Un monumento funebre in ricordo dei pionieri dell’industria automobilistica

L'inaugurazione del monumento dedicato ai fratelli Ceirano. Con la fascia tricolore, il presidente del Consiglio comunale, Fabio Versaci. A sinistra il presidente dell'associazione RACI, Antonio Carella; a destra, Filippo Mollea Ceirano.

A ricordare nel tempo i meriti dei tre fratelli Ceirano, protagonisti nei primi decenni del Novecento di un fondamentale impulso allo sviluppo automobilistico torinese creando ben dieci aziende di automobili (Welleyes, F.lli Ceirano, G.G. F.lli Ceirano, Star, Junior, Itala, Scat, Giovanni Ceirano Fabbrica Automobili, Fata), oggi pomeriggio è stato inaugurato un monumento funerario al cimitero Monumentale.
“Lavoratori tenaci, instancabili, estrosi e geniali i Ceirano rimasero però sempre artigiani, anche quando si trovarono a capo di centinaia e centinaia di operai, perché così li portava la loro natura semplice, ingenua, quasi primitiva. Proverbiale è rimasto il loro carattere turbolento, impulsivo che non li lasciava mai andare d’accordo per lungo tempo non solo con gli altri, ma nemmeno tra loro. Questa è la causa principale delle numerose aziende da essi create; facevano e disfacevano società e officine, fabbriche con una facilità impressionante, riuscendo a trovare sempre i capitali necessari, senza rendersi conto che quella loro incostanza non solo era utilissima per lo sviluppo e il progresso dell’automobile, ma vista e valutata a distanza di anni li avrebbe fatti apparire più che dei pionieri, in un certo senso, dell’industria automobilistica italiana”.
Era il 1966 quando Vittorio Mazzoris ricordava con queste parole i Ceirano, ma v’è da chiedersi ancora oggi se i tre fratelli fossero stati uniti che cosa avrebbero potuto realizzare.
Una bella pagina degli albori della nostra storia industriale riemerge ai giorni nostri grazie all’iniziativa dell’associazione di collezionisti di vetture d’epoca, la Registro ancetres club Italia (Raci), finanziatrice dell’iniziativa.
In una nicchia di passaggio dal campo primitivo nord e la prima e seconda ampliazione si può ora ammirare un monumento composto da un basamento in diorite d’Anzola sistemato a pavimento sopra tre gradoni di granito azzurro, della cava del Gran Paradiso, con lavorazione in parte lucida in parte martellinata. La facciata in granito contiene l’epigrafe e le ceramiche artistiche dei personaggi commemorati.
La Città ha accolto la proposta con entusiasmo la proposta di Raci, patrocinando l’iniziativa e intervenendo alla cerimonia inaugurale con il Gonfalone civico e la presenza di un rappresentante istituzionale, il presidente del Consiglio comunale, Fabio Versaci.
La scelta della data del 26 maggio non è casuale, l’iniziativa rientra nel calendario della Settimana per la scoperta dei cimiteri europei e il ricordo dei pionieri della locomozione torinese (e quindi italiana) può essere l’occasione per visitare le tante opere d’arte funeraria presenti in copioso numero nel principale camposanto cittadino.

(Roberto Tartara)