Procede l’iter del Pnrr per ospedali e case di comunità, con l’incognita del personale

Nella seduta del 10 febbraio 2023 della Quarta Commissione, presieduta da Vincenzo Camarda (PD), è intervenuto il direttore generale dell’Asl Città di Torino, Carlo Picco,

Nella primavera del 2021 è iniziato il percorso del Pnrr – ha spiegato Picco – con una road map molto serrata imposta dal Governo. Nel tardo autunno 2021 sono iniziati confronti con Comune e Circoscrizioni di Torino, per poi arrivare a marzo 2022 a una deliberazione regionale, che individua 18 case di comunità.

Tra gli interventi in programma, sono previsti il ripristino dell’ex astanteria Martini di via Cigna e il recupero dell’area dell’Amedeo di Savoia e del Cottolengo, con l’apertura di un ospedale di comunità.

Complessivamente, si tratta di un piano molto ambizioso – ha affermato Picco – da 40 milioni di euro. I lavori dovrebbero terminare entro giugno 2026, per poi avviare i collaudi e mettere in funzione le strutture entro la fine del 2026. Sarà poi fondamentale – ha concluso – affrontare quanto prima la questione del personale da utilizzare nelle nuove strutture.

La Città continuerà a monitorare il percorso – ha dichiarato l’assessore al Welfare della Città di Torino, Jacopo Rosatelli – e a collaborare con l’Asl per coordinare le tempistiche degli interventi, in modo da ridurre al minimo i disagi per gli utenti.

Nel dibattito in Commissione, il consigliere Pietro Tuttolomondo (PD) ha condiviso le preoccupazioni del direttore Picco sul personale da impiegare e sulla sua formazione.

Occorre lavorare a stretto contatto con le Circoscrizioni per individuare con precisione le esigenze dei territori – ha affermato Alice Ravinale (Sinistra Ecologista).

Claudio Cerrato (PD) ha sollecitato l’ultimazione degli interventi sulle strutture di via Pacchiotti e via Le Chiuse, mentre Anna Borasi (PD) ha ribadito la necessità di una progettazione partecipata con i territori.

Preoccupazione per il personale e sull’effettiva possibile di affrontare efficacemente le problematiche della medicina territoriale attraverso le case di comunità sono state espresse da Ivana Garione (Moderati).

La situazione è complicata – ha detto Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) – e sarebbe opportuno incrementare la tele-medicina. E aumentare il personale infermieristico e di supporto – ha aggiunto Silvio Viale (Lista Civica per Torino).

Bisognerebbe recuperare a uso sanitario anche l’immobile di corso Regina Margherita ora occupato dal centro sociale Askatasuna – ha detto Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia).

Massimiliano Quirico