Palazzo del Lavoro potrà ospitare attività commerciali qualunque sia la destinazione dell’edificio

Il Palazzo del Lavoro in corso Unità d'Italia

La commissione Urbanistica, presieduta da Tony Ledda, ha discusso questo pomeriggio una variante parziale al piano regolatore che, recependo normative regionali, rende coerente il piano commerciale con la pianificazione urbanistica: si tratta dell’esclusione di addensamento di attività commerciali nell’area Parco della salute, a ridosso dell’Oval, così come già indicato dal piano commerciale approvato nel marzo 2021, non essendo prevista una destinazione aspi (attività di servizi alle persone e alle imprese) ed una previsione di inserimento di esse all’interno di Palazzo del Lavoro di corso Unità d’Italia.

A tale proposito, l’assessore all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni, ricordando come l’edificio progettato da Nervi non sia di proprietà comunale ma di Cassa Deposito e Prestiti, ha sottolineato come si stia lavorando per definirne il destino (varie le ipotesi tra le quali Museo dei musei, Città della scienza ecc.) che comunque potrà vedere l’affiancamento di attività commerciali con superficie di vendita superiori a 250 metri quadri. Non sono comprese, tra queste, le attività di bar e ristoranti che non rientrano nell’ambito della pianificazione commerciale ma appartengono all’area delle attività di somministrazione.

Da parte dei consiglieri comunali l’invito a considerare gli impatti delle nuove attività commerciali su quelle già esistenti nel territorio e prevedere le modifiche alla viabilità che si dovessero rendere necessarie a fronte della futura destinazione del Palazzo del Lavoro.

Federico D’Agostino