In data 26 luglio 2018 è stato sottoscritto un protocollo tra Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte e Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, finalizzato a promuovere il coordinamento regionale dell’Istruzione in carcere, attraverso forme condivise di intervento volte a favorire l’istruzione e l’acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro per i detenuti presso gli istituti penitenziari del Piemonte.

Il protocollo Nazionale MIUR – Ministero della Giustizia, siglato in data 26 maggio 2016 e riorganizza modelli già esistenti ma strutturandone la continuità, la gestione e l’organizzazione.

Le attività didattiche all’interno della Casa Circondariale sono organizzate su base modulare. La matrice modulare rappresenta il modello di organizzazione didattico più adatto agli adulti, essa riconosce anche i crediti pregressi. I corsi attivati nel 2018 sono stati:

CPIA1 TORINO

L’offerta formativa del CPIA1 di Torino, presso la sede carceraria, riguarda corsi di Alfabetizzazione (italiano L2) e corsi di scuola media inferiore e ha compreso nell’anno scolastico 2017-2018:

CPIA1

TIPOLOGIA OFFERTA FORMATIVA

Fasce di età frequentanti
18-24 25-35 36-45 >45 totale
Percorsi di primo livello primo periodo per licenze media 46 42 51 27 166
Percorsi di primo livello secondo periodo (uditori) 53 41 49 50 153
Percorsi di alfabetizzazione 31 64 41 23 169
Accoglienza carcere 89 118 102 96 405
Totali 219 265 243 196 893

Di cui

CPIA1

TIPOLOGIA OFFERTA FORMATIVA

frequentanti
maschi femmine italiani stranieri occupati disoccupati
Percorsi di primo livello primo periodo per licenze media 137 29 58 108 0 166
Percorsi di primo livello secondo periodo (uditori) 142 11 77 76 0 153
Percorsi di alfabetizzazione

(Italiano come L2)

148 21 12 157 0 169
Accoglienza carcere 405 0 298 107 0 405
Totali 832 64 445 448 0 893

Gli allievi che hanno superato il test di conoscenza della lingua italiana – livello A1 sono stati 14, quelli di livello A2 sono stati 40. Le licenze di scuola media sono state 120.

La “Scuola Accoglienza” del CPIA1, in seguito a richiesta dell’Istituto penitenziario di Torino, è attiva dal 2011 presso le sezioni dei Nuovi Giunti del Blocco B (B9-B10), sezioni particolarmente problematiche per il rischio suicidio e atti di autolesionismo. Vista l’impossibilità di una programmazione delle attività per il continuo turn over dei detenuti è stato creato un percorso scolastico ad hoc che giornalmente propone:

  • orientamento scolastico dentro e fuori dal carcere
  • orienteering in Istituto
  • servizio biblioteca Nuovi Giunti
  • attività di lettura di riviste e quotidiani con dialogo e confronto di esperienze di vita
  • progetto cinema: una volta la settimana si proietta un film nel teatro dell’Istituto
  • laboratorio di sopravvivenza linguistica per muoversi in carcere

Nel 2018 la Scuola Accoglienza si è arricchita di un incontro mensile con Garanti, studenti e docenti della facoltà di giurisprudenza per la distribuzione della guida dei diritti dei detenuti e il commento della stessa. La Scuola Accoglienza, durante il solo anno scolastico 2017/2018, ha coinvolto 718 nuovi giunti.

PRIMO LICEO ARTISTICO

Di particolare interesse è la continuità del progetto dedicato ai detenuti sex offender, che attraverso un bando nazionale offre ai detenuti di tutta Italia di poter accedere al percorso del Primo Liceo Artistico. la sezione carceraria del Primo Liceo Artistico è stata attivata nell’anno scolastico 2013/14 con una classe prima e conta ora 5 classi per un totale di circa 50 studenti (numerosi nelle classi 1° e 2° e poi con un fisiologico e sistematico calo che determina una presenza di pochi studenti nell’ultimo anno); a luglio 2018 ci sono stati i primi diplomati che hanno completato il percorso quinquennale.

