Donne, sport e pari opportunità, una Carta europea ancora da attuare pienamente

La Carta dei diritti delle donne dello sport esiste anche in versione fumetto per le scuole.

Dal 1985, su proposta della Uisp, è in vigore la “Carta dei diritti delle donne dello sport”, trasformata dal Parlamento Europeo nella “Risoluzione delle donne nello sport”. Un documento programmatico per promuovere le pari opportunità in ambito sportivo, ratificato anche – nel 2014 – dal Parlamento italiano e dal Comune di Torino.

Nella seduta congiunta della Commissioni Cultura e Diritti e pari opportunità del 9 novembre – presieduta da Daniela AlbanoPaola Voltolina, responsabile Pari Opportunità Uisp Torino, Patrizia Alfano, presidente Uisp Piemonte e Massimo Aghilar, presidente Uisp Torino, hanno illustrato i contenuti della Carta, così come richiesto dal consigliere Marco Chessa.

C’è ancora molta strada da fare – hanno spiegato i referenti Uisp – soprattutto a livello culturale. Sia per quanto riguarda la pratica sportiva, in particolare professionistica (ma anche in relazione ai premi in denaro per le vincitrici di tornei e competizioni), sia per la partecipazione delle donne a tutti i livelli decisionali, nei quadri dirigenziali, ma anche nella scelta degli allenatori (o delle allenatrici, appunto) delle squadre sportive nazionali.

Discriminazioni che si possono riscontrare anche nei vertici delle tifoserie e nella narrazione mediatica del tifo e delle competizioni sportive.

L’audizione dei vertici Uisp in Commissione.

Occorre un cambiamento culturale – come hanno ribadito anche i consiglieri Chessa, Azzarà, Albano e Ferrero – che parta innanzitutto dalle scuole e dai più giovani e che tuteli tutti i soggetti deboli (anche i meno abbienti, spesso impossibilitati a praticare sport) e i diritti di migranti e lgbt, come previsto anche dalle modifiche alla Carta Europea introdotte nel 2014.

Gli esempi positivi non mancano, anche a Torino, dove la Uisp propone la “piscina al femminile” la domenica mattina, per facilitare la conciliazione tra i tempi dedicati a casa/lavoro/famiglie e quelli dello sport.

Massimiliano Quirico