Un 2022 da record per il Teatro Stabile Torino

Il pubblico è affezionato e molte serate sono tutte esaurite, anche con acquisti dell’ultimo minuto, e il Fus ha anche incrementato i contributi, grazie all’aumento della nostra qualità artistica”.

Lo ha affermato Vallarino Gancia, presidente del Teatro Stabile Torino, audito nella seduta del 16 marzo 2023 della Commissione Cultura, presieduta da Lorenza Patriarca (PD)

“Anche il bilancio 2022 è stato molto positivo – ha dichiarato il presidente – e la ‘squadra’ funziona bene”.

Il direttore del Teatro, Filippo Fonsatti, ha spiegato che nel 2022 il sipario si è alzato per 805 volte (+82%): un record nella storia del Teatro Stabile. Anche le produzioni e co-produzioni hanno fatto registrare un incremento “storico”: sono state 524 (+86%).

Nella foto: Da sinistra, il direttore del Teatro Stabile Torino, Filippo Fonsatti, e il presidente, Vallarino Gancia.

Il teatro è anche attento alle persone più fragili, sia per quanto riguarda la fruizione degli spettacoli, che per il coinvolgimento attivo: ad esempio, un carcerato che sta finendo di scontare la propria pena lavora nella realizzazione di scenografie.

Sono inoltre previsti interventi di efficientamento energetico – ha continuato Fonsatti – nelle tre strutture dello Stabile (Teatro Carignano, Gobetti e Fonderie Limone) grazie a un milione di euro di fondi del Pnrr, che permetteranno di installare pannelli fotovoltaici. Ciò consentirà importanti risparmi energetici, soprattutto alle Fonderie Limone, dove il consumo di gas metano dovrebbe diminuire del 70%.

I vertici dello Stabile hanno poi dato la propria disponibilità nel gestire il restaurato Teatro Nuovo.

Nel dibattito in Commissione, sono intervenuti: Lorenza Patriarca (PD), Amalia Santiangeli (PD), Luca Pidello (PD), Tiziana Ciampolini (Torino Domani), Simone Tosto (PD) e Ivana Garione (Moderati).

Massimiliano Quirico