L’orario di 34 ore settimanale copre tutte le discipline.

Nel 2018 è proseguito il progetto “Riqualificazione aree della Casa Circondariale” che prevede la decorazione e installazione di manufatti artistici prodotti dagli studenti del Liceo; a febbraio sono state inaugurate le sale colloquio, a maggio è stato completato il corridoio del Pad. B, a ottobre è stato decorato il portone di un accesso del cortile esterno. Tale Progetto ha visto anche la partecipazione di studenti delle classi della sede ufficiale del Liceo a cui è stata riconosciuta l’attività come Alternanza Scuola Lavoro.

E’ tuttora in corso il progetto del Museo Egizio “Liberi di imparare” per il quale sono stati realizzati manufatti (papiri, cassette di legno, vasi di ceramica, stele, ecc.) repliche precise degli originali del Museo in particolare per essere utilizzate nel progetto “Il museo fuori dal Museo” dell’Egizio nei Laboratori didattici tenuti dagli esperti del museo stesso negli ospedali (in particolare l’infantile Regina Margherita), Case di riposo e Istituti di pena.

Il Progetto è stato realizzato in collaborazione con la sezione carceraria dell’Istituto Plana per la lavorazione delle parti in legno e ha visto l’intervento del personale del Museo che ha tenuto lezioni teoriche di Storia egizia agli studenti in carcere.

A dicembre è stata inaugurata nei locali del Museo una esposizione dei lavori che ha avuto una notevole risonanza mediatica e che sarà in primavera spostata al Palazzo di Giustizia. I lavori con gli studenti detenuti stanno proseguendo anche per la realizzazione di una specifica mostra itinerante di papiri nelle biblioteche cittadine prevista da marzo 2019.

A novembre 2018 è stato presentato il Progetto “L’arte totale. La luce al buio. L’arte nei luoghi di reclusione”. L’iniziativa, organizzata dal Centro Interculturale della Città di Torino, Fondazione Benvenuti in Italia e Primo Liceo Artistico Torino – Sezione Carceraria, intende sviluppare il tema dell’accessibilità culturale e della cultura dell’accessibilità, promosso nel programma “Torino verso una città accessibile” a cura dell’Assessorato alla Cultura in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio Culturale.

Il Progetto prevede anche lezioni teoriche di esperti esterni e gli studenti saranno stimolati ad esprimere la propria creatività producendo un’opera collettiva che verrà donata alla “Casa delle Religioni” di Torino.

L’ISTITUTO PLANA AMPLIA LA SUA OFFERTA

Il numero di iscritti all’Istituto professionale di Stato per l’industria e l’artigianato “G. Plana” (Torino) si mantiene stabile negli anni. Alla fine dell’anno 2018 ed in riferimento all’ A.S. 2018-19 erano iscritti 82 allievi in 5 sezioni: due prime, due seconde e una terza. Situazione simile anche per l’anno scolastico precedente.

A luglio 2018 (A.S. 17/18) hanno conseguito la qualifica regionale “Operatore del Legno” 6 allievi che hanno superato l’esame con commissione esterna nominata dalla Regione.

Oltre alla didattica scolastica, si sono avviati nuovi progetti con il Museo Ferroviario Piemontese e con il Museo Egizio iniziati lo scorso anno scolastico e proseguiti anche nell’anno in corso.

Nell’anno in corso si è avviata inoltre una collaborazione progettuale con l’associazione “Teatro e Società” di Torino.

Ogni anno viene riproposto il Progetto “Staffetta di scrittura creativa” con la Bimed – Biennale delle Arti e delle Scienze del Mediterraneo.

