occupazione attraverso la produzione e la vendita di
opere d'arte di qualità. Le classi d'arte di Wajukuu permettono a bambini e giovani di connettersi
con la propria storia e affrontare le sfide quotidiane. In mostra opere di Schabu Mwangi, Josephat
Kimathi, Joseph Waweru Wangui, Ngugi Waweru. (www.farfallediluce.org/progetto-slum-wajukuu-
art-project-kenya)

Evento satellite del progetto-festival LiberAzioni – l'arte dentro e fuori.

La mostra è il momento culminante di due percorsi separati, ma paralleli, che si sono sviluppati
all’interno della Casa Circondariale Lorusso Cutugno di Torino e ideati dall’Associazione Museo
Nazionale del Cinema: un laboratorio di disegno, guidato dagli artisti Petra Probst e Jhafis Quintero,
e uno di fotografia, tenuto da Francesca De Dominicis, formatrice ed esperta in arti visive.
Probst e Quintero hanno lavorato con alcuni detenuti della sezione di Alta Sicurezza avvicinandoli al
disegno: il segno grafico è servito da indagine della propria identità, riscrittura del sé, rottura della
contenzione fisica che il carcere impone, giungendo a comporre un foltissimo corpus di lavori, dei
quali la mostra offre una selezione, frutto dell’attività guidata dai due formatori, ma anche della
pratica autonoma svolta da alcuni nelle proprie celle. Accanto ai lavori grafici sono esposte anche le
fotografie di quattro autori della Sezione sanitaria Prometeo, dedicata ai detenuti con positività
all’Hiv. Qui De Dominicis ha portato avanti un workshop di fotografia introducendo macchinette
fotografiche usa e getta all’interno del carcere.
Collaborazione per l'accessibilità con Tactile Vision Onlus.

Mostra collettiva nella prestigiosa sede del Consiglio Regionale del Piemonte di opere grafiche e
pittoriche provenienti dall'Archivio Mai Visti della Città di Torino, parte del progetto Regionale Mai
Visti e altre storie (www.maivisti.it) e da centri diurni e comunità piemontesi per persone con
disabilità, di associazioni e cooperative sociali.
Il fil rouge che unisce gli autori, diversi per età e stile, è la rappresentazione della figura umana nelle
sue relazioni con il mondo. Quello che emerge è un universo colorato popolato di personaggi
dell'affetto, del sogno, dell'assenza, della quotidianità e della reiterazione.
La mostra sarà animata, da una presenza settimanale, con le guide di Arte Pura del Progetto
Condurre.
A complemento del percorso espositivo presso il PARI, Polo delle Arti Relazionali e Irregolari a
Palazzo Barolo, si terranno due volte la settimana, laboratori aperti al pubblico, con la presenza di
alcuni degli autori in mostra e di altri artisti dai centri diurni o dalle comunità per persone con
disabilità o disagio psichico.

2020

Entrambe le mostre – anche se con modalità diverse – indagano e restituiscono attraverso l’arte
quello che avviene sui confini naturali, psichici, sensoriali, culturali, politici, geografici e sociali
mostrando quanto essi siano mobili, porosi e irregolari, in base ai diversi vissuti e prospettive dei
protagonisti, e come il margine per alcuni possa essere il centro e viceversa. Le mostre
compongono un dialogo fra autori e autrici che affrontano il tema dei margini e della percezione –
alcuni di loro – anche come latori degli effetti di privazioni, traumi fisici precoci, svantaggi sensoriali,
neurosensoriali o intellettivi.
Gli artisti: Cinzia Frassà, Emanuele Longo, Anna Magliano, Mrfijodor, il collettivo Alessia
Panfili/Alessandra Atzori/Milena Tipaldo, Guido Persico, Mario Persico, Jhafis Quintero.
La personale di Simone Notari ha una sezione presso InGenio Arte Contemporanea dal 7 febbraio.

