La Casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino è un grande e complesso Istituto, ritenuto tale anche dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria che lo colloca al primo posto come grado di difficoltà gestionale. La sua capienza regolamentare è di 1062 posti ma è ormai prassi che le presenze giornaliere si aggirino a 1400 unità arrivando ad un tasso di sovraffollamento pari a circa il 130%. 

 

 

La popolazione detenuta varia con molta frequenza soprattutto in ragione dei nuovi ingressi e dei trasferimenti (meglio identificati come “sfollamenti”) che avvengono con cadenza settimanale. Di seguito si riporta il grafico relativo all’andamento delle presenze in carcere.

Il Padiglione A ospita detenuti ubicati in nove sezioni, sette delle quali a connotazione sanitaria: una per soggetti per i quali vi è il sospetto che abbiamo ingerito ovuli contenenti sostanza stupefacente (la permanenza massima è limitata a qualche giorno), una per detenuti con problematiche sanitarie sottoposti al regime alta sicurezza, due per detenuti di media sicurezza malati, due a connotazione psichiatrica e una per soggetti affetti da HIV che, unitamente ad alcuni sieronegativi, aderiscono ad un progetto trattamentale.

Il Padiglione B è caratterizzato da dodici sezioni: una ospita detenuti impegnati in attività lavorativa esterna all’Istituto (art 21 O.P.), una per detenuti studenti di corsi professionali, due per studenti iscritti ad un corso professionale della durata triennale, due sezioni di prima accoglienza per soggetti nuovi giunti, una per nuovi giunti tossicodipendenti.

Il Padiglione C si suddivide in dodici sezioni, fra le quali una per soggetti sottoposti al regime di alta sicurezza, una sezione ospita detenuti che presentano problematiche di incolumità con la restante popolazione detenuta, tre per autori di reato sessuale.

Il Padiglione D è un piccolo settore detentivo (15 presenze) dove sono ristrette persone detenute incolumi sottoposti al regime di alta sicurezza.

Il Padiglione E è un settore a custodia attenuata e ospita tre sezioni, una delle quali è destinata ad attività terapeutiche per soggetti che presentano problematiche di dipendenza (sia uomini sia donne), una per persone detenute che hanno intrapreso gli studi universitari e una per atleti di una squadra di Rugby.

Il Padiglione F è il femminile ed ospita donne suddivise fra settori comuni, una sezione di incolumi per tipo di reato, alcune camere di pernottamento riservate alle nuove giunte, con posti letto destinati, qualora necessario, a donne affette da patologia psichiatrica e/o per eventuale sospetto di ingestione di ovuli. Un ulteriore settore ospita donne che hanno ottenuto la semilibertà. È inoltre inclusa una sezione staccata ICAM per detenute madri con figli infraseienni, a gestione comunitaria, caratterizzata da adeguati spazi di vita e di cura della relazione madre-figlio consentendo, inoltre, la frequenza quotidiana all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia di quartiere dei bambini.

Un settore è dedicato agli art. 21 O.P. e ai semiliberi ed è ubicato nei piani superiori all’ICAM.

L’Istituto presenta diverse problematiche a livello strutturale, più volte evidenziate nelle Relazioni del Garante comunale, regionale e nazionale, nonché dagli organi indipendenti che periodicamente visitano l’Istituto (Osservatorio Antigone). Gli ambienti risultano usurati e degradati, gli spazi sono spesso insufficienti per l’alto numero delle presenze. Nel corso degli anni diversi interventi di manutenzione hanno permesso il miglioramento di alcuni reparti e la creazione di nuovi spazi di socialità, come, ad esempio, l’area colloqui all’aperto. L’Istituto è dotato di 6 campi sportivi, un teatro, 5 laboratori,7 palestre, 2 officine, 6 biblioteche, 25 aule scolastiche e 4 locali di culto.

Per quanto riguarda l’Istruzione e alla formazione professionale sono presenti corsi di alfabetizzazione, istruzione di primo e secondo livello. Per l’istruzione di secondo livello è possibile essere inseriti in diversi indirizzi come l’Istituto professionale di Stato per l’industria e l’artigianato “G. Plana” o l’Istituto di istruzione superiore “C. I. Giulio” ; di particolare interesse è la continuità del progetto dedicato ai detenuti sex offender, che attraverso un bando nazionale offre ai detenuti di tutta Italia di poter accedere al percorso del Primo Liceo Artistico presso la C.C Lorusso e Cutugno di Torino. Inoltre, la casa circondariale di Torino è sede di un Polo Universitario dell’Università degli Studi di Torino.

Gli Enti di formazione professionale garantiscono corsi di formazione in ambito della ristorazione, dei restauri e della manutenzione,  di giardinaggio e ortofrutticoltura. Negli ultimi anni la formazione ha strutturato un’interessante forma di orientamento e di accompagnamento al lavoro attraverso tirocini formativi, sia internamente con le Cooperative presenti sia nell’ambito delle mansioni dell’Amministrazione Penitenziaria.

Il lavoro, che rappresenta lo strumento chiave fra il momento dell’esecuzione della pena e il ritorno in società, è  necessario anche al sostentamento della persona detenuta e molte volte della sua famiglia ed è utile, inoltre, per permettere l’acquisizione di una maggiore conoscenza delle proprie capacità. Alcune misure poste in essere che tutelano il diritto al lavoro a favore della popolazione detenuta sono i lavori esterni tramite Cooperative o imprese, i ” Cantieri lavoro”, l’orientamento al lavoro del progetto “Sportello Lavoro Carcere ” della Regione Piemonte, il lavoro interno presso l’amministrazione penitenziaria.

Lo svolgimento di attività culturali all’interno della casa circondariale riguardano il teatro, lo yoga, i laboratori di lettura e scrittura, di cinema e di musica. I progetti sono numerosi e prevalentemente svolti in gruppo, modalità che favorisce i rapporti sia tra le persone detenute che, là dove è coinvolta, la società esterna. Tra gli sport, i più praticati all’interno dell’Istituto si confermano il calcio e la pallavolo. Presente dal 2011, la squadra di rugby dell’Istituto registra buoni risultati nel campionato. Pluriennale anche l’attività boxistica con frequenza costante. Utilizzate anche le palestre dei padiglioni per allenamenti, ginnastica a corpo libero o con attrezzi. Le Associazioni di volontari propongono, inoltre, attività ricreative e formative che favoriscono la socializzazione e fanno acquisire abilità specifiche.

 

Dal 2021 la Direzione del carcere è affidata alla Direttrice Cosima Buccoliero. L’incarico di Comandante della Polizia Penitenziaria è affidato a Mara Lupi.

Le grandi dimensioni e le difficoltà dell’Istituto ne rendono complessa la gestione; le linee guida generali della Direzione, quando non oscurate dalle emergenze, hanno l’obiettivo di dare alle persone detenute tutte le possibilità lavorative disponibili e tendono a crearne delle nuove, cosi come è nell’interesse della Direzione incentivare le attività scolastiche, culturali e ludiche. Tuttavia, è un dato noto che le persone impiegate presso la Casa Circondariale siano sotto organico. Sia il numero degli uomini e donne della polizia penitenziaria in servizio è ridotto rispetto le effettive esigenze sia il lavoro dei Funzionari giuridico pedagogici risente della mole di attività destinata al loro incarico.

Per maggiori informazioni consultare le Relazioni annuali del Garante disponibili nella pagina “Relazioni” del presente sito

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