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I Musei dei Santi Sociali

Un suggestivo circuito museale che testimonia le opere e l’impegno di fede e solidarietà dei più noti santi sociali torinesi.

Ai santi sociali sono dedicati alcuni piccoli musei collocati in zone limitrofe a via Garibaldi. All'inizio dell'Ottocento, la povertà era molto diffusa. La sopravvivenza di almeno un quarto della popolazione torinese (circa 80.0000 persone) era affidata alla pubblica assistenza. In questo sconfortante contesto operarono i cosiddetti santi sociali torinesi, così chiamati per l'attività svolta tra i poveri, gli emarginati, gli oppressi.

Personalità eccezionali che hanno lasciato una tangibile testimonianza realizzando opere di fede e di "promozione sociale". A sinistra dei Quartieri Militari, in corso Palestro, viale ottocentesco tracciato sulle demolite fortificazioni, presso l'Istituto degli Artigianelli si trova il Museo Murialdo che raccoglie le testimonianze della vita e delle opere di San Leonardo Murialdo, il sacerdote torinese dell'Ottocento che si dedicò all'educazione e alla formazione dei fanciulli più poveri e abbandonati.

Nella casa madre salesiana, una vera e propria cittadella, si trovano le cosiddette camerette di Don Bosco, dove il santo visse e morì nel 1888. Un percorso museale dedicato alla sua vita è stato riallestito nel 2001.

Molto vicino, in via Cottolengo, il Museo Giulia di Barolo, aperto nel 1994, espone oggetti, immagini, libri e fotografie che illustrano l'attività educativa e assistenziale della marchesa, tra cui uno splendido erbario.

Le tracce della vita e dell'opera di San Giuseppe Cottolengo si incontrano all'interno della Piccola Casa della Divina Provvidenza, vera e propria città della solidarietà sviluppatasi dal piccolissimo rustico affittato dal santo nel 1832.

Infine, al beato Francesco Faà di Bruno è dedicato un piccolo museo nel quartiere San Donato, dove egli operò. Faà di Bruno fu personaggio geniale ed eclettico. Soldato, scienziato e musicista, fu anche giornalista e professore universitario e prese i voti a 51 anni. Particolarmente interessanti sono le collezioni di strumenti scientifici da lui acquistati o inventati, come il telescopio di Foucault, il fasiscopio e lo scrittoio per ciechi.

L'itinerario principale continua ripercorrendo una parte della città che a metà Ottocento, con la demolizione dei bastioni della Cittadella, è stata oggetto di una complessa pianificazione urbanistica e di riprogettazione della zona sull'asse di via Cernaia. La via è caratterizzata su un lato dai prospetti porticati di eleganti edifici di architettura neorinascimentale, fronteggiati da un vasto complesso militare eretto negli anni in cui Torino era capitale d'Italia (1861-1864). Dalla stazione ferroviaria di Porta Susa, in direzione del centro città, si raggiunge in via Guicciardini il Museo Civico Pietro Micca e dell'Assedio di Torino del 1706.

Museo Murialdo

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  • Indirizzo: Corso Palestro, 14 - Torino
  • Telefono: 011 5621786
Camerette di Don Bosco

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Museo Giulia di Barolo

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  • Indirizzo: Via Cottolengo, 22 - Torino
  • Telefono: 011 5211903
Piccola Casa della Divina Provvidenza

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  • Indirizzo: Via Cottolengo, 14 - Torino
  • Telefono: 011 5225895 
  • Sito web: www.cottolengo.org
Francesco Faà di Bruno

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Accesso disabili

I Musei dei Santi Sociali fanno parte dei “Percorsi d’arte e di cultura”:
Percorso Blu
Via Garibaldi e dintorni: la strada romana, la Torino militare e la Torino solidale

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Infopiemonte - Torinocultura - Via Garibaldi angolo Piazza Castello
Orario: tutti i giorni 10.00-19.00 (chiusura vendite e prenotazioni ore 18.00)
Numero Verde: 800.329.329 (attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00)
Si consiglia, quando possibile, di verificare le informazioni direttamente sul sito di ciascun museo.
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