Via Baltimora 123: una riqualificazione ambientale che scontenta le minoranze

L'edificio di via Baltimora123

Via Baltimora 123, Circoscrizione 2, è stata sede di un’officina e autoconcessionaria fino al 2011, quando l’attività è cessata. Da allora gli edifici sono chiusi e degradati.
Con una delibera approvata dal Consiglio comunale il 20 novembre, non senza le forti critiche della maggior parte delle minoranze, l’Amministrazione comunale autorizzerà una società privata, la Baltimora s.r.l., ad abbattere gli edifici ammalorati ed a costruire un supermercato.
Si tratterà di una struttura di medie dimensioni, circa 1.500 metri quadrati di superficie di vendita, più piccola degli edifici attuali. L’area che risulterà liberata sarà riqualificata a carico della Baltimora s.r.l. e sistemata in parte a verde in piena terra e in parte con pavimentazione drenante e destinata all’uso pubblico.
Il progetto presentato prevede la realizzazione al piano interrato del nuovo edificio di un parcheggio in parte ad uso pubblico, per 83 posti auto, e in parte pertinenziale, per 37 posti auto.

L’accordo tra il Comune e la Baltimora s.r.l., che porterà nelle casse pubbliche circa 900.000 euro di oneri di urbanizzazione, mette a carico della società anche la risistemazione dell’incrocio tra via Baltimora e via Lima, per adeguarlo alla normativa sull’abbattimento delle barriere architettoniche, l’inserimento di aiuole e piante alternate ai parcheggi esistenti sulla via Baltimora, la sistemazione e l’allargamento dello spazio davanti alla scuola media “Caduti di Cefalonia”.
I Consiglieri Lo Russo, Tresso, Napoli, e Rosso hanno stigmatizzato la decisione della Giunta che, hanno detto, autorizza l’ennesimo supermercato, con impatto negativo sul piccolo commercio locale e sui posti di lavoro, ed in contrasto con quanto annunciato nel programma elettorale del Movimento 5 stelle. Secondo alcuni di loro l’Amministrazione si preparerebbe ad autorizzare la realizzazione di strutture di vendita medio-grandi per altri 30.000 metri quadrati.

 

Silvio Lavalle