Chiusa la scuola di via Tollegno: bambini alla “Benedetto Croce”?

Dove cominceranno l’anno scolastico le cinque classi della scuola primaria Salvo D’Acquisto di via Tollegno (Circoscrizione 6), chiusa per ragioni di sicurezza? L’ipotesi di un trasferimento alla Benedetto Croce non è stato accolto favorevolmente dalle famiglie che questa mattina hanno nuovamente espresso la loro preoccupazione all’assessora Federica Patti e ai consiglieri della commissione Istruzione, riunita, sotto la presidenza di Daniela Albano, proprio per affrontare l’argomento.
I genitori hanno ribadito il non gradimento in una scuola inserita in un contesto territoriale problematico. Non si tratta, hanno precisato, di convivenza tra bambini italiani e stranieri, tanto più che già le attuali classi vedono la presenza di giovani studenti di varia nazionalità.
Preoccupano, semmai, oltre a questioni logistiche legate alla distanza e alla necessità di far fronte all’accompagnamento magari di più figli in scuole diverse, i problemi legati a microcriminalità e all’attività di spaccio che pare diffusa intorno alla scuola di corso Novara.
Da parte loro, hanno avanzato la proposta di un trasferimento delle classi presso la più vicina scuola Deledda, in via Bologna all’angolo con corso Novara, (che ospita anche i ragazzi dell’istituto Birago).
Purtroppo la Deledda potrebbe ospitare solo 3 classi. Per le altre due, l’assessorato ha valutato la possibilità che siano ospitate presso la scuola Novaro di via Corelli.
Ipotesi, questa, tutto sommato accettata dai genitori, ma che trova il limite in una problematica gestione dell’attività scolastica, evidenziata dai dirigenti scolastici.
Al momento, quindi, pare che l’unica soluzione praticabile sia il trasferimento delle classi alla Benedetto Croce. Per andare incontro alle esigenze delle famiglie, è stata avanzata da alcuni consiglieri di maggioranza la proposta di utilizzare un bus per l’accompagnamento dei bambini, in ingresso e in uscita, dalla scuola di via Tollegno alla Benedetto Croce e viceversa, soluzione che tuttavia non troverebbe ancora il pieno consenso dei genitori presenti all’incontro.

Federico D’Agostino