Prendersi cura della sanità

Il 21 ottobre 2022 la Sala Carpanini del Municipio di Torino ha ospitato il convegno “Prendersi cura della sanità”, organizzato dall’Associazione Consiglieri emeriti della Città di Torino e dall’Associazione tra i Consiglieri Regionali già facenti parte del Consiglio Regionale del Piemonte.

È stato un momento di confronto tra cittadine e cittadini, Terzo Settore, Istituzioni e Ordini Professionali sul tema dell’esigibilità del diritto, per tutti e tutte, alla salute e alla cura.

Il presidente dell’associazione degli ex consiglieri torinesi, Giancarlo Quagliotti, ha ringraziato i partecipanti e ha denunciato il rischio che, con lunghe liste d’attesa, carenze di organico e strutture ospedaliere a volte fatiscenti, si voglia indebolire la sanità pubblica a vantaggio di quella privata, con costi non necessariamente inferiori per la collettività, come è avvenuto in Lombardia durante la recente emergenza Covid-19 – ha affermato.

Ugo Cavallera, vicepresidente dell’associazione tra ex consiglieri regionali, ha rimarcato la necessità di instaurare rapporti trasparenti tra Regione ed Enti locali in materia di sanità e assistenza, mentre Silvana Appiano, del direttivo dell’associazione comunale, ha sottolineato l’importanza del mettere insieme testimonianze e proposte in questa prima iniziativa sulla sanità, per avviare un percorso nel lungo cammino dei diritti e presentare poi proposte concrete agli attori istituzionali.

Nel salutare le persone intervenute all’incontro, la presidente del Consiglio Comunale di Torino, Maria Grazia Grippo, ha ribadito che la riunione è un appuntamento fondamentale per condividere fabbisogni e questioni rilevanti sulla tutela della salute. Ha poi evidenziato come il Servizio Sanitario abbia oggi due grossi limiti. Un limite strutturale, dovuto alla vetustà delle strutture e alla lentezza degli interventi pubblici di costruzione di nuove strutture. Un altro gestionale, dovuto in parte al fatto che la gestione dei servizi e la loro qualità sono sempre meno vigilati e controllati dall’ente pubblico, con gravi ripercussioni sui pazienti, a maggior ragione per quelli più deboli e malati, la cui esigibilità del diritto alla salute non deve essere messa in discussione.

Il convegno ha quindi affrontato la questione della sinergia tra medici di medicina generale e pediatri di libera scelta e la rete dei servizi ospedalieri ai fini di garantire un’efficace continuità assistenziale.

Si è poi discusso della rete dei servizi sanitari e sociali pubblici e della riforma della sanità territoriale attraverso la creazione di équipe multidisciplinari e l’integrazione dei servizi sanitari e sociali.

Infine, sono stati esaminati i ruoli della comunità e delle associazioni del terzo settore nell’offerta dei servizi sanitari e di supporto sociale a integrazione della rete pubblica.

Massimiliano Quirico