RASSEGNA SINGOLARE E PLURALE

Come sviluppo e convergenza delle esperienze precedenti, dal 2015, è in corso un fitto programma di mostre, performance su strada e non, laboratori e convegni frutto della collaborazione più che ventennale fra l’Opera Barolo e la Divisione Politiche Sociali della Città di Torino. Obiettivo comune, fra i due Enti, è la valorizzazione del capitale umano cittadino, soprattutto nelle sue componenti più deboli ed emarginate, attraverso iniziative culturali che abbiano al centro l’arte come motore di cambiamento, crescita personale, salute pubblica e welfare sociale.

La collaborazione fra i due enti ha dato vita al PARI, Polo delle Arti Relazionali e Irregolari un laboratorio permanente di ricerca, spazio di accoglienza e comprensione delle differenze, culturali e delle fragilità umane, attraverso l’indagine artistica. A cura di Artenne e Forme in bilico – in collaborazione con Arteco, Fermata d’autobus Onlus e realtà istituzionali come la ASL Città di Torino e il Museo di Antropologia ed Etnografia dell’Università di Torino o cooperative e imprese sociali come Chronos, Esserci, Accomazzi, Co- Abitare, P.G. Frassati.  

L’attenzione ai contenuti culturali, etici ed estetici delle varie proposte è rigorosa in quanto si espongono ricerche artistiche – personali o collettive – che si svolgono prevalentemente negli ambiti della fragilità psichica o sociale: persone e situazioni che per non essere banalizzate o distorte esigono uno sguardo competente e rispettoso delle sensibilità coinvolte, compreso il pubblico.

Nella rassegna sono mostrate sia opere di singoli artisti sia le esperienze di studio e pratiche che abitano nel più grande ambito dell’arte irregolare: uno splendido territorio di frontiera, animato da un intenso andirivieni – tra il mondo insider e outsider – di personaggi e autori e dove gli stessi protagonisti possono compiere, volontariamente o no,  transiti di senso, di scelta e di collocazione tra un campo e l’altro.

Questi diversi soggetti sono in rete, sul tema patrimoni materiali, immateriali e capitali umani da valorizzare. Lo scopo è rendere disponibili al vasto pubblico questi patrimoni nascosti negli archivi o nelle abitazioni private e nel contempo proseguire le attività di contrasto alla marginalizzazione dando loro un carattere continuativo cercando di individuare e sostenere progettualità che permettano realmente di far incontrare passato con presente per dare un futuro a idee e persone al fine di offrire nuove prospettive di cittadinanza attiva a pazienti ed utenti dei servizi alla persona con la consapevolezza che la strada per costruire società più coese e felici debba passare dalla cultura.

Le mostre e le attività sono distribuite nei luoghi chiave di questa collaborazione: Palazzo Barolo, Housing Giulia, InGenio Arte Contemporanea, InGenio bottega d’arti e antichi mestieri e la galleria Gliacrobati, episodicamente in altri luoghi

INCONTRI, VISITE GUIDATE E LABORATORI GRATUITI, ADATTI A TUTTI  

A CURA DI ARTENNE, FORME IN BILICO E CITTÀ DI TORINO

Rivolti alle scuole, ai servizi alla persona e al pubblico di ogni età, su prenotazione.

Condurre, iniziativa di formazione alla mediazione culturale, alla guardiania e alla collaborazione alle attività di laboratorio, con attività lavorativa retribuita, indirizzato a persone con disabilità e pazienti psichiatrici. In collaborazione con Gruppo Formazione Lavoro della ASL Città di Torino; associazioni Artenne e Forme in bilico, Cooperativa Sociale Arte Pura/Chronos. 

I diversi eventi sono diventate occasione, continuativa, per  sperimentare e promuovere – in collaborazione con il Gruppo Formazione Lavoro della ASL Città di Torino, GXT- Giovani per Torino e la Cooperativa Sociale Chronos e l’associazione di volontari senior Volo2006  –  questa iniziativa pilota che vede coinvolte persone con disabilità e disagio psichico come assistenti di sala, aiutanti per i laboratori e come guide per il pubblico in un percorso di apprendimento,  inclusivo e monitorato dal personale educativo dedicato. 

Tale percorso è facilitato dalle tematiche e caratteristiche della Rassegna e del luogo ospitante: Palazzo Barolo, un palazzo del seicento, ma senza barriere architettoniche, un museo storico con una varietà di pubblico interessato a eventi culturali. 

I requisiti ambientali incoraggiano le persone con disabilità o disagio psichico a comportamenti adeguati al lavoro da svolgere e alle relazioni interpersonali da intrattenere. Elementi, tutti, che creano le condizioni per sperimentare nuovi percorsi di accessibilità e formazione al lavoro per persone in situazione di fragilità. 

Data l’accessibilità ai diversi spazi, anche le persone con disabilità fisica e/o motoria possono essere coinvolte come mediatori alle mostre, per esprimere appieno le loro competenze culturali e relazionali.

