Il popolo del freddo

Sono malati, spesso hanno patologie psichiatriche, spesso dipendenze. Sono italiani e stranieri, senza casa, senza lavoro, magari padri separati. E’ il popolo dei clochard, sono circa 200 concentrati prevalentemente nel centro città.

Le temperature rigide di queste notti d’inverno rendono la vita di queste persone sempre più complicata. La Città, tramite i servizi sociali, la Polizia Municipale e i volontari propone percorsi di inclusione sociale che raramente vengono accettati. Molti preferiscono la notte in strada ad un dormitorio dove temono il furto delle poche cose di proprietà.

Questa mattina, la commissione Sanità e Servizi sociali, presieduta da Vincenzo Camarda, ha affrontato il tema alla presenza degli assessori Gianna Pentenero e Jacopo Rosatelli.

Lo spunto é stato offerto da una richiesta dei consiglieri Elena Apollonio e Silvio Viale (Lista Civica), e da una mozione presentata da Giuseppe Catizone (Lega Nord).

L’assessore Rosatelli ha spiegato che le Circoscrizioni sono state invitate ad individuare locali idonei ad ospitare i senza tetto. Ha sottolineato come la Città svolga, da un lato, interventi emergenziali volti a salvaguardare la vita delle persone, dall’altro operi sui singoli individui per dar vita a percorsi inclusivi, grazie anche ad un protocollo con Regione, Prefettura, Associazioni.

Le persone sono conosciute, ha assicurato, viene svolto un lavoro accurato anche con interventi di tipo sanitario”.

L’assessora Pentenero si è invece soffermata sulle competenze messe in campo dalla Polizia Municipale. Gli agenti, ha spiegato, conoscono bene i soggetti e questo consente di capire quali operazioni intraprendere. Come quelle effettuate proprio nella mattinata di oggi, in piazza San Giovanni, nel porticato del palazzo dei Lavori Pubblici, di fronte al duomo. Qui trovano riparo diciassette persone, ciascuno con il proprio giaciglio. Nei giorni scorsi erano state avvisate della necessità di interventi di pulizia e di igienizzazione e questa mattina hanno lasciato il luogo. “Alcuni si sono dimostrati interessati ad accettare la sistemazione nella sede di via Traves. Questo, ha spiegato Pentenero, consente la presa in carico della persona per la quale sono previsti percorsi che vanno oltre la sola emergenza. Interventi come quelli di oggi, ha aggiunto, dimostrano la professionalità dei nostri operatori e la volontà di intervenire nel rispetto delle persone e della città”.

Federico D’Agostino