Istituita nel corso del primo Encuentro Feminista de Latinoamérica y el Caribe, realizzatosi a Bogotà nel luglio del 1981, la Giornata fu resa ufficiale dall’ONU con la risoluzione n° 54/134 dell’Assemblea Generale del 17 dicembre 1999. Il giorno scelto è quello in cui sono state assassinate tre donne, tre sorelle divenute il simbolo mondiale della lotta contro la violenza alle donne.
Infatti, il 25 novembre 1960, su una strada di montagna della Repubblica Dominicana, Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, impegnate nella lotta di liberazione contro la dittatura del Generale Rafael Leonida Trujillo (1930-1961), furono fermate da agenti segreti del servizio militare, mentre si recavano a fare visita ai loro mariti in prigione. Dopo avere subito numerose torture furono chiuse nell’abitacolo della macchina nella quale viaggiavano e spinte in un precipizio, al fine di simulare una morte accidentale. Il brutale assassinio delle sorelle, soprannominate Inolvidables Mariposas (Farfalle Indimendicabili) (http://www.27febrero.com/hermanasmirabal.htm), provocò un’emozione così profonda nella nazione da favorire il rafforzarsi del movimento contro la dittatura che di lì ad un anno venne sconfitta.

Nel 1981, una ventina di anni dopo il tragico assassinio, in occasione di un incontro di femministe latinoamericane e caraibiche in Colombia, il 25 novembre venne proclamato Giornata commemorativa internazionale. Tale data avrebbe da allora ricordato le donne vittime di violenza in tutto il mondo.

Solo dopo che la 4^a Conferenza mondiale delle donne, tenutasi a Pechino nel 1995, ebbe dichiarato la violenza contro le donne come problematica prioritaria, la comunità internazionale riconobbe l'importanza della questione, poiché fu dimostrato che la democratizzazione e la lotta contro la povertà non possono essere efficaci se nel contempo non si riduce sistematicamente la violenza nei confronti delle donne.

Nel 1999 la Giornata fu quindi riconosciuta anche dalle Nazioni Unite.