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La storia di ISELT

Pubblicato il 17-02-2010

ISELT (Inclusione Sociale E Lavorativa di persone Transessuali) è il titolo del progetto presentato nell’ambito del Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2000/2006 Misura E1 dal Comune di Torino in collaborazione con l’Associazione Formazione 80, l’Associazione Informagay e il Consorzio sociale Abele Lavoro.

Il progetto ha previsto:

  • la realizzazione di una ricerca sul campo con l’obiettivo di sondare ed evidenziare le problematiche principali che le persone devono affrontare nel loro percorso di transizione di genere, con particolare attenzione alle questioni lavorative;
  • la progettazione di un servizio di consulenza in grado di fornire assistenza e supporto alle persone transessuali e transgender, in particolare rispetto all’inserimento lavorativo, ma anche alle opportunità offerte dalla rete dei Servizi territoriali.

 

La ricerca

Ricerca ISELT (221 KB)

L'esito della ricerca “Progetto ISELT: le persone transessuali e la questione del lavoro” - realizzata nel 2003 dall’Associazione Formazione 80 - ha evidenziato che la tipologia delle persone transessuali / transgender che si rivolgono ai Servizi cittadini (Servizi Sociali, Centri per l'Impiego, ecc.) è costituita per lo più da persone con grandi difficoltà ad accedere a percorsi di inserimento lavorativo e legate a situazioni di disagio sociale. Tuttavia, si è anche evidenziato che le persone con un buon grado di scolarità, una famiglia solida e collaborativa alle spalle e un buon profilo professionale non si rivolgono ai Servizi, ma riescono a collocarsi nel tessuto lavorativo e sociale attraverso altri canali, seppure dovendo superare delle difficoltà.

 

Il servizio di consulenza

Nel dicembre 2003 è stato avviato il servizio di consulenza attraverso un apposito Sportello, che prevedeva:

  • accoglienza telefonica per l’ascolto e la valutazione dei bisogni espressi dall'utente e l’individuazione della risposta idonea;
  • front office con l'utenza  (preferibilmente su appuntamento a seguito di colloquio telefonico) per l’approfondimento del bisogno esplicitato e la definizione di un progetto individuale, attraverso:
  1. L’accompagnamento all'inclusione lavorativa mediante incontri mirati all’individuazione delle competenze professionali (bilancio delle competenze) e alla ricerca delle risorse lavorative più idonee. Questo compito è stato assolto da una operatrice sociale esperta in orientamento al lavoro del Consorzio sociale Abele Lavoro, la quale sosteneva l'utenza nella ricerca attiva del lavoro (stesura del curriculum, indicazione delle agenzie interinali, informazioni sulle modalità di iscrizione ai Centri per l'Impiego e sulle modalità di accesso ai Cantieri di Lavoro). Inoltre l’operatrice, previa valutazione, si avvaleva di percorsi di tirocinio lavorativo nei quali inserire le persone idonee.
  2. L’accompagnamento all'inclusione sociale mediante incontri mirati alla individuazione di:
  • bisogni sociali (di tipo economico, abitativo e legale) con conseguente attribuzione delle risorse territoriali idonee. Ad esempio, attivazione di contatti con i Servizi Sociali  per la richiesta di sussidi, segnalazione alla CEA (Commissione Emergenza Abitativa), presa in carico delle persone disabili e attivazione dei PAI-PEI (Progetto Assistenziale Individuale – Progetto Educativo Individuale), ingresso in strutture di autonomia. Attivazione altresì di contatti con le associazioni di volontariato per la fornitura di pacchi viveri, l’erogazione di contributi una tantum e il pagamento delle bollette, con le Agenzie del Territorio per contributi alla locazione, con avvocati di fiducia per la presa in carico legale con il gratuito patrocinio;
  • bisogni sanitari riconducibili alla presa in carico da parte di Ser.T. (Servizi per le Tossicodipendenze), C.S.M. (Centri di Salute Mentale), CIDIGeM (Centro Interdipartimentale Disturbi Identità di Genere Molinette). L’accompagnamento all’inclusione sociale è stato assolto, a partire dal 2006, da una educatrice socio-assistenziale del Comune di Torino che opera trasversalmente nel Settore Prevenzione Fragilità Sociali e Sostegno Adulti in Difficoltà  e nel Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere. Lo Sportello si è avvalso, sino alla fine del 2006, della collaborazione di una psicologa; hanno inoltre collaborato volontari del Servizio Civile Nazionale. Per quanto concerne i percorsi di tirocinio lavorativo (vedi Gestione dei Piani di occupabilità) era prevista la presenza di un tutor del Consorzio sociale Abele Lavoro, esperto nell'inserimento lavorativo, il cui compito era quello di monitorare l'andamento del tirocinio, sostenere la relazione tra il tirocinante e la risorsa ospitante, favorire la conclusione dello stage con l'assunzione. 