Di seguito una breve descrizione dei progetti:

“Realizzazione copie di oggetti in legno simili a quelle esposte al Museo Egizio” in collaborazione con il Museo Egizio, gli allievi del Primo Liceo Artistico e del Plana hanno realizzato e realizzeranno in laboratorio oggetti in legno che verranno poi decorati dagli allievi del Liceo Artistico. Oggetti che verranno utilizzati dal Museo per il progetto “Il museo fuori dal museo”. (allievi coinvolti 12 – classe 3A);

“Recupero carrozze ferroviarie” in collaborazione con il Museo Ferroviario Piemontese si è organizzato uno stage simulato per poter consentire agli allievi, frequentanti il terzo anno, di conseguire la qualifica professionale regionale “Operatore del Legno”. Nel contesto del progetto si realizzeranno, con gli allievi, elementi costruttivi e di arredo in legno, al fine di ristrutturare carrozze ferroviarie dei primi del novecento. Carrozze che verranno poi utilizzate in itinerari turistici dedicati ai percorsi ferroviari dell’epoca (allievi coinvolti 42 classi 2A-2B-3A);

“Corso formativo per i Detenuti sui Mestieri del Teatro” in collaborazione con l’associazione Teatro e Società di Torino e la Compagnia della Fortezza di Volterra, gli allievi del Plana della classe terza partecipano ad un corso di scenografia teatrale imparando a realizzare elementi in legno idonei a creare le diverse scenografie teatrali. Coinvolta la classe 3 A

“Staffetta di scrittura Creativa” in collaborazione con l’associazione BIMED, il progetto viene proposto da anni agli allievi del Plana. Si tratta di scrivere un libro, con la collaborazione organizzativa dalla Bimed e di altre 9 scuole distribuite sul territorio nazionale. Gli allievi di ogni singola scuola scrivono un capitolo del libro su un Incipit assegnato.

Ricordiamo inoltre la nuova collaborazione tra il museo Ferroviario e l’Istituto Plana presentato nel paragrafo IL GARANTE E IL DIALOGO CON LE AMMINISTRAZIONI (pag.18) che apre la strada a nuove progettualità future mirate a specifiche competenze professionali.

ISTITUTO INDUSTRIALE STATALE GIULIO (TORINO)

La Sezione carceraria dell’Istituto di istruzione superiore “C. I. Giulio” di Torino nasce dal Progetto “Studiare vale la pena”, promosso da I.I.S. “C.I. Giulio” di Torino, che organizza da 9 anni percorsi scolastici intra moenia di istruzione secondaria superiore all’interno della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno”, strutturati da ottobre a giugno sull’ordinamento ministeriale, in partnership con C.P.I.A. 1 di Torino e SPI CGIL Auser.

L’ambito delle finalità nel quale si muove è dato dalla promozione di attività formative continuative di istruzione secondaria superiore intra moenia, dal miglioramento dello stato detentivo, dalla composizione di sinergie col territorio anche in partenariato o in rete, da attività di orientamento extra moenia per la continuazione dello studio presso l’istituzione scolastica secondaria e per il supporto individuale allo studente scarcerato.

Di seguito i dati dei frequentati il piano di studio dell’Istituto Giulio:

Padiglione A: 6 allievi (terzo e quarto anno)

Padiglione E: 15 allievi (prima e seconda ) + 5 della classe quinta, sosterranno l’esame di stato

Vi sono, inoltre, allievi sparsi nei blocchi iscritti al corso da privatisti seguito, con orario di lezione diverso, da insegnanti volontari afferenti sempre al Giulio, ma con procedure diverse.

Padiglione A: 7 allievi

Padiglione B: nessun allievo

Padiglione C: nessun allievo

Padiglione F: 3 allievi

La classe degli agenti di Polizia Penitenziaria, realizzata negli anni scorsi, non è più attivata in Istituto, ma quattro assistenti stanno terminando il piano di studi all’esterno.

