Divisione Servizi Educativi


Provaci Ancora Sam



Comune | Formazione e scuola

Provaci Ancora Sam
E' un progetto integrato tra Scuola e Istituzioni che operano sul territorio: USR (Ufficio Scolastico Regionale), e USP (Ufficio Scolastico Provinciale) Servizi comunali, L'Ufficio Pio e Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo Associazioni di Volontariato. per il successo formativo contro la dispersione scolastica.
Rivolto:
È rivolto ai ragazzi delle scuole elementari e medie (alunni dagli otto ai quattordici anni) che non sono motivati allo studio, hanno difficoltà relazionali e di inserimento e corrono un elevato rischio di dispersione e ai ragazzi dai quattordici ai sedici anni drop-out per il conseguimento della licenza media e favorire l’inserimento in Formazione Professionale Il progetto si divide in Prevenzione Primaria e Prevenzione Secondaria
I Fondamenti pedagogici
  • La dispersione scolastica è una condizione multifattoriale; se il luogo in cui si verifica la dispersione ne è anche concausa, se il disagio dello stare a scuola si misura con problemi specifici di apprendimento, assunzione di comportamenti problematici e difficoltà di relazione, tensioni emotive di origine familiare, impossibilità di vivere esperienze socializzanti con i pari, allora il fenomeno della ds va affrontato tenendo conto dei vari piani in cui esso si manifesta. Non può essere trattato da un solo punto di vista. Normalmente tutto ciò è ampiamente riconosciuto e non esiste POF che non cerchi di affrontare la complessità del problema.
Ma anche gli insegnanti spesso si trovano in situazione di disagio che può avere effetti negativi sulla relazione sia con i ragazzi sia con i colleghi
  • I fondamenti si basano dunque su principi generali ai quali fanno riferimento costante tutte le iniziative che si dipanano su più piani:
    • riconoscere l’emotività come molla essenziale dell’apprendimento;
    • sostenere il singolo nel gruppo;
    • creare condizioni positive di vita nei luoghi della città:il quartiere come possibile esperienza positiva.
  • Da questi capisaldi si sono generate le strategie della prevenzione che hanno coinvolto il piano sociale e quello pedagogico-didattico. Il principio-guida è favorire le condizioni di una integrazione educativa senza cadere nell’assistenzialismo deresponsabilizzante o favorire l‘accettazione di un pressapochismo formativo.
    • Partire dall’osservare per conoscere; conoscere che vuol anche dire possedere strumenti adatti per un intervento fruttuoso
    • Offrire ai ragazzi l’opportunità di organizzare la propria vita scolastica ed extrascolastica con l’aiuto di giovani volontari con funzione di peer educator
    • Operare con interventi mirati partendo dal riconoscimento che esiste uno stretto rapporto tra comportamenti problematici e difficoltà di apprendimento.
Contro l'insuccesso formativo
Il fenomeno della dispersione e dell'insuccesso scolastici si presenta con due modalità essenziali:
occulto, strumentale e mimetizzato nelle elementari e medie;
palese, concreto ed esplosivo alle superiori.
Gli aspetti che lo identificano sono sostanzialmente: ritardo nel corso degli studi, abbandono precoce, bocciature, ripetenze, frequenza irregolare, assolvimento esclusivamente burocratico-formale con conseguente livello di formazione, al termine dell'obbligo scolastico, inadeguato per affrontare sia uno studio secondario sia, più in generale, compiti e situazioni complessi nell'ambito lavorativo e relazionale.
Infatti, nonostante la compressione dei tassi di dispersione nella scuola dell'obbligo, con la riduzione tendenziale a zero dell'evasione ufficiale in numerose aree del Paese,

«si constata un modesto livello qualitativo medio dei processi di apprendimento (un 45 per cento di licenziati con la qualifica minima di "sufficiente") nella scuola media inferiore, ed il permanere, comunque, di rilevanti tassi di dispersione nella scuola superiore, in particolare all'interno di alcuni indirizzi, fra cui soprattutto quello dell'istruzione professionale, che registra ancora oggi – con tutte le cautele statistiche adottabili e al netto dei diplomati del terzo anno – una dispersione complessiva superiore a un terzo di tutta la popolazione scolastica relativa» (VII commissione parlamentare cultura, scienza e istruzione, 19 gennaio 2000: indagine conoscitiva sul problema della dispersione scolastica).


Si tratta pertanto di una manifestazione complessa, da interpretare secondo un modello sistemico che tenga conto degli indici di disagio economico, socio-culturale e scolastico così come suggerisce la circolare ministeriale n. 257/94:

« Condizioni esterne e interne alla scuola, variamente intrecciate alle problematiche del vissuto minorile, si pongono come effetto ma anche come causa di "dispersione", correlandosi anche a disuguaglianze nel contesto sociale economico e culturale più ampio; la complessità della situazione richiede, di conseguenza, un impegno forte di tutta l'amministrazione scolastica ed insieme una collaborazione responsabile di tutte le Istituzioni competenti per la piena attuazione del diritto allo studio, che, superando la concezione "giuridico-formale-assistenziale", sia realmente correlato con il miglioramento della qualità del servizio scolastico».

Il progetto "Provaci ancora Sam! Prevenzione", nello spirito di quanto osservato, offre al problema della dispersione scolastica una risposta articolata che, ponendo in stretta correlazione la conoscenza quantitativa e qualitativa dei fenomeni di insuccesso e dispersione e delle cause che li generano, organizza interventi e attività sia in ambito scolastico sia extrascolastico in un quadro di coordinamento tra le scuole e le istituzioni.
Esso si situa infatti in una logica di integrazione tra scuola e territorio, sfruttando in modo sinergico i contributi educativi delle varie agenzie partecipanti e stimolando innovazioni didattiche e integrazione culturale e sociale


Informazioni:
Segreteria Servizi Educativi :
Tel. 011 4426331
Fax 011 4426369
Servizi Sociali Settore Minori:
Tel. 011 4425586
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