 

Gestione dei Piani di occupabilità 

Nel 2006 la Divisione Lavoro, Formazione Professionale e Sviluppo Economico del Comune di Torino, avvalendosi di un affidamento al Consorzio sociale Abele Lavoro, ha attivato alcuni tirocini all’interno di piani di occupabilità rivolti a persone transessuali e transgender disponibili a sperimentare un accompagnamento mirato per l’inserimento nel mercato del lavoro. Il Progetto ha visto una prima fase di orientamento della durata di 100 ore ed un tirocinio in azienda della durata di 500 ore, distribuite su sei mesi per 20 ore settimanali, con un sostegno economico mensile messo a disposizione dal Comune. Le modalità di attuazione hanno previsto incontri di gruppo per la valutazione delle caratteristiche in ingresso e delle aspettative dei soggetti interessati:

  • presentazione del corso e brainstorming sulle aspettative dei partecipanti;
  • erogazione di strumenti per la ricerca attiva del lavoro;
  • confronto con un esperto del lavoro (generalmente un sindacalista);
  • confronto con il responsabile del personale di una impresa profit;
  • confronto con il responsabile del personale di una cooperativa sociale;
  • ripresa dei contenuti non chiariti, somministrazione del questionario di gradimento e presentazione del tutor.

Agli incontri di gruppo hanno fatto seguito almeno tre  incontri individuali per la costruzione del curriculum vitae, la somministrazione degli strumenti per il bilancio di competenze e la presentazione della risorsa ospitante per il tirocinio. Il tirocinio formativo è stato monitorato dal tutor che ne ha curato la corretta espletazione. I tirocini lavorativi da una parte offrono al tirocinante la possibilità di essere inserito in modo “protetto” in un contesto lavorativo con la prospettiva dell'assunzione in caso di esito positivo del tirocinio, dall’altra offrono alla risorsa ospitante la possibilità di formare professionalmente la persona inserita senza le problematiche legate alla produttività.    

 

La rete sul territorio

Alla fine del 2003 con l’apertura dello Sportello ISELT si conclude la fase del progetto legata al Programma Operativo Regionale. L’attività dello Sportello viene tuttavia garantita per un ulteriore anno grazie a un contributo della Consigliera Regionale di Parità. Nel frattempo, a sostegno dello Sportello, si crea un coordinamento di enti e associazioni impegnati a vario titolo sul tema della transessualità, che comprendeva accanto ai Partner promotori anche l’ONIG (Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere) e il Gruppo Abele. Il coordinamento si è incontrato periodicamente per definire modalità di intervento e azioni e per reperire le risorse necessarie, consentendo allo Sportello di restare attivo sino alla fine del 2007.
Nel corso degli anni lo Sportello ISELT ha consolidato le relazioni con gli attori della rete presente sul territorio: 

Attori della rete

Attività svolte

Consorzio sociale Abele Lavoro

Gestione dello Sportello, dei piani di occupabilità e della rete.

Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere / Servizio Lgbt per il superamento delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere del Comune di Torino

Confronto e supporto alle attività dello Sportello; dal 2006 è stata offerta la collaborazione di un’educatrice socio-assistenziale per le attività di accompagnamento sociale dello Sportello.

Divisione Lavoro, Formazione Professionale e Sviluppo Economico del Comune di Torino

Attivazione di alcuni tirocini all’interno dei piani di occupabilità.

Settore Prevenzione Fragilità Sociali e Sostegno Adulti in Difficoltà del Comune di Torino

Accesso alle risorse abitative temporanee messe a disposizione dal Servizio Adulti in Difficoltà, previa predisposizione di un progetto concordato con il Servizio sociale territorialmente competente.

Centro Interdipartimentale Disturbi Identità di Genere Molinette (CIDIGeM)

Confronto e coordinamento rispetto alla gestione dell'utenza in comune, sulla base delle rispettive competenze, attraverso riunioni bimestrali.

Osservatorio Nazionale sull’Identità di Genere (ONIG)

Proposta di un’indagine per far emergere il bisogno di  consulenza psicologica per le persone transgender che non si rivolgono né al CIDIGeM, perché non intendono compiere il percorso di riassegnazione chirurgica, né ai Centri di Salute Mentale, in quanto non presentano patologie psichiatriche.

Gruppo Abele

Inserimento di persone nel progetto “Piani di occupabilità ed accesso ai fondi” della Fondazione UNIDEA (finanziato dalla Banca UNICREDIT e vinto dall'associazione Gruppo Abele), che prevede, oltre ai tirocini lavorativi, piccoli contributi economici a  favore di persone transessuali e transgender con difficoltà abitative.

Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo

Percorsi agevolati di presa in carico, finalizzati al sostegno economico di  persone transessuali e transgender con difficoltà nel pagamento delle utenze.

Servizi Sociali / Servizi Sanitari / Centri per l'Impiego / Aziende friendly

Azioni di sensibilizzazione.

Gruppo transessuali Luna (Circolo di cultura Glbt Maurice)

Segnalazione dell’associazione all’utenza dello Sportello, per offrire un luogo di aggregazione e socializzazione.