Un singolare itinerario, in due tappe, tra disegni, dipinti, emozioni e sogni del giovane artista
Simone. Il grande amore di questo ragazzo per la montagna, per gli animali e soprattutto per il lupo
ha ispirato il suo bel racconto – illustrato e dedicato a questo splendido animale – da cui sono tratte
le opere che saranno esposte a InGenio Arte Contemporanea e a Palazzo Barolo. L’amore per i lupi
lo ha aiutato ad affrontare le sue fragilità connaturate alla sua condizione di autismo e lui, con il
personale impegno creativo, vuole aiutare i lupi a superare i pregiudizi che tuttora circondano
questa creatura. Questa mostra è il benvenuto di Torino a Simone per il suo percorso di
autonomia e il suo impegno di cittadinanza attiva, nell’ambito di un Progetto innovativo finanziato
dalla Regione Campania e supportato dai Servizi territoriali di Ambito del Comune di Acerra: la
nostra città è stata scelta da Simone e da suo padre insieme, come luogo ideale
dove dare continuità agli obiettivi che in parallelo si stanno realizzando sul territorio di residenza
del giovane. Una collaborazione fra Opera Barolo, Servizio Disabilità della Città di Torino: InGenio e
GAT/Gruppo Artistico Tecnico, Artenne, Forme in bilico, Fondazione Paideia e Volonwrite.’

IN ALTERNATIVA ALLE MOSTRE PREVISTE PER LA PRIMAVERA

TALENTI NASCOSTI / HIDDEN TALENTS
intervento, relazione e PPT a cura Tea Taramino presentazione Rassegna Singolare e Plurale e
mostra virtuale di autori dal progetto Mai visti, dagli eventi al PARI e al centro Arte Singolare e
Plurale
Dall’abstract: a Torino e in Piemonte la rassegna Singolare e Plurale porta avanti un fitto
programma di mostre, performance, laboratori e convegni frutto della collaborazione più che
ventennale fra l’Opera Barolo e la Divisione Politiche Sociali della Città di Torino, uno scambio che
ha dato vita anche al PARI – Polo delle Arti Relazionali e Irregolari come spazio concreto di
riferimento. Obiettivo comune è la promozione di iniziative culturali e progetti di ricerca con le arti
al centro quali motore di cambiamento, crescita personale, salute pubblica e welfare culturale e di
comunità.
TALENTI NASCOSTI di pazienti psichiatrici e persone con disabilità come autori di opere d’arte, ma
anche come lavoratori nello staff museale. Insieme a loro, in collaborazione con artisti, educatori,
psicologi e psichiatri stiamo costruendo uno spazio per l’arte accessibile a tutti. Lo scopo della
rassegna è far emergere e valorizzare le qualità nascoste dell’espressione artistica e culturale
prodotta da minoranze sociali con fragilità e senza voce autonoma – persone con disabilità, senza
fissa dimora, anziani, pazienti psichiatrici – attraverso occasioni di cittadinanza attiva e di inclusione
sociale. Ogni appuntamento è sia un laboratorio di ricerca sia un’occasione per non perdere il filo di
quello che avviene in città, in regione, in Italia e nel mondo, mantenendo attiva e connessa l’ampia
rete costruita fra Comune, Opera, scuola, università, fondazioni, dipartimenti educazione dei musei,
associazioni e cooperative sociali. Una comunità attiva che in tutti questi anni ha saputo rendere
Torino una città unica nel panorama italiano e forse internazionale. 
https://piotr-tchaadaev.org/it/un-divan-sur-le-danube-2020/

