COOPERATIVE

L’ingresso in carcere delle diverse Cooperative si può collocare tra il 2002 ed il 2007. Al 31 dicembre 2018 il lavoro in carcere coinvolge n. 8 Cooperative di tipo B. La tabella offre un quadro della situazione al 31.12.2018.

In ambito lavorativo nello scorso anno si constata che alcune attività particolarmente significative, come il Ristorante all’interno del Carcere, dopo un breve periodo ha sospeso la propria attività, azione che inevitabilmente ha ricadute sulle persone impegnate nel progetto.

Nel 2018 ha aperto la Caffetteria del Tribunale di Torino, affidata tramite appalto da parte del Comune all’ATI (Associazione Temporanea Imprese), composta da Liberamensa e dal Consorzio Abele Lavoro, in partenariato con la cooperativa Pausa Cafè, occasione di inserimento lavorativo per altre persone detenute. Di seguito i dati delle cooperative:

cooperativa attivita’ totale lavoratori assunti borsa lavoro o tirocinio italiani stranieri
ETA BETA Redazione Lettera 21 6 uomini 3 3 2 4
EXTRALIBERI Serigrafia 4 uomini 4   2 2
Sartoria 2 donne   2   2
Negozio 1 uomo   1   1
LIBERAMENSA Bar ristorante 1 uomo 1   1  
Cucina Carcere 2 uomini   2 2  
Panificio 5 (4 uomini 1 donna) 3 2 4 1
Base 202 2 uomini 1 1    
c.so Giulio 1 uomo 1      
Caffè Tribunale 4 (3 uomini 1 donna) 4   3 1
Bar Museo Egizio 1 uomo 1      
ECOSOL Vivaio 3 uomini 3   1 2
  Car2go 1 uomo 1     1
IMPATTO ZERO (Senza Macchia è stata incorporata ad aprile 2018) Lavanderia 4 uomini 3 1 2 2
Stiratura 3 donne 2 1   3
Attività esterna 1 donna 1     1
PAUSA CAFFE’ Bistro Pausa Caffè 2 uomini 2     2
Torrefazione 2 uomini 2     2
PATCHANKA Sartoria sociale Il gelso 1 donna        
TOTALE   46        

ALLE DIRETTE DIPENDENZE DEL MINISTERO

La Casa Circondariale ha fornito i dati relativi all’anno 2018 evidenziando come la maggior parte delle persone detenute che hanno lavorato alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria sono da considerarsi a part-time: meno di 6 ore al giorno (il full time è considerato un lavoro giornaliero tra le 6 e le 6,40 ore) e di durata limitata nel tempo.

Sono state 887 nell’arco del 2018 le persone che hanno lavorato a mercede: 40 donne straniere, 55 donne italiane, 385 uomini stranieri, 407 uomini italiani.

Sono stati assegnati 1133 incarichi 46 volte a donne straniere, 73 volte a donne italiane, 459 volte a uomini stranieri, 555 volte a uomini italiani.

A titolo di esempio si evidenzia che, alla data del 31 dicembre 2018 i lavoranti attivi erano 278 di cui addetti ai servizi d’istituto 264 e addetti alla MOF (Manutenzione Ordinaria del Fabbricato) 28.

Le attività sono quelle abituali previste all’interno del carcere: muratori, addetti pulizie, addetto alla distribuzione pasti, idraulici, imbianchini, manovali, addetti cucina, assistenti alla persona, addetti spesa, fabbri, scrivani, magazzinieri, riparatori radio-tv, addetti lavaggio automezzi, giardinieri.

PERSONE CON OCCUPAZIONE IN ART.21 O SEMILIBERTA’

Di seguito riportiamo i dati relativi ai lavoratori interni ed esterni in Art.21 o Semilibertà, dai quali si evince il grande sforzo della Direzione della Casa Circondariale compiuto costantemente nel promuovere, attraverso il lavoro, il reinserimento delle persone detenute.

Tabella attività lavorativa svolta dai semiliberi. Situazione al 31-12-2018

Datore N.° persone
lavoranti in proprio 1 (uomo – italiano)
alle dipendenze amm.ne penitenziaria 3 (uomini – italiani)
alle dipendenze datore lavoro esterno 39 (2 donne italiane, 1 straniera, 38 uomini italiani, 5 stranieri)
TOTALE 70

 

 

Tabella attività lavorativa svolta dagli art. 21 in esterno. Situazione al 31-12-2018

Datore N° persone
cooperative 13 (3 uomini italiani, 10 uomini stranieri)
imprese 2 uomini italiani
enti pubblici 7(di cui presso la Città di Torino: 2) 3 uomini stranieri, 3 uomini italiani, 1 donna straniera
Direzione C.C. 18 (4 uomini stranieri, 12 uomini italiani, 2 donne italiane)
 

7 Caritas Diocesana Torino,

7 Ufficio Pio Compagnia di S. Paolo

14 borse lavoro (13 uomini italiani, 1 uomo straniero)
TOTALE 54 ( Tra cui 3 donne)

 

 

Nella precedente tabella non sono stati considerati i lavoratori presso AMIAT in quanto alla data di riferimento (31 dicembre) avevano da poco terminato il loro periodo lavorativo.

Hanno lavorato in tale forma trenta persone detenute, di cui due donne.

Le lavorazioni all’interno dell’istituto hanno una bassa incidenza per quanto riguarda il numero di persone detenute coinvolte. Si segnala una crescita dei numeri delle persone in art. 21 (lavoro esterno) e semiliberi, inseriti in percorsi lavorativi (o spesso tramite la formula dei lavori socialmente utili) grazie a protocolli d’intesa siglati direttamente dall’Amministrazione penitenziaria e gli enti locali. Si nota come queste mansioni spesso garantiscano stipendi contenuti e non tengano conto di un eventuale sbocco professionale futuro: il lavoratore, concluso il semestre di lavoro – per i più fortunati 18 mesi – non viene stabilizzato in azienda.

LOGOS

Il progetto LOGOS è attivo dal 2003 ed è stato rivisitato profondamente nel 2006 (dal 2006 ad oggi ogni anno è stato migliorato cercando di rispondere il più adeguatamente possibile alle esigenze dei beneficiari, segue l’obiettivo di offrire una opportunità concreta a quanti, in prossimità del fine pena, necessitano di un sostegno per raggiungere l’autonomia indispensabile a conseguire un effettivo reinserimento sociale; la finalità ultima è quella di tentare di incidere positivamente sulla riduzione del rischio di recidiva.

I destinatari sono persone maggiorenni italiane e straniere regolarmente soggiornanti, di ambo i sessi, scarcerate da non più di dodici mesi, i cui nuclei familiari o le cui reti relazionali abbiano la città di Torino come riferimento e per i quali sussistano le condizioni previste dal progetto.

Di seguito si riportano i dati relativi agli inserimenti lavorativi avvenuti nel 2018 (approfonditi nell’allegato n.15):

CITTADINANZA

 
Italiana 99
EU 10
NON EU 41
Apolide  

Totale

150

ETA’  
18-25 24
26-30 6
31-40 28
41-50 51
51-60 28
oltre 60 13
Totale 150

Genere

uomini 117
donne 33
Totale 150
Il lavoro all’interno e all’esterno dell’istituto