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Lo Speciale

"Museo-non Museo" - Storia e prospettive

 

IL MUSEO-NON MUSEO

 

Logo FIF

Il 2004 è, per la Fondazione Italiana per la Fotografia, l'occasione di grande rinnovamento. Contestualmente allo spostamento della sua sede, da quella "storica" di via Avogadro al nuovo spazio in via La Salle, la FIF dimostra di guardare avanti, e mettere nuovamente in discussione il perché e soprattutto il "come" di un Museo per la Fotografia oggi. Chi si aspetta di poter visitare una galleria di teche in uno spazio espositivo tradizionale, un luogo che incarni l'idea consolidata di Museo-vetrina, resterà invece sorpreso dalle innovative scommesse lanciate dalla FIF in ogni ambito delle sue numerose attività. Nata dall'esigenza di permeare dei migliori stimoli provenienti dall'Europa il nostro paese, veicolare le istanze artistiche italiane all'estero, e costituirsi come punto di riferimento per il tessuto artistico fotografico cittadino, nazionale ed europeo, oggi la FIF assume un ruolo di maggiore responsabilità in campo progettuale e si propone come una delle forze motrici culturali più interessanti della città. Il lavoro a 360° sulla promozione della cultura fotografica abbandona il concetto statico di museo e spazio espositivo, preferendo la mobilità di una vera e propria "officina" della Fotografia. Qui nasceranno e si svilupperanno progetti espositivi caratterizzati da una forte contestualizzazione dei grandi temi legati all'immagine, da realizzare negli spazi deputati della città, della regione, del territorio nazionale, nella costante volontà di interagire con le maggiori e più diversificate realtà culturali.

 

I Fondatori

La Fondazione Italiana per la Fotografia si costituisce nel 1992 dal primo nucleo operativo dell'Associazione Torino Fotografia (1985); oltre all'Associazione sono primi Fondatori la Città di Torino, UNICREDIT, Fondiaria-SAI, la Città di Acquasparta (Terni). Nel 1996 aderisce la Regione Piemonte. Ha ultimamente aderito ed è attualmente nuovo Fondatore a tutti gli effetti l'Archivio Parisio di Napoli.

 

La Biennale Internazionale di Fotografia 1985-2005

La Biennale Internazionale di Fotografia nasce nel 1985 col nome di Torino Fotografia. Fiore all'occhiello dell'attività espositiva della FIF, la Biennale ha la caratteristica di interpretare di volta in volta una differente filosofia, sia rispetto ai temi che agli autori rappresentati. Nelle sue successive edizioni (oggi si sta lavorando all'undicesima, prevista per l'estate del 2005), la Biennale è stata il trampolino di lancio per molti autori, la vetrina di importanti collezioni museali e di grandi maestri, consentendo alla FIF di stringere rapporti con le più importanti realtà artistiche internazionali, per le quali rappresenta oggi un punto di riferimento tra i più consolidati in Italia.

 

Il Patrimonio Iconografico della FIF

Suddiviso in Fondo Storico (dalle origini agli anni della seconda guerra mondiale) e Fondo Contemporaneo (dal dopoguerra ai giorni nostri) è costituito da oltre cinquanta collezioni, ricevute in donazione, acquisite o conferite a vario titolo da soggetti privati e pubblici.

La sezione storica - quella di maggiore consistenza - comprende raccolte assai particolari, che uniscono al pregio e alla varietà delle tecniche pionieristiche l'importanza dei molti autori che vi compaiono, sia i più famosi sia le spesso sorprendenti "scoperte" in ambito amatoriale. Tra gli autori: Giacomo Brogi, James Anderson, Antonio e Felice Beato, Frédéric Boissonas, Félix Bonfils, Francis Frith, Robert Macpherson, Carlo Ponti, nonché i libri fotografici di Battisti e Peretti Griva; le raffinate gravures di Edward S. Curtis (North American Indians) e la guerra russo-nipponica del 1904 di Lorenzo D'Adda; la Torino d'antan di Gian Carlo Dall'Armi e di Aldo Colonna e gli album delle Esposizioni Universali (1884,1898,1902 e 1911). Il conferimento al patrimonio della raccolta di Giulio Parisio, in corso di perfezionamento, accompagna l'ingresso del nuovo Fondatore, l'Archivio Parisio di Napoli.

