Il quartiere Aurora non si arrende al degrado

Non si rassegnano gli abitanti del quartiere Aurora, in particolare coloro che abitano la zona intorno al trincerone di via Saint Bon. Ne è testimonianza la presenza del parroco della zona, don Stefano, questa mattina in commissione Sicurezza, durante la quale ha chiesto aiuto alla Città, rivolgendosi in particolare al comandante della Polizia Municipale, Emiliano Bezzon e all’assessore con delega alla sicurezza, Roberto Finardi.
“L’attività di spaccio è presente 24 ore su 24”, ha denunciato di fronte alla commissione presieduta da Antonio Fornari, riunita proprio per approfondire interpellanze su questo tema avanzate dal consigliere Silvio Magliano. Le strade, ha raccontato il parroco, sono trasformate in latrine e le presone, in gran parte giovani, sono spaventati e non incentivati a partecipare agli eventi e alle attività promosse dalla parrocchia.
La polizia municipale, ricordando come non abbia, tra i compiti istituzionali, attività di contrasto allo spaccio, non disponendo di adeguate strutture ed intervenendo solo in caso di flagranza di reato, ha tuttavia dato la disponibilità a svolgere attività di presenza per svolgere azione di disturbo nei confronti degli spacciatori, soprattutto in concomitanza con particolari esigenze della parrocchia stessa.
Il vice sindaco Guido Montanari è invece intervenuto per sottolineare gli interventi che la Città sta mettendo in campo per riqualificare, da un punto di vista urbanistico, il quartiere Aurora, a partire dal progetto di Esselunga nell’area dell’ex Ogm.
Nel corso dell’intervento, Montanari ha annunciato, per la zona nord di Torino, nuovi ambiti di riqualificazione che riguardano la caserma di via Bologna (Ex Magazzino di Artiglieria e Difesa Chimica) che diventerà un luogo destinato all’arte (ospiterà anche residenze per artisti) e l’ex Manifattura Tabacchi che potrebbe ospitare una welfare city.