Realizzazione video di Tactile Vision Onlus una collaborazione fra Centro Arte Singolare e Plurale della Città di Torino; PARI polo delle Arti Relazionali e Irregolari dell’Opera Barolo; Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo di Torino; MAET / Museo di Antropologia ed Etnografia del Sistema Museale di Ateneo
dell’Università degli Studi di Torino; Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione
dell’Università degli Studi di Torino; Artenne e Forme in bilico
Obiettivo
Realizzare uno strumento di lavoro per la formazione, anche a distanza, dello staff del progetto Condurre composto da persone con lieve disabilità intellettiva o motoria, pazienti psichiatrici,
studenti, volontari senior, OSS e educatrici/tori. Persone con età, capacità e formazioni diverse che operano al PARI, Polo delle Arti Relazionali e Irregolari, Presso Palazzo Barolo e in altre sedi dove si
svolgono mostre che resentano artisti marginali, da soli o in dialogo con artisti mainstream.
Con l’attività di mediazione si cerca di porre attenzione a tutti i tipi di pubblico.
Con questo video si vogliono ampliare le possibilità di fruizione per persone cieche e sorde.
Contenuti
Nei video si pongono alcuni interrogativi, già presenti nel titolo, perché queste diverse aree artistiche, che fanno capo ad una storia dell’arte parallela a quella ufficiale, sono complesse, controverse e di collocazione storica differente. Sono tuttora un campo aperto di discussione. Un laborioso tentativo per spiegare in modo semplice artisti che fanno parte di un sottobosco
sommerso di autori, senza eredi e antenati, emersi solo grazie all’interesse e allo sguardo di
qualcuno, quel qualcuno determinato a valorizzarli. Artisti altrimenti destinati ad essere fantasmi o
storie private.
Per questi autori senza scuola, fuori norma e regole, nella cultura europea, sono state trovate diverse definizioni: Art Brut (Jean Dubuffet,1945) – Art hors le norme (Michel Ragon, 1983) –
Outsider Art (Roger Cardinal 1972) – Raw Art (John Maizels, 1989) – Création franche (Gérard
Sendrai, 1989) – Arte necessaria (Alessandra Ottieri, 1997) – Arte irregolare (Bianca Tosatti, 2006) –
Arte Margivagante (da marginale + stravagante, Juan Antonio Ramirez, 2006)
Noi abbiamo scelto le tre più utilizzate: Art Brut – Outsider Art – Arte Irregolare
Struttura
Introduzione, graduale e semplificata, alle definizioni di Art Brut – Outsider Art – Arte Irregolare per facilitare la comprensione anche in neofiti e studenti delle medie inferiori.
La descrizione è arricchita con immagini di esempi dalla storia locale piemontese, poco conosciuta a livello nazionale e internazionale nonostante la presenza di artisti significativi:
prima parte sull’Art Brut: immagini di Francesco Toris e Giuseppe Versino
seconda parte sull’Outsider Art: immagini di Carlo Cattaneo e Cosimo Cavallo
terza parte sull’Arte Irregolare: immagini di Mauro Gottardo e Simone Sandretti/Adolfo Amateis
http://www.artenne.it/2020/08/07/arte-irregolare-outsider-art-art-brut/

in sostituzione della mostra in presenza video e catalogo cartaceo: ARTEMENTE, DIFFERENTI VIE D'ACCESSO ALLA BELLEZZA V° Festival dell'Outsider Art e Arte Irregolare Bologna 2- 3- 4 ottobre 2020

Realizzazione video di Tactile Vision Onlus
www.festivalarteirregolare.it
Promotori Il Nuovo Comitato Nobel per i Disabili, Onlus: Gabriella Canova, Jacopo Fo, Cinzia Lenzi
DSM – AULS di Bologna: Concetta Pietrobattista, Angela Tomelli
Partner edizione 2020 Accademia di Belle Arti di Bologna, Alma Mater Studiorum Università degli Studi
di Bologna, Comune di Bologna, Osservatorio Outsider, Università di Palermo, Arte e salute Onlus,
Dedalos, Psicoradio, Teatro di Camelot, Associazioni Forme in bilico e Artenne.
Comitato organizzatore del Festival, edizione 2020 Giorgio Bedoni, Riccardo Bargellini, Roberto
Boccalon, Gabriella Canova, Veronica Cavalloni, Eva Di Stefano, Jacopo Fo, Cinzia Lenzi, Simona
Olivieri, Concetta Pietrobattista, Daniela Rosi , Tea Taramino, Angela Tomelli.