Tra gli autori presenti nella collezione contemporanea figurano consistenti raccolte di Franco Fontana, Luigi Ghirri, Giovanni Chiaramonte, Pablo Balbontin Arenas; lavori nati da reportage o missioni specifiche come quella commissionata a William Klein in occasione dei Mondiali di Calcio "Torino+1990" e "Cattedrali del Lavoro" sulle aree industriali dismesse del territorio, opera collettiva; l'acquisizione Volpe-D'Albin, le donazioni Moriondo, Cagliero, Giorgio Mussa, e il recentissimo conferimento dell'Archivio di Gloria Lunel, autrice tra l'altro di numerose campagne fotografiche sul patrimonio architettonico, ambientale e sociale dagli anni '70 ai giorni nostri.

 

Dentro "l'officina"...

LE ATTIVITA'

 

Settore mostre

Nella sua storia ormai ventennale, la FIF ha fatto conoscere al grande pubblico i maestri della fotografia mondiale: da Henri Cartier Bresson a Lartigue, William Klein, Helmut Newton, Eugene Smith, Dorothea Lange, Margaret Bourke White, Werner Bishof e Robert Capa, Franco Fontana, Ferdinando Scianna, Nino Migliori, Alexander Rodchenko, Joan Fontcuberta. Ha dato risalto alle grandi collezioni presenti nei musei di Fotografia di altri paesi quali Francia, Germania e Olanda. Nella nuova prospettiva di officina, i programmi espositivi si concentreranno sulle grandi tematiche della fotografia, attraverso una serie di eventi ospitati nelle sedi espositive istituzionali in città e sul territorio regionale e nazionale, completati da interventi interdisciplinari in collaborazione con diversi enti di promozione culturale.

Prosegue inoltre la progettazione e realizzazione dell'appuntamento Biennale.

 

I Giovani

La Fondazione fin dall'inizio è stata particolarmente attenta alla produzione giovanile. Molti sono stati gli appuntamenti di lettura portfolios e le missioni fotografiche organizzate in questi anni. Pur mantenendo il monitoraggio sulle nuove tendenze artistiche e la realizzazione di incontri e appuntamenti specifici, nella nuova sede si stanno progettando interventi più mirati alla formazione artistica, ma anche critica, che si avvarranno di contributi esterni di prestigio.

 

Settore didattica

E' una sezione molto importante ed elemento cardine per la divulgazione della cultura fotografica. Conta oggi numerosissime utenze presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Progetta e realizza, oltre all'attività più specificamente legata alle mostre, una trentina di laboratori con l'obiettivo è di educare all'immagine e di fare dialogare direttamente artisti e insegnanti, quale nuova ed efficace formula formativa. Collabora alla programmazione di settore di numerose istituzioni: Museo Nazionale del Cinema, Fondazione Torino Musei, Fondazione Accorsi, Teatro Regio, Fondazione Palazzo Bricherasio.

 

Settore Beni Culturali

A questo settore attengono diverse attività. Per queste nel 2004 la FIF ha ricevuto il Diploma di Benemerenza del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

 

Biblioteca

E' aperta al pubblico su appuntamento e custodisce oltre 2.000 tra volumi e riviste. In attesa dell' inserimento dei relativi dati all'interno del SBN (Sistema Bibliotecario Nazionale) è attualmente possibile utilizzare la consultazione dell'indicizzazione informatica su postazione fissa in sede.

 

Laboratori di Restauro e Conservazione

E' situato nella sede distaccata di Via Locana 14. Costituisce, per la sua affidabilità, un punto di riferimento per un numero crescente di committenze pubbliche e private in tutto il Paese. Tra i fondi restaurati il Giamelli Bobbio (Archivio Storico della Città di Asti), il fondo Duca di Genova dell'Archivio di Stato di Torino.

