La Città di Torino, in collaborazione con l’ ASL cittadina, attiva, come ogni anno, il Piano Operativo di contrasto alle ondate di calore per il periodo luglio – settembre 2019.
Il Piano Operativo è stato delineato a partire dalle disposizioni regionali definite sia per una più snella procedura di identificazione e gestione delle liste dei pazienti fragili, sia per una migliore progettazione coordinata delle attività per l’estate 2019.
I Medici di Medicina Generale gestiscono e integrano i dati dei propri pazienti fragili direttamente sul Portale della Salute a cui hanno accesso, definendo le attività da attuare in accordo con i Distretti Sanitari e la Città.
Tali attività sono così declinate:
Inoltre, come ogni anno, l’ARPA della Regione comunica quotidianamente, attraverso una specifica mailing list rivolta ad Enti Gestori, ASL, Presidi per anziani e Organizzazioni del Terzo Settore, il bollettino delle ondate di calore per una conoscenza anticipata e tempestiva di eventuali stati di emergenza legati all’eccesso di temperatura.
Nel periodo del Piano Caldo, prosegue, come nel resto dell’anno, l’attività di “sentinella” del Servizio Aiuto Anziani, call-center rivolto a cittadini e cittadine anziani privi di rete familiare e di vicinato, come riferimento per ottenere informazioni sulle opportunità della città, allacciare rapporti con la rete dei servizi, avere sostegno come vittime di violenza e raggiro, essere accompagnati ad eventuali visite mediche, essere aiutati per acquisto farmaci e/o generi alimentari.
Il Servizio Aiuto Anziani ( 011011 33333 oppure 011 8123131) è attivo 24 ore su 24, con accoglienza telefonica fatta da operatori pubblici della Divisione Servizi Sociali dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 e risposta telefonica girata alla Polizia Municipale negli altri orari e nei festivi.
In ogni circoscrizione sono stati individuati locali climatizzati, segnalati alla Protezione Civile del Corpo di Polizia Municipale per le opportune diramazioni degli elenchi, messi a disposizione per i cittadini anziani che ne volessero usufruire, oltre al possibile utilizzo di spazi climatizzati presso i presidi residenziali per anziani coinvolti nei progetti, di cui al punto “prestazioni sociali”, in sinergia con le associazioni di volontariato ed i fornitori delle prestazioni domiciliari, in riferimento al bando prima citato.