CONTENUTI PROGRAMMAZIONE 

La rassegna Singolare e Plurale ha una programmazione mirata a: 

  • riconoscimento e dimostrazione del ruolo della cultura e dell’arte nel miglioramento della salute individuale e sociale creando occasioni di sperimentazione di tali benefici attraverso le diverse iniziative della rassegna; 
  • rinsaldare le collaborazioni storiche fra enti e persone mettendo in evidenza le differenti competenze in grado di convergere sulle progettualità congiunte; 
  • scoprire, far emergere e mettere in rete, fra di loro e con la cultura ufficiale, le esperienze artistiche, di alto profilo, sviluppate nel sociale e nei mondi indipendenti o assisiti delle fragilità torinesi, italiane ed estere;
  • mantenere collegamenti stabili fra partner di alto profilo delle associazioni culturali e di promozione sociale per garantire un apporto di  energie e professionalità nonché lo scambio intergenerazionale per dare continuità, forza e prospettive alla futura programmazione congiunta: protagoniste Arteco, Artenne, Forme in Bilico (membri internazionali), Fermata d’Autobus Onlus, Impasse, Lao Di Verona, Osservatorio Outsider di Palermo, Comitato Nobel per i Disabili (e altre dalla rete internazionale di Arte Plurale e del  Festival Outsider Art e Arte Irregolare).
  • individuare dei partner stabili e di alto profilo negli spazi d’arte pubblici e privati:  Musei di Arte Contemporanea e gallerie private per promuovere autori e iniziative in contesti ufficiali.
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La proposta si concretizza in una serie di mostre, laboratori, conferenze, eventi e pubblicazioni indirizzate alla valorizzazione di persone e pratiche altrimenti misconosciute o isolate, anche se di grande valore per contenuti, complessità e qualità estetica della ricerca e della comunicazione. 

Realtà umane, culturali e sociali che, attraverso tali occasioni di dialogo, visibilità e riconoscimento pubblico possono trovare all’interno della rassegna uno spazio costruttivo di scambio  e di comunicazione in cui scoprire nuove energie e costruire sinergie per riprogettarsi in un percorso evolutivo comune e condivisibile. 

La rassegna è uno spazio in cui vengono regolarmente presentati, e messi in dialogo con la contemporaneità artistica e culturale, autori dal progetto regionale di valorizzazione di artisti irregolari Mai Visti,  a cura di Arteco, dal 2017 in collaborazione con Forme in bilico e Artenne (www.maivisti.it) e dal 2018 Fermata d’autobus.

La partnership fra tale importante sistema di soggetti, pubblici e privati, nazionali e internazionali – ha contribuito a creare le condizioni per la costituzione di una rete stabile di partner. Questo investimento nel tempo, di risorse e di progettualità, ha fatto sì che tali luoghi  e personale operativo siano, pubblicamente identificabili, anche a livello internazionale, come spazio potenziale di accoglienza, per arti sensibili e resilienti.  

Sensibili  nelle diverse accezioni di costruzione di senso e di attenzione ai sensi –  senso come costruzione di contenuti e sensi come  attenzione alla diverse modalità di percezione del mondo – per esprimere attenzione all’altro, ai sentimenti, al cambiamento, alle sfumature, al tempo, alle differenze culturali, intellettive, sensoriali e neurosensoriali, alla bellezza ovunque si trovi. Resilienti come strumento e possibilità di riorganizzazione in positivo dell’esperienza traumatica, come  motore di sviluppo individuale, di superamento del disagio personale, sociale e culturale. 

La curatela

La programmazione e l’organizzazione sviluppate con la rassegna Singolare e Plurale, sono a cura dell’artista relazionale Tea Taramino (dipendente del Comune sino al marzo 2018 e ora presidente Forme in bilico) che, in quanto tale, orienta ogni iniziativa alla costruzione di processi, relazioni e scambio di saperi fra più soggetti : sia per dare voce e visibilità a persone e  esperienze significative, altrimenti in ombra o emarginate, sia per creare un campo di condivisione attiva di spazi, pratiche e punti di vista attraverso il quale si possano generare nuove ipotesi di pensiero e progettualità,  utili a migliorare la qualità della vita comune attraverso arte e cultura. 

Costanti e centrali sono il confronto e la collaborazione con la Città di Torino , l’Opera Barolo, le associazioni Artenne, Arteco, Fermata d’autobus e altre associazioni,  artisti, curatori e professionalità diverse per garantire scientificità e ampi orizzonti di pensiero e azione ai progetti proposti.

MOSTRE e laboratori

VEDI L'ELENCO DELLE MOSTRE E DEI LABORATORI

CULTURA ACCESSIBILE A TUTTI

Partecipazione al tavolo di lavoro “Diritto di cittadinanza a tutti nei luoghi della cultura” organizzato dal Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli-Museo d’Arte Contemporanea e dalla Consulta per le Persone in Difficoltà di Torino e formato da operatori culturali, educatori museali, associazioni, per un confronto sulle rispettive esperienze e ricerche sul tema.

Il gruppo di lavoro si è dato come obiettivo comune la diffusione di una sempre maggiore cultura dell’accessibilità tra addetti ai lavori e decisori politici, utilizzando come punto di partenza l’esperienza delle associazioni di riferimento per le persone con disabilità e il vissuto di quanti lavorano a contatto con il pubblico nelle istituzioni culturali.

A tale scopo è stato redatto il “Manifesto della Cultura Accessibile a tutti“.
Il dibattito e il confronto sono cresciuti attraverso incontri a cadenza regolare, anche grazie all’aggregazione spontanea di diversi soggetti e istituzioni culturali torinesi e piemontesi.

Perché un Manifesto della Cultura Accessibile?

Il gruppo ha anche prodotto il blog, https://culturaccessibile.wordpress.com/ dedicato al confronto aperto sul tema dell’accessibilità dei luoghi della cultura, dove i membri possono inserire le programmazioni artistico/culturali organizzate dai rispettivi settori.

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