 

Monitoraggio

Dal 1996, a seguito di una convenzione stipulata con la Regione Piemonte, la FIF ha ottenuto l'incarico di operare il censimento dei beni fotografici presenti sul territorio piemontese. La FIF provvede alla formazione dei catalogatori, anche quando essi siano esterni.

 

Catalogazione

La FIF è anche un valido coadiutore per tutte le istituzioni che avviano il riordino del proprio archivio fotografico.

 

Progetto speciale Album di Famiglia

La FIF ha recentemente lanciato il progetto con l'obiettivo di acquisire album familiari completi, garantendo così la tutela di un patrimonio collettivo a facile rischio di dispersione, impegnandosi alla conservazione, catalogazione e fruizione nel tempo. Attualmente sono custoditi in sede circa settanta album, frutto di donazioni e lasciti da parte di cittadini illustri quanto di persone comuni. Da segnalare la prima raccolta conferita dal Prof. Sisto Giriodi, la recente donazione delle raccolte familiari di Luigi Firpo e di Diego Novelli. Forte incremento verrà dato alla divulgazione dell'iniziativa presso le comunità di italiani all'estero. Il materiale raccolto verrà messo a disposizione di studiosi, antropologi e sociologi e costituirà un corpus importante per lo studio dell'evoluzione del costume.

 

Libreria online

Molti sono i volumi finora prodotti direttamente dalla FIF o grazie alla collaborazione con i più noti editori italiani. Data la difficoltà di reperimento di questi testi attraverso i consueti canali di commercio librario, la FIF ha predisposto un canale preferenziale diretto, tramite la propria Segreteria e il proprio sito internet.

 

Numeri

170 mostre in 12 anni

900000 visitatori 6000 allievi all'anno hanno frequentato I laboratori didattici dal 2000 (avvio della

sezione didattica)

2000 voll. custoditi dalla biblioteca

1.500.000 di euro la stima del valore attuale del patrimonio

più di 50 i fondi che costituiscono la collez. iconografica

 

Sintesi dell' azione educativa della Fondazione Italiana per la Fotografia

LA SEZIONE DIDATTICA

 

L'amico ideale

La presenza dell' educazione all'immagine da alcuni anni tra le materie curricolari, dimostra come la scuola si sia resa conto che in una società come la nostra, che si esprime attraverso immagini sempre più complesse, è necessario dare agli studenti gli strumenti più idonei per coglierne i diversi significati culturali. Inoltre, in un mondo in cui, si rischia di "fare indigestione visiva", è fondamentale imparare a discernere, a comprendere e a scegliere i messaggi, che giungono attraverso le immagini, per valutarne l' importanza e trasformarle in bagaglio culturale personale.

La Fondazione Italiana per la Fotografia, sensibile a questa esigenza, ha colto le indicazioni ministeriali allestendo nel marzo del 2000 in occasione della mostra "Margaret Bourke-White fotografa" una serie di laboratori, che avevano già in nuce le caratteristiche proprie della futura Sezione Didattica, la quale è stata definitivamente organizzata nel settembre del medesimo anno.

Dall' inizio della sua attività la Sezione Didattica ha corrisposto alla "mission" originale della Fondazione, occuparsi cioè della fotografia con una visione a 360°, si è data perciò alcuni obiettivi fondanti quali la valorizzazione della fotografia, come oggetto artistico, con un proprio linguaggio espressivo, come documento storico e patrimonio per la conservazione della memoria, personale e collettiva, come strumento interdisciplinare scientifico.

L' intento è quello d'insegnare a fotografare nel senso di educare a vedere, scegliere ed interpretare le immagini facendo comprendere i principi e gli sviluppi di questa scoperta/invenzione non solo in un'ottica tecnico scientifica ma anche storico-sociale, artistica ed emotiva.

Per questo obiettivo, la Sezione Didattica ha scelto di proporre percorsi di studio e di ricerca, che stimolino a riflettere sulle molteplici valenze della fotografia, partendo dai diversi usi che di essa vengono fatti dal campo documentario e scientifico, fino a giungere all'analisi dei codici visivi che sottintendono le idee, le intenzioni, la cultura del fotografo, portando quindi alla valorizzazione dell'oggetto in quanto tale.

