La rinascita del piazzale Aldo Moro

Per decenni anni è stato un polveroso parcheggio sterrato, a fianco Palazzo Nuovo e di fronte al liceo Gioberti. Quell’area, denominata piazzale Aldo Moro sul finire degli anni 80, nascondeva nel sottosuolo frammenti di storia, resti delle fondamenta della caserma di cavalleria Carlo Emanuele I, ma soprattutto un’ampia porzione di uno dei bastioni seicenteschi costruiti per difendere la città.
E proprio intorno al bastione riportato alla luce, entro il 2020, sarà realizzata, dopo la riapertura del cantiere chiuso per cinque anni, la trasformazione del luogo che vedrà nuove residenze per studenti universitari, nuove aule, locali per uffici dell’ateneo, negozi, una piscina ed una palestra, oltre ad un parcheggio interrato.

Un rendering dell’edificio lungo via Sant’Ottavio

I consiglieri della commissione Urbanistica, presieduta da Damiano Carretto, si sono recati in sopralluogo al cantiere dove progettisti e tecnici hanno illustrato il progetto e il cronoprogramma dell’avanzamento dei lavori.
Saranno tre i lotti costruiti intorno a due piazze comunicanti, realizzate grosso modo lungo la diagonale del bastione e dalle quali sarà visibile la Mole antonelliana.
L’edificio lungo via Verdi ospiterà sei nuove aule per un totale di 800 posti, su una superficie di circa 4500 metri quadri. Stessa superficie sarà occupata dalle residenze che offriranno posti per circa 200 studenti.
I lavori relativi alla struttura universitaria dovrebbe essere ultimata per l’inizio dell’anno accademico 2019 – 2020.Nelle piazze, che diventeranno a tutti gli effetti anche luogo di studio e di aggregazione, sono previste zone di verde, così come soluzioni “green” sono state studiate per le coperture degli edifici, in modo da limitare l’impatto di impianti tecnologici, in particolare dai punti panoramici della Mole.

Il bastione seicentesco riportato alla luce durante gli scavi

I lavori, iniziati dopo aver liberato la zona da uno stato di abbandono durante il quale si è sviluppata una intensa vegetazione accompagnata dalla proliferazione di topi, in questo momento riguardano la costruzione del parcheggio interrato con 600 posti auto dei quali 160 saranno box privati, un centinaio quelli riservati all’Università. L’investimento complessivo ammonta a circa 56 milioni di euro. Da parte dei consiglieri, diverse domande relative alla sostenibilità ambientale delle strutture, all’impatto dei veicoli e alla conservazione dei resti storici.

Federico D’Agostino