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Progetto The Gate


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Mostra fotograrfica Kilometrul 1772 > Testi

Presentazione della mostra fotografica
1772 chilometri di valichi di montagna, strade provinciali, autostrade, dogane: un lungo tragitto che si dipana attraverso il cuore dell’Europa dalla Bucovina, una piccola regione boscosa nel nord – est della Romania, fino ai parcheggi della Stazione Porta Nuova nel centro di Torino.
Ogni settimana migliaia di cittadini romeni si muovono avanti e indietro lungo questo percorso: per commerciare, per rinnovare un passaporto, per visitare i parenti, per necessità, amore o spirito di avventura. Marginea e Radauti, come tanti altri paesi nella provincia di Suceava, con il crollo del regime e l’inizio della migrazione all’estero hanno assistito ad un incredibile mutamento che è inscritto e visibile negli spazi pubblici, nelle case, nei modi di vestire, nei consumi alimentari. E’ la sintesi tra abitudini tradizionali e modelli culturali nuovi, dove una generazione di padri ancora legata alla campagna si confronta con una generazione di figli che vivono esperienze internazionali.
Anche a Torino si può osservare un simile mutamento: le stesse persone, i loro amici e i loro parenti, giorno per giorno stanno trasformando gli spazi della quotidianità e del vivere sociale.
Nella mostra, attraverso 60 fotografie a colori in formato 30x40, l’autore ricostruisce un percorso personale di studio e di conoscenza, e ci presenta gli elementi di uno spazio sociale e culturale che travalica i confini nazionali.
Motivi di pubblico interesse della mostra.
Il 25 marzo 2007 si festeggia il cinquantenario della firma dei trattati di Roma (25 marzo 1957), occasione per riflettere e conoscere i nuovi cittadini europei presenti sul nostro territorio.
Gli immigrati romeni rappresentano uno dei primi gruppi per dimensioni e concentrazione: le stime dell’Osservatorio Interistituzionale sugli stranieri per il 2006, stimano in 40.000 gli immigrati romeni in Piemonte provenienti in misura prevalente dalla regione di Bacau e di Suceava. Dalla Romania proviene quindi la comunità emigrata coesa più consistente numericamente tra quelle presenti in Piemonte.
Inoltre l’entrata della Romania nell’Unione europea dal 1 Gennaio 2007 corrisponde con un momento nel quale le istituzioni europee riflettono sulle difficoltà incontrate nel raggiungere e comunicare con i cittadini.
Questa mostra è una prima risposta, e si unisce ad una serie di progetti per avvicinare i territori e creare un legame tra le amministrazioni locali nei due paesi. Negli ultimi anni, anche in ragione al forte incremento dell’immigrazione dalle regioni di Bacau e di Suceava, è stato attivato un canale di cooperazione tra le istituzioni territorialmente omologhe nei due paesi.
In particolare nel novembre 2006, su invito del comune di Bacau, è stata svolta una missione conoscitiva delle istituzioni locali piemontesi proprio verso le istituzioni partner del progetto con l’obiettivo di individuare settori di possibile cooperazione. Inoltre, a testimonianza del crescente rapporto tra i partner, la Città di Torino, in occasione dell’ingresso della Romania in Europa, ha organizzato il capodanno di piazza per la Romania con collegamenti via satellite con la manifestazione omologa nella Città di Bacau. Di recente vi sono stati altri incontri tra le amministrazioni per l’attivazione di progetti di cooperazione.
Materiali disponibili
La mostra è costituita da 60 stampe a colori (le quali hanno mediamente, una dimensione di 30x40 cm), montate in cornici 40x50 cm. E’ disponibile una versione multimediale della mostra che può essere proiettata.
Presentazione critica
“Ciò che mi colpisce di Pietro Cingolani, nei suoi discorsi come nei suoi reportage, nel suo modo di essere nella vita di tutti i giorni, e nel suo modo di essere antropologo, è l’estremo entusiasmo, la partecipazione, la passione, ma anche l’esattezza e la preparazione.
Marginea come Torino, come Radauti, nei suoi viaggi di studio l’obiettivo fotografico diventa penna, registratore, ma anche stretta di mano, parola, racconto. Con l’intuizione di chi guarda alla sua città in rapido cambiamento con occhi lucidi di attenzione e affezione, Cingolani ci porta in viaggio tra Romania e Italia cogliendo le sfumature di persone “in viaggio”, prima di tutto esistenziale: sradicati ma creatori di “nuove culture”, i protagonisti convivono con il fotografo i loro pasti, le loro storie, i loro volti spesso colti di fronte, davanti alle loro case o ai loro campi. Cingolani, alla sua seconda mostra personale dopo il reportage sul Marocco, rinnova la tradizione del ritratto sociale, arricchendola con il taglio antropologico e scientifico che fa di queste foto dei documenti e delle opere d’arte allo stesso tempo” (Massimiliano De Serio, Storico dell'arte, Università Saint-Denis, Paris VIII).
La mostrà rimarrà allestita in Galleria Umberto I dal 26/3 al 14/4 in orari di apertura della galleria (lun – sab, dalle 7.30 alle 19.30)
L’autore
Pietro Cingolani (1979) è dottorando in antropologia presso l’Università di Torino ed è membro di FIERI (Forum Internazionale Europeo di Ricerche sull’Immigrazione). Nell’ambito del suo dottorato sta svolgendo ricerche sulla società romena e sulle migrazioni dalla Romania verso l’Italia. Nel suo lavoro affianca la ricerca sociale sul campo all’utilizzo della fotografia.
Nel 2004 ha realizzato con il sostegno di Legambiente e del Progetto The Gate la sua prima personale, “Chefchouen. Vita e lavoro in un paese del Rif”, sulla vita quotidiana in un villaggio rurale del Marocco. La mostra è stata esposta al Centro Italo Arabo di Torino e in altre sedi regionali.
Enti organizzatori:
FIERI, Forum Internazionale Europeo di Ricerche sull’Immigrazione, è una rete di studi interdisciplinari, italiana e internazionale, sviluppata soprattutto a livello europeo: ha come oggetto di ricerca i fenomeni migratori e l'inclusione delle minoranze straniere. FIERI si propone di favorire la costituzione di gruppi di ricerca sui fenomeni migratori e la creazione di un ponte tra attività scientifica, decisione pubblica e opinione pubblica. Questo ponte viene costruito sia con ricerche italiane e comparate specificamente orientate a fornire un supporto alle decisioni pubbliche, sia con strumenti di informazione facilmente fruibili, resi disponibili sul sito web.
Via Ponza 3 • 10121 Torino - Tel. 011/5160044 - fieri@fieri.it - www.fieri.it
ANTILOCO, associazione culturale affiliata ARCI, è costituita da professionisti, laureati in molteplici discipline: animatori culturali, antropologi, architetti, storici dell’arte, critici e registi cinematografici, esperti di comunicazione. Nata nel 2004, ANTILOCO lavora nel campo del sociale attraverso la realizzazione di manifestazioni culturali incentrate prevalentemente sul cinema, l’arte contemporanea ed il teatro.
Via Ivrea 47 • 10156 Torino - Tel. 339/1395832

Anno: 2007

In corso: Sì

Patner e soggetti coinvolti:
ACERIC associazione culturale dei Romeni di Ivrea e Canavese, COOPERATIVA SOCIALE MARY POPPINS, FRATIA

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