IL POLO UNIVERSITARIO

L’istituzione del Polo Universitario ha le sue radici negli anni ottanta, quando l’allora Facoltà di Scienze Politiche dell’Ateneo volle garantire ai detenuti l’esercizio del diritto allo studio attraverso il Protocollo d’intesa firmato nel 1998 tra Università di Torino, Tribunale di Sorveglianza e Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria. Poco dopo, oltre a Scienze Politiche, si affiancarono Giurisprudenza e altri percorsi disciplinari. Solo negli ultimi quattro anni accademici si sono laureati 23 studenti: 17 nella triennale di Scienze Politiche e Sociali; 5 nella triennale in Diritto per le Imprese e le Istituzioni del Dipartimento di Giurisprudenza; 1 nella laurea a ciclo unico in Giurisprudenza.

Nell’anno scolastico 2018-19 i nuovi immatricolati (iscritti al primo anno di triennale) sono stati 7, pertanto in totale gli studenti in carico al Polo sono 39. I loro percorsi di studio si articolano su più corsi di laurea, tra triennale in Scienze Politiche e sociali, tre diverse magistrali del Dipartimento di Culture, politica e società; Triennale, Magistrale e Ciclo unico di Giurisprudenza; triennale in Matematica e triennale in Beni Culturali. Si differenziano tra studenti ristretti nella sezione del Polo (al momento 19), studenti (7) che, per motivi dovuti alle loro specifiche condizioni, si trovano in altre Sezioni dello stesso carcere torinese, cui si sono aggiunti 2 studenti in altre carceri (Cuneo e Campobasso, per trasferimento da Ivrea). Per la prima volta si è iscritta una detenuta della Sezione femminile. La maggior parte degli studenti vive in carcere (29) e 9 studenti fruiscono invece di misure alternative; uno studente ha già scontato la pena, ma prosegue comunque gli studi.

Nelle sessioni dell’A.A. 2016/17 si sono laureati 3 studenti: tutti del Corso di laurea triennale in Scienze Politiche e sociali. Hanno deciso tutti e tre di proseguire gli studi inscrivendosi a Corsi di laurea Magistrali.

Nelle sessioni dell’A.A. 2017/18 si sono laureati 3 studenti, 1 nel Corso di laurea triennale in Scienze Politiche e sociali, 1 nel corso di laurea Magistrale Comunicazione ICT e media e 1 nel Corso di laurea Magistrale Scienze internazionali. Lo studente laureato nel Corso di laurea triennale in Scienze Politiche e sociali si è iscritto al Corso di Laurea Magistrale in Sociologia.

Di seguito tabella particolareggiata:

CDS x ANNO 2016/17 2017/18 2018/19
Scienze politiche e sociali (triennale) 15 15 19
1 8 4 6
2 4 7 3
3 1 3 9
Fuori corso 2 1 1
Comunicazione ICT e media (magistrale) 4 3 1
1 2    
2 2 2  
Fuori corso   1 1
Scienze internazionali (magistrale) 3 3 2
Fuori corso 3 3 2
Sociologia (magistrale) 2 6 4
1 1 2 1
2 1 3 2
Fuori corso   1 1
Diritto per imprese e istituzioni (triennale) 6 4 6
1 2 1 1
2 1 1 2
3 2 1 1
Fuori corso. 1 1 2
Scienze amministrative e giuridiche per organizzazioni pubbliche e private (magistrale) 3 3 3
1 1    
2 2 1  
Fuori corso   2 3
Giurisprudenza Ciclo unico 3 3 2
5 1    
Fuori corso 2 3 2
Matematica                                                   1 1 1
Beni Culturali                                            1 1 1
Totale 38 39 39
Genere e nazionalità 2016/17 2017/18 2018/19
M. Italiani 26 28 29
M. Stranieri 12 11 9
F. Straniera     1
Totale 38 39 39

 

Collocazione 2016/17 2017/18 2018/19
Sezione Polo 23 23 19
Altri Padiglioni 5 4 7
Sezione femminile     1
Altro carcere   1 2
Misure alternative 10 10 9
Liberi   1 1
Totale 38 39 39

 

 

L’Università ci riferisce inoltre che nei primi mesi del 2019 sarà consentito agli studenti detenuti di accedere alle risorse informatiche dell’Ateneo sia per le pratiche amministrative che per tutto ciò che concerne la didattica: rapporti con i docenti, condivisione di materiali e documenti, fruizione dei corsi on-line erogati dai Dipartimenti, ecc. grazie alla definizione del capitolato tecnico e dell’affidamento dei lavori per l’implementazione della rete internet tra il Polo e i siti dell’Università di Torino.

LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Nell’anno scolastico 2017/2018, la fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri Onlus, ente storico di formazione professionale no profit della Città, e l’Ente Formont di Venaria hanno portato a conclusione i percorsi formativi sotto elencati:

 

FORMONT DI VENARIA – Venaria ore n° partecipanti n° ritirati
Addetto cucina 500 14 3

 

CASA DI CARITA’ ARTI E MESTIERI ONLUS

Centro di Torino – C.so Benedetto Brin, 26

ore n° partecipanti n° ritirati
addetto al giardinaggio e ortofrutticoltura 600 15 3
addetto alla sistemazione e manutenzione aree verdi 500 18 3
operatore delle confezioni – sarto confezionista 600 13 2
collaboratore di cucina 500 16 5
addetto impianti elettrici civili 500 17 5
addetto installazione impianti idrosanitari 600 16 5
operatore della riqualificazione energetica degli edifici 500 16 6
addetto panificatore pasticcere 600 17 9

 

Negli ultimi anni la formazione ha strutturato un’interessante forma di orientamento e di accompagnamento al lavoro attraverso tirocini formativi, sia internamente con le Cooperative presenti, sia nell’ambito delle mansioni dell’Amministrazione Penitenziaria.

ALTRE ATTIVITA’ CULTURALI, RICREATIVE E SPORTIVE

Sono sempre più numerose le attività organizzate all’interno della Casa circondariale di Torino destinate a sviluppare capacità e competenze delle persone detenute. Molte di queste attività, costantemente proposte, sono possibili grazie alla volontà e creatività delle Associazioni del territorio o dei singoli cittadini. Negli ultimi anni si sono raffinate le idee progettuali indirizzando gli interventi a favore del cambiamento culturale fuori e dentro il carcere.

Ricordiamo i momenti musicali organizzati dalla Città (MI.TO. – Settembre musica, Jazz Festival), i concerti di musica gospel, quelli offerti dal Conservatorio di Torino o da singoli artisti come nel caso di Stefano Bollani che il 19 novembre 2018 si è esibito al padiglione E.

Tra gli sport, i più praticati all’interno dell’Istituto si confermano il calcio e la pallavolo, per i quali periodicamente vengono organizzati tornei che coinvolgono persone detenute, familiari, agenti penitenziari, squadre esterne. Presente dal 2011 la squadra di rugby dell’Istituto che registra buoni risultati nel campionato. Pluriennale anche l’attività boxistica con frequenza costante. Utilizzate anche le palestre dei padiglioni per allenamenti, ginnastica a corpo libero o con attrezzi.

Associazioni di volontari propongono, inoltre, attività ricreative e formative che favoriscono la socializzazione e fanno acquisire abilità specifiche. Tra queste ricordiamo i laboratori teatrali, i corsi di canto, corso di ballo latino-americano.

Di degna nota è il progetto sperimentale nazionale “PER ASPERA AD ASTRA – come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza” promosso dalle fondazioni bancarie facenti capo al gruppo ACRI che è rappresentato a Torino dalla Compagnia di San Paolo. Presso la Casa Circondariale l’Associazione Teatro e Società di Torino con il coordinamento di Claudio Montagna ha organizzato tre corsi di formazione sui mestieri del teatro, di 104 ore caduno, che hanno avuto inizio a fine settembre 2018 e si concluderanno entro fine febbraio 2019. Entro metà marzo verrà presentata al pubblico una performance teatrale frutto dell’assemblaggio di quanto prodotto durante le lezioni presso i tre padiglioni, intitolata “Il re di zucchero”. Per l’intero progetto collaboreranno il Teatro Stabile di Torino e l’IPIA Plana-Casa Circondariale di Torino.

