Sudan e Torino insieme per l’integrazione

Alla prima riunione alla ripresa dei lavori dopo la pausa estiva, la Commissione Speciale Contrasto fenomeni di intolleranza e razzismo, presieduta da Abdullahi Ahmed (PD), ha audito i rappresentanti dellAssociazione Sudanese Torino.

Fondata nel 2006, l’associazione – hanno spiegato i responsabili – è nata come un’occasione di ritrovo per persone di nazionalità sudanese, con l’obiettivo di favorire l’integrazione, in particolare delle donne, nella società torinese e di contribuire al suo benessere, anche nei momenti di difficoltà. Come accaduto, ad esempio, in occasione dell’emergenza pandemica.

Un altro obiettivo è quello di insegnare ai migranti di seconda generazione la lingua araba e la cultura sudanese e di promuovere opportunità di lavoro, anche attraverso corsi di formazione serali e durante il week-end.

I referenti della no profit hanno quindi evidenziato la grave situazione in Sudan a causa della guerra, chiedendo alla Commissione di sensibilizzare la cittadinanza su un conflitto di cui l’opinione pubblica sembra essersi dimenticata.

Nel dibattito in Commissione, la consigliera Amalia Santiangeli (PD) ha chiesto informazioni sulle attività svolte in favore delle donne.

Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) ha rimarcato la necessità di porre maggiore attenzione all’emergenza in Darfur, mentre Tony Ledda (PD) ha ribadito la disponibilità dell’Amministrazione a collaborare con la comunità.

Angelo Catanzaro (PD) ha suggerito all’associazione di avvalersi dei servizi messi a disposizione dal Centro Servizi per il Volontariato; Lorenza Patriarca (PD) e Abdullahi Ahmed (PD) hanno domandato approfondimenti sulle attività scolastiche proposte.

Infine, Ludovica Cioria (PD) ha evidenziato la necessità di offrire nuovi spazi alle associazioni, anche in ambito metropolitano.

Massimiliano Quirico