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2010 - "Considerazioni...in controtendenza" di Emiliano Bosi e Federica Tabbò

Interessati dal dibattito aperto su questo sito da Carlo Degiacomi e proseguito dalle colleghe del MAO e da Vincenzo Simone, vorremmo presentare la situazione del Museo Diffuso che ci pare essere in leggera controtendenza rispetto agli altri.
Naturalmente i dati acquisiti fino ad oggi sono molto parziali. La nostra riflessione, tuttavia, parte da alcune considerazioni basate non solo sui dati reali, ma anche sulle prenotazioni che abbiamo già registrato per i mesi prossimi.
Il Museo Diffuso da alcuni anni ha visto aumentare, in termini relativi e in termini assoluti, il numero di visitatori ‘scolastici’. Non nascondiamo che, all’inizio dell’anno scolastico, la situazione esistente e le notizie provenienti dal mondo della scuola avevano destato in noi una certa preoccupazione, portandoci a pensare che quest’anno la situazione sarebbe stata diversa.
Per questo motivo abbiamo scelto di provare a percorrere nuove strade, oltre a quelle classiche. Strade che, in sostanza, seguono le direttrici indicate da Vincenzo Simone nel suo intervento.
Abbiamo così pensato di lavorare in due direzioni.
Innanzitutto abbiamo provato, con successo, a concordare percorsi con alcuni istituti che prevedano incontri al Museo e a scuola, facilitando in questo modo il compito agli insegnanti e creando dei percorsi più strutturati che vadano al di là della semplice visita al Museo e che possano costituire un’occasione per le classi di svolgere un lavoro più completo su temi legati alla storia della città, ma che consentano anche, al Museo, di avere un feedback relativo al lavoro svolto con gli studenti.
In secondo luogo abbiamo provato a instaurare partnership con enti, musei, istituzioni che si occupano di temi analoghi a quelli del nostro Museo, in modo da facilitare il compito delle scuole nell’organizzazione delle uscite didattiche e di coinvolgere un pubblico scolastico maggiore (riteniamo che alcuni istituti e insegnanti siano più legati a determinati musei che ad altri); allo stesso modo si sono fatte richieste ad alcuni enti per far si che, considerata la situazione economica degli istituti, possano aiutare le scuole ed il Museo stesso tramite la fornitura di servizi, percorrendo una strada simile a quella che ha deciso di seguire la Regione Piemonte e citata in un precedente intervento.
Le due aree d’azione si inseriscono di diritto nell’ambito di quello che è, ormai da anni, il nucleo dell’attività didattica del Museo Diffuso (che prosegue con le visite guidate, i laboratori, le passeggiate sui luoghi di memoria, le proiezioni, il Memobus), ovvero il tentativo di collegare i cittadini alla cultura e alla storia di Torino, in un’ottica di avvicinamento verso una cittadinanza attiva e consapevole che non può esistere senza la conoscenza della propria storia.
Pur non avendo ancora un riscontro attendibile sui risultati conseguiti attraverso queste nuove proposte, possiamo dichiararci soddisfatti dell’andamento delle attività didattiche per questo inizio di anno scolastico e, tenendo conto delle prenotazioni finora effettuate, possiamo ragionevolmente sperare, in proiezione, che la tendenza registrata in questi anni non subisca uno stravolgimento (al netto delle difficoltà che la scuola deve affrontare).
E’ chiaro che un bilancio, a questo punto dell’anno, non è possibile e che il rischio di essere poi smentiti dai fatti è molto forte. Allo stesso modo non si può non considerare la particolare distribuzione delle prenotazioni ricevute (concentrate su novembre e dicembre, poi su aprile e maggio) che non rispecchia quella degli anni passati.
Quello che possiamo dire, però, è che alla luce dei fatti, nei primi mesi dell’anno scolastico 2010-2011, il numero degli studenti che hanno usufruito delle nostre attività non ha fatto registrare una diminuzione rispetto a quello dell’anno scolastico scorso, ma un lieve aumento. Questo ci fa pensare che stiamo procedendo nella giusta direzione e che, se anche le peggiori previsioni si dovessero avverare e il calo dei visitatori scolastici dovesse rivelarsi netto, le basi per uno sviluppo futuro siano state poste.

Emiliano Bosi, Federica Tabbò
Servizi Educativi
Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà

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