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Il mercato

Il mercato è lo specchio dei mutamenti sociali e, di conseguenza, tratteggia l’evoluzione della storia dell’uomo.

Prima di essere luoghi di scambio, i mercati nascono come luoghi d’incontro, assemblee collettive, punti di riferimento sociali.

La piazza del mercato di Torino, piazza della Repubblica, è sempre stata luogo di confronto, incontro e scambio anche e soprattutto di culture e di folklore. E di folklore ce n’era tanto: circhi e baracconi, artisti e ciarlatani d’ogni risma dalla parola facile, veri atleti “senza trucco e senza inganno!”. Gli stessi imbonimenti dei venditori ambulanti, in stretto dialetto torinese, erano elementi di costume estremamente caratteristici. Così come caratteristico era il commercio dei libri usati del Balôn venduti come “scienssa a otto soldi al chilo”.

Successivamente e per lungo tempo la piazza è stata il ritrovo domenicale di compaesani, prima per gli innumerevoli immigrati dal sud d’Italia e poi per quelli provenienti da tutto il mondo. Porta Palazzo è diventata il luogo in cui sentirsi più vicini a casa. Ed era casa anche perché su quei banchi si potevano trovare prodotti che da quella casa venivano, in qualunque posto essa fosse.

Qualcuno ha definito Porta Palazzo i “magazzini Harrod’s” di Torino dove si possono trovare aghi delle fate, scampoli di seta, tome delle Valli di Lanzo e caciocavalli della Sila, tapioca e pomodori di Pachino, carne affumicata come a Timisoara, capperi di Pantelleria e agnelli sambucani di Stura di Demonte…

Anche i banchi raccontano una storia con la loro varietà di prodotti, i loro colori alternati, i cartelli, le storpiature dei nomi. Banchi come vetrine che mettono in scena uno spettacolo il più possibile eloquente, perché chi passa non solo si fermi ma possa leggere, convincersi e alla fine acquistare.

Ma perché proprio piazza della Repubblica? Le cause storiche dell’alta concentrazione commerciale a Porta Palazzo si devono anche a questioni urbanistiche: i mercati erano ubicati in corrispondenza delle vie d’accesso alla città quindi, non appena conclusa l’esedra juvarriana vi si installò un mercato spontaneo favorito dalla posizione in asse con la direttrice verso Milano.
 
Oggi Porta Palazzo è il mercato all’aperto più grande d’Europa, è un vero e proprio “sistema commerciale”, una valida alternativa all’offerta dei centri commerciali.

Fornisce, infatti, una scelta d’ampio raggio e quei servizi che la rendono ancora più completa rispetto agli ipermercati: banche, servizi civici e sociali, uffici postali, ambulatorio, farmacie etc…

Il Mercato in cifre

Attualmente Porta Palazzo, che si estende su un’area di 51.300 metri quadrati, ospita un mercato con una superficie di vendita pari a 4.991 metri quadrati e più di mille operatori ambulanti. L’intera area mercatale è visitata da oltre 100.000 persone la settimana.

A Porta Palazzo sono collocati:

  • il mercato coperto IV alimentare “mercato dell’Orologio”, con 88 punti di vendita;
  • il mercato coperto V alimentare, con 53 punti di vendita, situati provvisoriamente in piazza Don Albera;
  • il II mercato coperto dei prodotti ittici con 18 punti di vendita.

Insieme a questi mercati, ogni giorno vengono allestiti “su strada” 756 punti di vendita mobili, sui tradizionali carrettini, che diventano 796 il sabato.

Una gran parte di questi punti vendita, 366 banchi, tratta prodotti ortofrutticoli, (100 dei quali gestiti dai produttori), 14 sono i banchi alimentari all’aperto, 350 quelli di articoli extra alimentari (abbigliamento, fiori, merceria..); 34 sono i banchi dei casalinghi e 32 quelli delle calzature.
Oltre a questi Porta Palazzo ospita ogni giorno 24 banchi del mercato degli “operatori a rotazione”.

Commercio fisso

Nell’area di Porta Palazzo-Borgo Dora negli ultimi dieci anni è avvenuto un generale riassestamento dell’offerta commerciale.
Con la riqualificazione della piazza, le attività commerciali insediate nell’area del mercato, hanno subìto profonde trasformazioni, adeguandosi alla nuova domanda degli utenti. Il commercio fisso si è ampliato offrendo più servizi quali ristoranti, bar, phone center, hotel, etc.

Dalle rilevazioni dirette effettuate sul campo da Cicsene nel 2004, emergono in tutto 740 attività economiche di commercio fisso nell’area di Porta Palazzo-Borgo Dora, tra cui:

  • 206 alimentari
  • 73 abbigliamento
  • 200 altri generi
  • 46 arredamento
  • 14 magazzino
  • 47 servizi generici
  • 42 ristoranti
  • 80 bar
  • 28 phone center
  • 4 alberghi/affittacamere

Inoltre la Galleria Umberto I, da sempre sede di attività commerciali di vario genere, è stata oggetto di progetti di riqualificazione sia per valorizzarla dal punto di vista del patrimonio storico, sia per restituirle l’importanza commerciale di un tempo.

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