Lo scorso anno lo sguardo del Garante si è posto sulla “Sezione Filtro-controllo ovuli” ubicata al pian terreno nel Padiglione A, destinata ad ospitare persone per le quali vi è il sospetto che abbiano ingerito ovuli contenenti sostanze stupefacenti.

La sezione “Filtro-controllo ovuli” è stata istituita nel 2009 per contrastare il fenomeno dello spaccio interno nella Casa Circondariale e arginare i rischi di decesso tra le persone detenute in caso di rottura degli ovuli, con lo scopo di “filtrare” le persone detenute.

Le condizioni degli ambienti e della vita detentiva della Sezione Filtro sono state oggetto di una visita ad hoc effettuata dall’ufficio del Garante Nazionale, per una valutazione più approfondita in seguito ad una prima analisi effettuata dal nostro ufficio di concerto con il Garante regionale. Come evidenziato nel rapporto del Garante nazionale e da una recente ricerca da noi finanziata con i fondi assegnati dal settore Consiglio Comunale a questo ufficio (paragrafo C.C. Lorusso e Cutugno – Mediazione e ricerca), appaiono inadeguate le condizioni igieniche di vita all’interno della stanza di pernottamento, il mobilio e i servizi igienici; non sono previste attività né momenti di socialità e appare inadatto anche l’utilizzo di personale di polizia penitenziaria per svolgere questa attività di competenza sanitaria.

Nonostante l’avvio di lavori di risistemazione, rimane irrisolta la questione di fondo: questo servizio secondo i garanti dovrebbe essere fornito in ambito sanitario e non penitenziario, come accade presso il Centro Traumatologico Ortopedico, Città della Salute e delle Scienze –Molinette per i giovani sospettati, in modo che sia tutelata la salute del soggetto, la dignità della persona detenuta e la prevenzione di trattamenti inumani o degradanti.

Auspichiamo, quindi, che i risultati della ricerca e le raccomandazioni del Garante Nazionale possano essere di supporto alla direzione dell’Istituto e al PRAP della Regione Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, per lavorare intensamente e sinergicamente al superamento dell’attuale situazione  per la tutela dei rischi di salute e per un trattamento dignitoso dei presunti “ovulatori”. La ricerca è scaricabile al link http://www.comune.torino.it/garantedetenuti/pdf/Ricerca_AMMI_15032019.pdf

Lo sguardo del garante