Ci pare doveroso, inoltre, segnalare l’impegno dell’Associazione La Brezza che anche nel 2018 attraverso il team di volontari che ne fanno parte ha dato continuità a laboratori artistici di valore. Il progetto Scambi in luce, giunto alla sesta edizione, ha nuovamente visto l’uscita dalla Casa Circondariale di Torino di lampade realizzate presso tutti i padiglioni dell’Istituto, dall’IPM Ferrante Aporti e dal carcere di Alessandria. Le lampade sono state inserite in diversi punti della Città: presso la Biblioteca di Centrale di Torino, l’Istituto Bodoni Paravia, le Case del Quartiere di Torino, La Sala delle Arti del Comune di Collegno e presso la Casa Circondariale Don Soria di Alessandria. In collaborazione con l’Ufficio Garante, presso la Sala delle Colonne del Comune di Torino è stato presentato dall’Associazione la Brezza il progetto per le Scuole Superiori del territorio, dal titolo “Entro un attimo” con la collaborazione con l’Istituto Bodoni Paravia, in chiusura di un ampio lavoro che ha coinvolte le donne detenute della Casa Circondariale.

In aumento anche le attività dell’Associazione Carlo Tancredi e Giulia di Barolo che contribuisce ad attività culturali presso il Polo Universitario con un sostegno ed accompagnamento per le persone che accedono alle misure alternative. Dallo scorso anno del loro contributo ne hanno anche fruito le donne detenute all’ICAM attraverso attività culinarie.

Per tutto il 2018 è stato attivo nella quinta sezione del padiglione C (protetti promiscui) il progetto CEC-IC (Comunità Educante con i Carcerati nell’ Istituto Carcere). Il progetto è promosso dalla Comunità Papa Giovanni XXIII ha al suo interno volontari provenienti anche da altre associazioni. Il numero di volontari sono triplicati nel corso dell’anno passando da 5 a 15 con una massiccia presenza di ragazzi universitari provenienti da corsi di studi attinenti al mondo della giustizia penale (psicologia, criminologia). Sono coinvolte circa 15 persone detenute. Gli scopi del progetto sono principalmente due: creare un gruppo in cui sperimentarsi nelle relazioni in maniera adeguata, per prepararsi all’eventuale inserimento in una comunità educativa o al rientro nella società; vivere l’esperienza carceraria col fine di un reale miglioramento personale. La comunità Papa Giovanni XXIII, da 8 anni, è presente all’interno della Casa Circondariale con progetti di supporto a detenuti con pene lunghe e incontri finalizzati all’accoglienza in misure alternative alla detenzione presso le case di accoglienza della Comunità Papa Giovanni XXIII. Da Maggio 2018, dopo una serie di incontri che hanno visto impegnati anche noi, la comunità Papa Giovanni XXIII sta lavorando per l’apertura di una casa CEC (Comunità Educante con i Carcerati) sul territorio di Torino, nel quartiere Falchera, che andrà ad aggiungersi alle sei ad oggi presenti sul territorio nazionale. Le case CEC fanno parte della grande famiglia dell’APAC (Associazione per la Protezione e Assistenza Condannati) di origine Brasiliana, che ha ricevuto il riconoscimento dell’ONU come la migliore realtà nel panorama mondiale per la gestione del detenuto.

Il contributo delle Associazioni è prezioso perché mediante il loro lavoro spesso si fanno “antenne” all’interno di problemi e criticità che il nostro Ufficio prende in carico cercando di attivare le azioni necessarie alla risoluzione.

Proseguono i progetti promossi e realizzati dall’Assessorato alla Cultura del comune di Torino, nei dettagli illustrati all’allegato n. 17.