DALLE 15.00 ALLE 20.00 TRE MOSTRE IN CONTEMPORANEA NEI DIVERSI SPAZI DELLE CANTINE:
SELF PORTRAIT PLURIVISION, a cura di Erika Stefanelli
Esiti del laboratorio autobiografico creativo che ha coinvolto artigiani e artisti: Alessandra Racca,
Diletta Lo Guzzo, Gabriele Pino, Izmade interior design, Ornella Rovera, Paola Bisio, Roberta
Toscano, Sartoria L'Orlando Furioso, Silvia Beccaria, Silvia Fubini, in uno scambio con i minori della
comunità educativa Villa Sole e pazienti di Di.A.Psi. Allestimento narrativo a cura di Martina Vianovi.
CINQUANTATRECHILOMETRIDIFILO, di Silvia Beccaria a cura di Olga Gambari
un progetto sulla relazione e sull’identità che prende spunto dalla fototessera intesa come oggetto
dove il ritratto è ridotto a forma essenziale, immagine di un volto al fine del riconoscimento e
attestazione di una condizione sociale. Maura Banfo, Giulia Caira, Jessica Carroll, Miriam Colognesi,
Claudio Cravero, Paolo Leonardo, Ornella Rovera e Roberta Toscano hanno dato un loro libera
interpretazione al progetto, come la paziente tessitura di un unico filo che ciascuno ha cercato
dentro.
TRALICCIATE a cura del Centro Arte Singolare e Plurale della Città di Torino
Esili e rarefatte sono le sequenze, a biro, di tralicci di Silvio Vaudano, una comunicazione
metaforica, al limite dell'incomunicabilità, che avviene in forma astratta attraverso la
rappresentazione grafica del contatto, della trasmissione del flusso continuo di energia della
corrente elettrica. Frequenta la cooperativa Nuova Vita a Torrazza Piemonte (TO). www.maivisti.it
DALLE 16.00 ALLE 18.00 PROIEZIONE VIDEO CON CONCERTO NEL SALONE D'ONORE:
LA GUARITRICE 2020 Video di Rebecca Ballestra. Regia Giuseppe Laspada 
L’artista Maria Rebecca Ballestra, dopo la produzione dell’opera video “Conversazione sul tempo”
(2019) commissionata dalla Comunità Europea ed esposta al Museo BOZAR di Bruxelles nell’ambito
del progetto Resonance Festival, si è dedicata alla creazione di un'opera video incentrata sul
binomio Sofferenza e Cura ispirata alla vita di Florence Nightingale. Artisti e autori coinvolti Julien
Friedler, Maria Amalia Cangiano, Loredana Galante, Marco Romei, Franca Fioravanti con brani
musicali di Emiliano Toso e la regia di Giuseppe Laspada.
Concerto di Emiliano Toso

Ingresso gratuito alla mostra.
L’area bookshop della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo accoglie i lavori di Simone Sandretti,
alias Adolfo Amateis e di Maya Quattropani e Ernesto Leveque, selezionati dalla rassegna Singolare
e Plurale 2018/2019, progetto di Città di Torino e Opera Barolo.
Appuntamenti
Venerdì 25 settembre ore 10 -12 e 15-17: Laboratori gratuiti per i Centri Diurni e le Comunità
Attività di visita e laboratorio, adatte a tutti, legate alla mostra L’identità e il suo doppio, a cura del
Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Venerdì 25 settembre ore 17.30: Presentazione del volume TRANSIZIONI
Interverranno: l'Assessore al Welfare della Città di Torino, Calogero Baglio, Marzia Capannolo, Annamaria
Cilento, Giorgio Gallino, Monica Lo Cascio, Gianluigi Mangiapane, Roberto Mastroianni, Elena Menin, Alessia
Panfili, Dario Salani, Catterina Seia, Tea Taramino, Alberto Taverna, Beatrice Zanelli.
L’evento sarà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook https://www.facebook.com/artennetorino
Domenica 27 settembre ore 16-18: Domenica per famiglie

Attività di visita e laboratorio dedicata ai bambini dai 3 agli 11 anni e alle loro famiglie.
Evento in collaborazione fra Città di Torino: Servizio Disabilità/Centro Arte Singolare e Plurale/InGenio e
Servizio Politiche Giovanili/Giovani x Torino; Opera Barolo; ASL Città di Torino;  ASL TO3; Museo di
Antropologia ed Etnografia/SMA Università degli Studi di Torino; Housing Giulia, StudioDieci di Vercelli;
Associazioni: Arteco, Artenne, Cultural Welfare Center, Fermata d'autobus Onlus, Forme in bilico,
Cooperative Sociali: Arte Pura, Chronos, La P.G. Frassati di Torino.
Si ringraziano: Museo Clizia di Chivasso/Associazione 900; Fondazioni Fitzcarraldo e Medicina a Misura di
Donna; Impresa Sociale Co-Abitare; Associazioni: Futurino, Laboratorio Zanzara, Passages, Ulisse/Centro di
Psicologia e Volonwrite di Torino, Figure Blu di Parma, LAO di Verona, Osservatorio Outsider di Palermo;
Cooperative Sociali: Accomazzi, Esserci, La Rondine; Ki- Gallery di Torino; NPO Count 5 di Tokyo, Giappone.

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