Risulta imprescindibile nella metodologia della Sezione Didattica la stretta collaborazione con gli altri settori della Fondazione su progetti specifici, volti a presentare le diverse professionalità aprendo in questo modo interessanti prospettive, che conferiscono automaticamente valore alla fotografia, trasferendola dal piano dell' oggetto a valenza personale a quello di bene culturale.

Pertanto, per gli studenti delle scuole superiori si insiste molto sulle professionalità proprio perché riescano a considerare le possibilità lavorative che offre la fotografia oltre a quelle già note svolte dai reporters nei diversi generi.

 

Materiali di studio e di approfondimento

In occasione delle mostre fotografiche dedicate ai grandi maestri della fotografia, allestite dalla Fondazione, la Sezione Didattica ha elaborato oltre alle consuete dispense tematiche di approfondimento una collana di brochures didattiche monografiche, curate sia nella parte testuale che grafica. Questo materiale di studio proprio per la sua flessibilità strutturale può soddisfare le esigenze di ogni tipologia di pubblico, poiché vi sono parti descrittive con un linguaggio semplice adatto ai bambini e schede più complesse, in cui si affrontano varie tematiche che collocano l'artista in un contesto storico-culturale; grande rilevanza ovviamente è riservata all'immagine fotografica in quanto viene offerto un panorama di tra gli scatti più significativi dell' autore in mostra.

 

La Sezione ha partecipato anche ad alcune iniziative editoriali quali:

-"Messa a Fuoco", in "Io Protagonista, Narrantologia e Laboratori" a cura di Manuela Botto e Mariolina Giocosa, Edizioni Paravia-Bruno Mondatori 2002.

 

-"Verifica d'uso del progetto educativo workshop con l' artista" e "Verifica d'uso dell'impianto progettuale: l'immagine del Settecento" (Fondazione Italiana per la Fotografia, Fondazione Pietro Accorsi, SMS Marconi.) in "Didattica dei musei. La valutazione del progetto educativo" a cura di Angela Donna, Silvia Mascheroni, Vincenzo Simone, IRRE PIEMONTE-FRANCO ANGELI Editore, 2004.

 

Ultimamente ha pubblicato un proprio libro " Fotografia, riflessioni didattiche" grazie al sostegno del Comune di Torino -Divisione e Servizi Culturali Settore Musei. Questa pubblicazione oltre a presentare i quattro anni di attività è un momento di riflessione, certamente non conclusivo, su una metodologia per comunicare il linguaggio fotografico, facendolo dialogare con altri saperi, attraverso l'emozione, la scoperta e il gioco. Inoltre, può diventare uno strumento utile per i docenti che possono utilizzare la parte delle proposte operative per intraprendere percorsi autonomi di studio.

 

Attività per le scuole di ogni ordine e grado

Le attività didattiche, opportunamente articolate, sono in grado di cogliere le esigenze degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado. L'offerta formativa è strutturata in laboratori di uno o più incontri che si possono svolgere sia in Fondazione sia presso l' Istituto Scolastico. Alcune attività sono di carattere pratico, volte alla scoperta, dei primordi della fotografia e le sue prime sperimentazioni, altre invece riguardano percorsi aderenti alla programmazione scolastica sia delle discipline letterarie e artisitche che scientifiche. A questo proposito gli operatori sono a disposizione dei docenti per l'elaborazione di singoli interventi che supportino quanto si sta già svolgendo in classe.

Tra i laboratori ricoprono un ruolo importante nella didattica della fotografia le missioni fotografiche in quanto presuppongono un' accurata preparazione alla lettura dell' immagine e alla storia della fotografia e soprattutto perché offrono l' opportunità agli studenti di confrontarsi con fotografi professionisti.

