Prison movies e azioni positive contro gli stereotipi della vita in carcere

Inaugurata la mostra “Drive in… carcere” nello Spazio Cultura Inclusiva, nella caffetteria interna al Tribunale di Torino di corso Vittorio Emanuele II n. 130.

Presentata dalla garante per i diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Torino, Monica Cristina Gallo, è il risultato di un laboratorio di cineforum realizzato nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino, nell’ambito della seconda edizione del festival Liber-Azioni. Una rassegna multidisciplinare, come ha spiegato Valentina Noya dell’associazione Amnc che l’ha promossa, che si sviluppa – con eventi tutti gratuiti – nell’intera città, grazie al finanziamento del progetto AxTO 4.01: dal centro al quartiere Vallette, che ospita la casa circondariale.

L’intervento della garante per i diritti delle persone private della libertà personale, Monica Cristina Gallo,

Con la collaborazione di studenti e studentesse universitari di Giurisprudenza, Psicologia e Culture, Politica e Società, coordinati da Claudio Sarzotti, docente di Sociologia del Diritto all’Università di Torino, il progetto ha visto la proiezione di “prison movies”, commentati con i detenuti per affrontare insieme tematiche quotidiane e stereotipi sulla reclusione: l’ingresso in carcere, il rapporto detenuti/agenti penitenziari, la burocrazia, le perquisizioni, le violenze, i rapporti con i familiari, ecc.

La mostra presso lo Spazio Cultura Inclusiva raccoglie una serie di locandine cinematografiche dell’archivio del Museo della memoria carceraria di Saluzzo. Rimarrà aperta sino a venerdì 29 novembre 2019. Ingresso gratuito.

Massimiliano Quirico