Rai Torino, ancora incertezze sui servizi di facchinaggio

Ci troviamo ancora una volta di fronte a lavoratori e lavoratrici che vedono calpestati i propri diritti – ha dichiarato Enzo Liardo (Fratelli d’Italia), presentando una proposta di ordine del giorno per tutelare coloro che operano nei servizi di facchinaggio nelle sedi Rai di Torino, in occasione della seduta del 1° febbraio 2023 della Commissione Lavoro della Città di Torino, presieduta da Pierino Crema (PD).

Enzo Liardo ha quindi auspicato che non avvenga lo svuotamento delle sedi Rai torinesi.

La Rai sta continuando a ridurre i servizi, e quindi le maestranze occupate nei servizi di facchinaggio nelle sedi cittadine, praticamente dimezzando il personale – ha denunciato in Commissione Matteo Rossi, sindacalista Fisascat Cisl.

Non riusciamo ad avere un’interlocuzione con la Rai sul futuro del Centro di produzione, nonostante lo sciopero dello scorso 12 dicembre – ha aggiunto Fabrizio Aquilini, rls Slc Cgil – e speriamo in un intervento delle Istituzioni per aprire un dialogo, per non rassegnarci al declino e non disperdere professionalità importanti.

Il problema sono il lavoro precario e la mancanza di prospettive su occupazione e appalti Rai – ha ribadito Sarah Pantò, Filcams Cgil.

Occorre ragionare anche sul Centro produzione Rai di Torino – ha affermato l’assessora al Lavoro della Città di Torino, Gianna Pentenero – e per questo motivo sindaco Lo Russo e governatore Cirio hanno chiesto un incontro con i vertici Rai nazionali, mentre io domani vedrò i dirigenti regionali per approfondire la questione.

La situazione è preoccupante e dovrebbero essere bandite gare d’appalto per servizi di durata maggiore, per più anni e per più ore di lavoro – hanno dichiarato nel dibattito Pierino Crema (PD) e Giuseppe Catizone (Lega), manifestando la propria solidarietà a lavoratori e lavoratrici.

La Rai deve chiarire la propria linea – ha detto Pietro Tuttolomondo (PD) – e fornire certezze sull’occupazione.

In conclusione, liberando il documento per l’aula, il presidente Crema ha auspicato la condivisione della proposta di ordine del giorno da parte di tutti i gruppi consiliari.

Massimiliano Quirico