 

Attività per il pubblico adulto

La Sezione Didattica ha svolto per tre anni un seminario di trenta ore per la Facoltà di Scienze della Comunicazione (Referente prof. Ugo Volli) che ha permesso agli studenti universitari di confrontarsi con le professionalità che operano all' interno dei musei e delle realtà culturali cittadine.(vedi scheda)

Inoltre, ha organizzato un percorso di conferenze su temi relativi al rapporto storia-fotografia e attualità per le Biblioteche Civiche Torinesi in collaborazione con l'Istituto di Studi Storici Gaetano Salvemini, Referente Claudio Vercelli, e un altro su alcune tematiche relative alla fotografia intesa come documento, come arte e come media.

 

Workshop con l'Artista

Tra le varie attività per gli adulti bisogna sottolineare in particolare i "Workshop con l'Artista", un'occasione per i docenti delle scuole di conoscere artisti e professionisti fotografi e di apprendere concretamente il loro modo di operare e di trasferirlo all' interno di un loro autonomo percorso in classe. Sono stati organizzati incontri con Nino Migliori, Franco Fontana, Daniela Maestrelli, Roberto Zanello, Laura Garino.

I workshop sono organizzati solitamente con una parte teorica, in cui vengono esposte le tematiche d'interesse, ed una parte pratica a piccoli gruppi, in cui i docenti sperimentano attivamente quanto affrontato nell' incontro precedente. Per ogni workshop è cura della Sezione preparare materiale di studio e di approfondimento.

 

PROGETTAZIONE IN PATERNARIATO

Fin dagli inizi della sua attività la Sezione Didattica ha sentito l' esigenza di rapportarsi alle realtà culturali del territorio torinese, ma anche per quanto possibile regionale e nazionale. Non solo in un' ottica di collaborazione per progetti specifici, ma soprattutto di apprendimento e di scambio tra gli operatori del settore, ciò ha sicuramente arricchito il patrimonio metodologico-didattico della Sezione.

Durante questi quattro anni le attività in paternariato sono state moltissime a cominciare da quelle in collaborazione con i laboratori comunali nei progetti speciali del "Crescere in Città", con il laboratorio di fotografia del Centro di Cultura per l' Arte e l'Espressività di via Tollegno e quello del Centro di Cultura per l' Espressività e la Comunicazione 0-6 anni che ha riguardato anche l' utilizzo dei loro spazi.

Si sono organizzati, successivamente, percorsi tematici interdisciplinari elaborati in con gli operatori del settore didattico del Museo Regionale di Scienze , oppure con la Fondazione Enrico Mattei e con Il Museo di Antichità

La collaborazione con il Museo di Antichità è stata particolarmente interessante poiché ha permesso di affrontare il tema dell'utilizzo della fotografia in ambito archeologico dall'ottocento fino ad oggi, sia come strumento di documentazione che come mezzo espressivo per interpretare in maniera artistica i reperti presenti in museo (prossima pubblicazione del laboratorio)

L' iniziativa, organizzata come attività sperimentale, ha visto coinvolta una classe dell'Istituto Albert Steiner, (Referente professor Guido Redoano), che dopo una fase teorica ha svolto una missione fotografica in museo reinterpretando in senso artistico le opere statuarie esposte.

Con una metodologia analoga, gli studenti dell' Istituto Bodoni Paravia, ( Referente prof.ssa Gabriella Castello) hanno affrontato la missione fotografica presso la sede storica dell'Armeria Reale, accedendo a sale non ancora aperte al pubblico e svolgendo un'importante ruolo di documentazione per una realtà culturale che deve essere maggiormente conosciuta. Il lavoro degli studenti è stato rielaborato attraverso supporti multimemediali.

Durante il corrente anno scolastico sono stati progettate altre iniziative in paternariato con istituzioni torinesi:

-Il laboratorio "Dall'inchiostro alla luce" organizzato in tre incontri in collaborazione con il Borgo Medievale-Fondazione Torino Musei, che affronta il tema della rappresentazione dalla stampa all'immagine fotografica.

-Il laboratorio "La città come teatro" ideato e organizzato con la Sezione Didattica della Fondazione Pietro Accorsi e con gli operatori del settore . Attività Scuola del Teatro Regio, che consiste in un percorso sulla visione settecentesca della città intesa come quinta scenografica.