BIBLIOTECHE

Ad oggi il servizio di prestito arriva in tutti i padiglioni del carcere con alcune differenze. Nel Blocco E è possibile per i detenuti recarsi liberamente in biblioteca e con una precisa organizzazione interna possono sia consultare che prendere in prestito i libri. Mentre per i Blocchi A, B e C è stato predisposto un carrello con cui il personale addetto alla Biblioteca passa nelle diverse Sezioni così da far consultare il Catalogo per effettuare la richiesta del prestito e per ritirare i libri letti. Oltre ai consueti modelli di richiesta, che sono sempre meno necessari, il passaggio con il carrello dei libri è uno strumento oramai rodato a disposizione delle persone per incentivare la lettura anche in quei soggetti che non desiderano un libro in particolare. Il catalogo condiviso di tutte le biblioteche viene aggiornato ogni 6/8 mesi ed è, inoltre, attivo un servizio di interprestito tra le varie biblioteche interne al carcere ed è possibile richiedere volumi non presenti in Istituto, ma in tutte le sedi cittadine del Sistema bibliotecario urbano. Si è inoltre aperto e stimolato il prestito anche al personale non detenuto: agenti, educatori, psicologi, personale sanitario, volontari, ecc. e Sezioni speciali, come l’Alta Sicurezza, in cui precedentemente il servizio di prestito era più difficile.

Da inizio 2018, nella Biblioteca centrale, quella del Padiglione A, è attivo anche il prestito dei CD musicali. Nella biblioteca è presente anche l’audioteca del Progetto CO2 Controllare l’odio della PCM di Franco Mussida, rispetto al quale permangono alcune difficoltà legate a problemi logistici per la sua fruizione. Insieme al coordinatore Marco Monfredini, dipendente delle biblioteche civiche torinesi, lavorano nelle biblioteche detenuti assunti dall’amministrazione e volontari, opportunamente formati.

Oltre all’attività ordinaria di prestito e restituzione libri le biblioteche organizzano diverse iniziative:

  • “Tra le pagine bianche”, quattro incontri, da ottobre 2018 a gennaio 2019, in collaborazione con il circolo culturale B-Locale, un mercoledì al mese con scrittori che raccontano chi erano prima di diventare scrittori, cosa li ha portati a scrivere, il rapporto tra il tempo e la scrittura; è stato riscontrato un ottimo interesse da parte delle persone detenute, che hanno chiesto di continuare il percorso. Gli incontri sono stati organizzati coinvolgendo diversi padiglioni dell’Istituto.
  • Una giuria, composta da 25 persone detenute, ha collaborato al concorso “Sognalib(e)ro”, organizzato dal giornalista Bruno Ventavoli di Tutto Libri con il Comune di Modena, leggendo e assegnando un punteggio in base al gradimento a tre romanzi in concorso. E’ stato assegnato inoltre il premio di migliore scrittore emergente ad una persona che ha scoperto questa sua attitudine durante la reclusione.
  • Il Cineforum – visione di film e discussione in particolare di puntate autoconclusive di Serie tv che hanno una durata inferiore ad un’ora. L’attività è rivolta solitamente a circa una ventina di persone. Il film è introdotto da una breve descrizione del tema e della biografia del regista. Dopo il film si stimola una discussione e si dà spazio alle riflessioni dei partecipanti.
  • Collaborazione tra il Circolo dei lettori, Biblioteche Civiche Torinesi e case editrici: ogni mese, l’Istituto Lorusso e Cutugno si arricchisce di nuovi libri, tre titoli diversi, in 3 copie, scelti fra le novità editoriali spaziando dai romanzi ai saggi alle graphic novel fino ai best seller presenti in classifica.

Altri progetti in corso:

  • Reading da L’Aumento di Georges Perec: laboratorio teatrale di tre-quattro incontri alla settimana con tre persone detenute per la realizzazione di un reading
  • Corso di djembé, strumento musicale di origine africana, presso la biblioteca centrale
Le attività di istruzione e formazione