Il laboratorio "Dal pennello alla pellicola", in collaborazione con la Fondazione Pietro Accorsi che affronta il tema dell'identità attraverso il ritratto pittorico e fotografico.

Con la Sezione Didattica di Palazzo Bricherasio in occasione della mostra "Ritratti. Da Raffaello a Goya" sono stati proposti incontri sul tema del collezionismo e l' organizzazione di un evento espositivo.

Vi presentiamo in dettaglio il progetto:

"Dietro le quinte della cultura" Il Museo come luogo dinamico e propositivo attraverso percorsi didattici e di comunicazione tematici per pubblici specifici.

Collaborazione diretta tra la Fondazione Italiana per la Fotografia e l'Università degli Studi di Torino Facoltà Scienze della Comunicazione ( Ref Professor Ugo Volli).

 

Il gioco e la macchina fotografica Inoltre, ricordiamo la collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema e il Science Center - Università di Torino con cui si è elaborato un percorso di ricerca sperimentale di divulgazione scientifica basata sullo studio del rapporto tra la chimica, la fisica e la "costruzione dell' immagine fotografica e filmica", dal titolo "Il gioco e la macchina fotografica"

 

 

 

Con le scuole sono stati organizzate, invece, varie attività in particolare un percorso di formazione per docenti e studenti dell'Istituto Bodoni-Paravia, (Referente prof.ssa Gabriella Castello) riguardante il restauro e l'archiviazione del materiale fotografico dell' Istituto. Questo progetto è nato come fase propedeutica al futuro allestimento di un ecomuseo che possa ospitare il materiale fotografico della scuola che diviene in questo modo importante patrimonio della storia e dell'identità di un quartiere.

 

L'ambiente naturale. Dal particolare alla composizione. Dal reale al fantastico Con la Scuola Elementare "Silvio Pellico" di Torino, (Referente Sig.ra Raffaella Lupi) e l' Ente di Gestione del Parco Fluviale del Po Torinese, (Referente dott.ssa Micol Bramardi), è stato organizzato un complesso laboratorio dal titolo "L'ambiente naturale. Dal particolare alla composizione. Dal reale al fantastico" di più incontri comprensivo di un corso di formazione per i docenti sul linguaggio fotografico.

La fotografia nell' attività con i bambini è stata utilizzata come modo per documentare la natura ma anche per interpretarla in maniera del tutto personale giungendo così a conoscerla e a rispettarla.

 

"L'amico ideale"

L'amico ideale

 

 

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In occasione della mostra "Friends & More", presentazione del Calendario Lavazza, svoltasi nel 2001, è stato organizzato un laboratorio evento "Un amico ideale".

Agli studenti si chiedeva di realizzare il ritratto di un "amico ideale" partendo dal proprio ritratto fotografico e aggiungendo successivamente i caratteri fisici di altri compagni di scuola. Il prodotto finale sarebbe stata la creazione di una nuova "persona" risultato di due o più individualità tra loro amiche , rendendo così attraverso il gioco concreto visivamente il loro rapporto di amicizia.

Durante questo laboratorio sono emerse diverse problematiche che lo hanno reso molto interessante per capire i processi della considerazione della propria individualità nei ragazzi in età evolutiva.

Infatti, alla richiesta degli operatori di scambiare tra compagni parti del proprio ritratto fotografico si è riscontrata una certa resistenza, preferendo, i ragazzzi, di ogni età, modificare i propri lineamenti con fotografie di persone o di oggetti, tratti da riviste, piuttosto che di fondersi con l' altro.

Gli insegnanti hanno avuto così, occasione, tramite l' attività di laboratorio e , quindi , il gioco, di scoprire o confermare le loro conoscenze sulla personalità i bisogni e la creatività dei propri studenti.

 

SCHEDA SEZIONE DIDATTICA FIF

Fondazione Italiana per la Fotografia

Sezione Didattica

Responsabile

Maria Riccobene

Operatore didattico

Federica Sesia

Collaboratori esperti in didattica museale e generale

Patrizia Figura - Alessandra Monda

 

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